3615 AMARO e POZZETTI sul bando per i corsi di formazione professionale per gli italiani all'estero

20070914 09:12:00 redazione-IT

[b]Il nuovo bando per i corsi di formazione professionale dedicati agli italiani residenti nei Paesi extracomunitari[b]

Sono ancora aperti i termini per la presentazione dei progetti di formazione professionale per gli italiani residenti nei paesi extracomunitari e già emerge l’importanza del lavoro fatto dal Ministero del Lavoro con la collaborazione del Cgie.Le innovazioni più significative del nuovo bando sono rappresentate dalla apertura al contributo dei Comites, non più spettatori passivi ma protagonisti nella definizione dei criteri; dalla richiesta di più alti livelli qualitativi richiesti per i progetti e per le organizzazioni proponenti; dalla significativa apertura alle organizzazioni attive da decenni nell’emigrazione italiana.

Questo risultato si deve all’intelligente lavoro della 5° Commissione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e del suo Presidente Franco Santellocco, che hanno saputo tenacemente difendere gli interesse delle collettività italiane ed incalzare tutti gli interlocutori ottenendo risultati insperati; inoltre il delegato del Cgie in seno al Comitato del Ministero del Lavoro ha chiesto ed ottenuto di prorogare più volte i termini di ricezione delle richieste da parte delle singole aree.

Va sottolineato che la 5° Commissione ha saputo lavorare con grande efficacia ed unità, assumendo sempre decisioni unanimi e per questo più autorevoli e credibili: un esempio di come si può lavorare ed ottenere risultati credibili che dovrebbe fare riflettere l’intero Cgie.

Appaiono del tutto infondate le critiche relative ad una presunta scelta di privilegiare alcune aree territoriali rispetto ad altre, anche perché non sono ancora noti i progetti presentati e tanto meno quelli che saranno approvati da una apposita commissione di esperti che sarà nominata dal Ministero del lavoro.

Certamente in alcune situazioni, soprattutto nei paesi caratterizzati dall’assenza o dalla inefficacia di un sistema pubblico di formazione e da processi di riorganizzazione economica e sociale, l’intervento dell’Italia assume un carattere prioritario.

Rivolgiamo un invito a tutti a rafforzare l’impegno di vigilare affinché i risultati raggiunti non vengano messi in discussione, ma anzi escano rafforzati dall’approvazione di progetti di qualità e da un significativo riconoscimento del contributo che può venire dall’associazionismo presente da anni con un importante lavoro fra le collettività all’estero. In questo senso ribadiamo la nostra fiducia nel lavoro che la 5° Commissione, in collaborazione con il Comitato di Presidenza del Cgie, saprà portare avanti.

Andrea Amaro,vicesegretario generale del Cgie
Claudio Pozzetti, consigliere del Cgie e componente della 5° Commissione

 

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EmiNews 2007

 

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