3694 Intolleranza e discriminazione pesano sull'Italia. Il rapporto dell'Enar

20071011 14:45:00 redazione-IT

Migranti, richiedenti asilo, rifugiati e rom i gruppi più colpiti: stanno peggio le donne. Casa e lavoro fanno registrare il maggior numero di episodi di razzismo. Premiato il governo di centro-sinistra: ”chiara inversione di tendenza”

ROMA – Il rapporto Enar 2006 "Shadow Report” sul razzismo in Italia non fa sconti: intolleranza e discriminazioni sono “ancora uno dei principali problemi che migranti, richiedenti asilo, rifugiati, rom e sinti devono affrontare in vari settori della vita pubblica”. Tuttavia gli osservatori registrano “una chiara inversione di tendenza nell’approccio” dell’attuale governo di centro-sinistra rispetto a quella di centro-destra, che “includeva anche il partito xenofobo della Lega Nord”. Un cambiamento politicamente molto rilevante secondo gli osservatori è stato il ritiro delle riserve presentate dall’Italia in merito alla Decisione Quadro del Consiglio sulla lotta al razzismo, che nel 2002 non era stata adottata proprio a causa dell’opposizione del Governo italiano. Pesano positivamente la nuova proposta di riforma della legge sulla cittadinanza ha come obiettivo quello di abbattere le barriere all’accesso alla cittadinanza per tutti i cittadini stranieri e, in particolare, per i bambini nati in Italia da genitori non italiani o che, pur essendo nati all’estero, sono arrivati in Italia molto piccoli. Altrettanto importante è giudicata la creazione di un Tavolo Interministeriale su rom, sinti e camminanti e di una Consulta giovanile per il pluralismo religioso e culturale. Atti di indirizzo significativi, ma che al momento non hanno ancora determinato efficaci cambiamenti nella qualità della vita delle persone. Non passano inosservate la riforma della Bossi-Fini e un nuovo approccio rispetto ai Cpt.

Restano, tra i gruppi maggiormente colpiti, ancora le popolazioni rom e sinte, i richiedenti asilo ed i rifugiati, i musulmani con cittadinanza italiana e non, gli immigrati provenienti dai paesi del Maghreb e dall’Africa Sub-Sahariana. E, all’interno di questi gruppi, la situazione delle donne e dei minori è peggiorata rispetto allo scorso anno. Nel mercato del lavoro, il rapporto dimostra che i gruppi più vulnerabili sono rimasti relegati negli impieghi più pesanti, precari e meno specializzati e che gli stipendi medi sono rimasti ben al di sotto di quelli della maggioranza dei lavoratori. Il rapporto denuncia i

http://www.enar-eu.org/

 

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EmiNews 2007

 

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