3647 Incontro al Senato: quale Finanziaria per gli italiani all’estero?

20070926 13:14:00 redazione-IT

Fra i temi dibattuti il rafforzamento della rete consolare e l’assegno di solidarietà
Danieli “ Troveremo risorse in più per la Conferenza dei Giovani italiani nel Mondo, per il Museo dell’Emigrazione e per l’assistenza diretta”.
Micheloni “Difenderemo la nostra posizione sulla finanziaria con la medesima determinazione con cui abbiamo sostenuto il Governo”.
(di Goffredo Morgia)

ROMA – Come dare risposte concrete alle esigenze delle nostre comunità nel mondo in vista della prossima manovra che il Governo dovrà varare fra pochi giorni. Questo l’argomento dell’incontro “Finanziaria 2008: valori e valore degli italiani all’estero”, nella sala stampa di Palazzo Madama, promosso dai senatori della circoscrizione Estero Claudio Micheloni, Luigi Pallaro, Edoardo Pollastri, Nino Randazzo e Renato Turano. Erano presenti, con il vice ministro Franco Danieli, anche numerosi deputati eletti all’estero.

L’incontro è stato introdotto da Claudio Micheloni, presidente del Comitato sulle questioni degli italiani all’estero del Senato, che ha sottolineato la necessità di evitare, nell’ambito della prossima finanziaria, insostenibili riduzioni dei capitoli di spesa per gli italiani nel mondo. Un punto fermo, messo dai senatori eletti all’estero, da cui potrà partire il confronto con il Governo sui problemi non più dilazionabili che vanno affrontati. “Sono anni che investiamo il nostro impegno politico – ha spiegato Micheloni – per difendere cose che per noi sono importanti, ma rappresentano delle briciole sul piano economico. Noi chiediamo qualche decina di milioni per dare risposte ai nostri connazionali a fronte di un peso economico delle comunità nel bilancio dello Stato italiano che non sopporta paragoni. Nonostante le rimesse degli emigrati siano calate nel 2005 a 232 milioni di euro, nel 2006 i soldi spesi dai pensionati all’estero rientrati in Italia ammontano infatti, la stima riguarda solo sette paesi di residenza, ad oltre 3 miliardi e 200 milioni di euro. Una valutazione che, essendo basata solo sulle cifre erogate dalle casse pensioni statali, è sicuramente parziale”.

Il vice ministro degli Esteri Franco Danieli ha ricordato il realismo con cui i parlamentari eletti all’estero hanno saputo affrontare il rigore della scorsa finanziaria. Una manovra in cui sono state trovate nuove risorse volte a garantire, attraverso la stipula di polizze assicurative, la copertura sanitaria ai connazionali che ne erano sprovvisti. “Quest’anno – ha detto Danieli – dobbiamo investire sui consolati che da tempo vivono una condizione di sofferenza”. Una situazione difficile che, secondo il vice ministro, è stata causata anche dalle nuove attribuzioni date alla rete diplomatico-consolare, come ad esempio il voto all’estero, l’aggiornamento anagrafico, il passaporto elettronico, la carta d’identità e la concessione dei visti per gli immigrati diretti verso l’Italia. Compiti ex novo che non sono stati supportati da risorse aggiuntive o ristrutturazioni tecnologiche. Danieli ha inoltre ricordato che, con risorse reperite al di fuori della finanziaria, verrà attivato, entro la fine dell’anno, il sistema informatico che consentirà finalmente alla rete consolare di dialogare con i comuni di origine dei connazionali. In questo ambito si sta inoltre preparando l’assunzione di 240 unità di ruolo, di cui 25 diplomatici, 25 addetti all’area degli Istituti di cultura e 30 tecnici per il rafforzamento del servizio informatico. Gli altri 160 dipendenti saranno presi da concorsi già espletati negli anni passati. In parallelo sarà assunto, grazie alla disponibilità di alcuni milioni di euro, del personale a contratto in loco, in tutto qualche centinaio di unità.

“Nell’ambito dell’attuale legge finanziaria – ha spiegato Danieli – noi stiamo lavorando per ridurre a due soli capitoli di spesa la gestione della rete consolare. Vogliamo inoltre reperire alcune decine di milioni di euro per il rafforzamento della rete consolare che, all’anno, costa globalmente 300 milioni di euro e ne incassa circa 100. Al momento il ministero dell’Economia restituisce al Mae il 20% di tali introiti. L0a proposta è quella di aumentare la percentuale delle somme restituite per arrivare ad un fondo di 50-60 milioni di euro da utilizzare per la rete consolare”. Danieli ha inoltre sottolineato come al momento si stia lavorando per evitare decurtazioni dai capitoli di spesa degli italiani all’estero e per reperire nuove risorse per la prima Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo, per l’istituzione del Museo dell’Emigrazione italiana e per l’assistenza diretta.

“L’intendimento – ha affermato Danieli – è quello di portare ad un minimo di trenta milioni di euro il capitolo di spesa per l’assistenza diretta, al fine di poter erogare il contributo consolare di 1.500 euro per gli italiani indigenti ad una platea molto più vasta dell’attuale. Un modo per cominciare ad introdurre di fatto l’assegno di solidarietà senza aspettare il completamento dell’iter delle proposte di legge sulla materia. Per questa iniziativa utilizzeremo 20 milioni di euro, riservando i rimanenti dieci milioni del capitolo all’assistenza sanitaria”.

Il problema dell’assistenza è stato affrontato anche dal senatore del Gruppo Misto Luigi Pallaro che ha ricordato come, soprattutto in America Latina, sia necessario un gesto di solidarietà per i molti italiani che hanno lavorato e sono stati colpiti dalle crisi economiche. “I consolati – ha affermato Pallaro – fanno parte dell’immagine dell’Italia e non è possibile che chi va a chiedere la cittadinanza si senta dire di ripassare fra cinque anni. Non è poi accettabile che la formazione sia riservata alle persone in possesso del passaporto italiano, escludendo di fatto chi attende da anni il riconoscimento della cittadinanza”.

Il senatore dell’Ulivo Nino Randazzo ha sottolineato, dopo aver ricordato l’apporto dato alla stabilità del Governo dagli eletti all’estero, come sui capitoli di spesa relativi alla scuola, all’informazione ed alla diffusione della cultura corrano preoccupanti voci di tagli. “Ridurre ancora i già più che modesti bilanci di questi settori – ha detto – significherebbe rinunciare effettivamente ad un programma per l’estero di mantenimento e diffusione di lingua e cultura”. Il senatore, oltre ad auspicare l’incremento delle provvidenze per la stampa ed i media italiani all’estero, ha chiesto adeguati finanziamenti per l’informazione e la cultura di ritorno, il rilancio degli Istituti di cultura e la riforma della legge 153.

Dopo l’intervento del senatore Renato Turano (Ulivo) che ha auspicato l’aumento delle risorse per la diffusione della nostra cultura e l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole elementari, negli istituti professionali e nei licei presso i paesi di residenza, il senatore Edoardo Pollastri ha ricordato come gli italiani all’estero abbiano votato l’attuale maggioranza di Governo con l’idea che vi sarebbe stata una spinta innovatrice sulle tematiche delle comunità. “Questa speranza dei nostri connazionali – ha continuato il senatore dell’Ulivo – si sta trasformando in delusione. Lo so che alcune cose sono state fatte nella scorsa finanziaria , ma i risultati sono stati insufficienti rispetto alle aspettative. Quindi, mentre all’inizio ero orgoglioso di far parte di questa maggioranza, ora comincio a non esserlo per niente”. Pollastri ha inoltre sottolineato l’esigenza di migliorare l’efficienza della rete consolare, anche per evitare di rovinare l’immagine internazionale dell’Italia.

Il deputato dei Verdi Arnold Cassola, ha dal canto suo protestato per l’esclusione di sei deputati eletti all’estero dal Comitato parlamentare per gli italiani nel mondo. Una decisione presa sulla base del rigido regolamento dell’Aula di Montecitorio. Cassola ha anche evidenziato la necessità di risolvere tempestivamente i problemi di precariato dei contrattisti che lavorano per la rete consolare. Contro un’eventuale diminuzione delle risorse per i nostri connazionali si è schierato il consigliere di nomina governativa del Cgie Andrea Amaro (Cgil) che ha anche sottolineato l’esigenza di portare fino in fondo la battaglia sull’assegno di solidarietà che deve essere un diritto di legge e non trasformarsi in un semplice incremento della spesa per l’assistenza diretta: un intervento che è affidato alla discrezionalità dei consolati. Ha chiesto inoltre che il Governo intervenga per la rigida applicazione dei parametri Inps nel pagamento delle pensioni all’estero. Preoccupazione per le difficoltà incontrate nella riscossione delle pensioni sono state espresse anche da Antonio Bruzzese della Fondazione Di Vittorio che ha inoltre segnalato lo scarso rispetto degli accordi, firmati dall’Italia con ottanta Paesi, per quanto riguarda il problema della doppia imposizioni fiscale.

Al termine dell’incontro Claudio Micheloni è nuovamente intervenuto per sottolineare l’impegno dei senatori della circoscrizione Estero a portare avanti il tema dell’assegno sociale. “Noi – ha concluso – difenderemo la nostra posizione sulla finanziaria con la medesima determinazione con cui, per più di un anno di legislatura, abbiamo sostenuto il Governo”.

(Goffredo Morgia – Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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