3687 COME RICOSTRUIRE LA SINISTRA: "Si agli stati generali modello social forum"

20071011 10:54:00 redazione-IT

Intervista a Carlo Leoni (da Liberazione del 9 ottobre 2007)
di Angela Mauro

L’idea di organizzare gli stati generali della sinistra sul
modello dei social forum «non solo è interessante, ma è anche la più giusta che un processo unitario a sinistra possa considerare». Carlo Leoni di Sinistra Democratica accoglie con toni entusiasti la proposta lanciata
da Franco Giordano al comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.
Creare sedi unitarie sul modello dei social forum, insiste il vicepresidente della Camera, servirebbe a tutti e «se lo avessimo fatto prima, riusciremmo anche a gestire meglio eventi come la manifestazione del 20 ottobre…».

Invece è «sbagliata» l’idea di Rifondazione di consultare il proprio popolo sulla presenza al governo. «Intendiamoci sul processo unitario – dice Leoni – bisogna decidere insieme. E sul governo un gruppo dirigente deve assumersi le proprie responsabilità, senza abdicare».

Ripescare nell’esperienza dei movimenti degli ultimi anni per dare linfa al processo unitario a sinistra. E’ un’impresa che può riuscire?
E’ l’idea più giusta che si possa adottare.
Il processo di unificazione a sinistra deve contenere un forte carattere innovativo. Per questo è giusto che sia caratterizzato da una forte apertura alle associazioni, ai movimenti e non solo agli iscritti e ai militanti
dei partiti. Ricordo ancora il social forum di Bombay al quale ho partecipato nel 2004: lì ho sperimentato una modalità di lavoro aperta e produttiva che fa bene ai militanti di partito. Il pericolo che dobbiamo scongiurare
è tradurre il lavoro che stiamo facendo – con qualche ritardo – in mero accordo elettorale o in una federazione elettorale.

Prendere a modello i social forum fa tornare alla mente la grande stagione dei movimenti e fa pensare che invece oggi su manifestazioni come quella del 20 ottobre ci sono notevoli differenze tra Sd e Prc. Com’è possibile allora confluire tutti sulla stessa idea di stati generali?
Sul 20 ottobre noi paghiamo il prezzo di non aver creato prima le sedi unitarie di cui abbiamo bisogno.
Siccome ancora ognuno va per conto suo, salvo un maggiore coordinamento che abbiamo messo in campo dalla primavera scorsa, può succedere che uno convochi una manifestazione e che l’altro si sfili. Finchè non ci sarà un gruppo dirigente unico, continuerà a mancare un luogo collettivo in cui si decidono anche eventi come quello del 20 ottobre.

Sd non ha aderito, ma diversi esponenti del vostro movimento hanno già detto che saranno in piazza, a titolo personale. Tu cosa hai deciso di fare?
Non credo sia una questione di “titolo personale”. Sono un dirigente di questo movimento, ho partecipato alla decisione collettiva di Sd e mi atterrò a quella decisione.
Ma penso che tutti a sinistra stiamo gestendo con rispetto reciproco le differenze di valutazione sul 20 ottobre. Direi che è una data importante, ma più importante è cosa succederà e cosa si farà dal 21 ottobre in poi.

Cosa pensi della consultazione di popolo che il Prc intende organizzare sulla presenza al governo?
Penso che dobbiamo intenderci sulle modalità del processo
unitario: o si decide insieme con una volontà unitaria oppure se ognuno decide per conto proprio si creano le contraddizioni. In realtà questa consultazione la stiamo già facendo. Tutti noi dirigenti di sinistra siamo impegnati giorno per giorno a girare per l’Italia, il polso della nostra gente lo tastiamo. E quello che emerge è un apprezzamento per i risultati ottenuti sulla Finanziaria, grazie alla pressione che tutta la sinistra ha esercitato, e insieme emerge la richiesta di migliorare il protocollo
sul welfare. Insomma, tocchiamo con mano un sostegno della nostra gente.
L’idea di fare un referendum sulla partecipazione al governo è sbagliata perchè un gruppo dirigente che ha scelto di andare al governo deve assumersi la responsabilità di decidere su certe questioni, non può abdicare.

Consideri fuori discussione che nell’elettorato di sinistra si faccia strada l’idea che sia meglio scegliere di stare fuori dal governo?
La gente sicuramente chiede che questo governo, dunque non un governo di destra, faccia cose più incisive sul fronte sociale e sulla questione morale e che dia attuazione al programma dell’Unione.

Il 12 arriva in consiglio dei ministri il pacchetto sul welfare. Sei anche tu ottimista come Giordano sulla possibilità di riuscire a ottenere delle modifiche, magari nella discussione in Parlamento?
Quello che dice il segretario di Rifondazione fotografa la realtà. Damiano e altri esponenti riformisti cominciano ad aprirsi, non dicono più che il protocollo è intoccabile.

Parlando più in generale dei destini di questo governo, pensi anche tu come Crucianelli che sia necessario un nuovo compromesso nell’Unione?
Sì. Noi di Sd abbiamo già chiesto tempo fa che dopo l’approvazione della Finanziaria si proceda ad uno snellimento della squadra di governo e ad una verifica sul programma per decidere come andare avanti.

Rosi Bindi dice che Veltroni in realtà vuole “prendere l’ascensore” per Palazzo Chigi e sfrattare Prodi. Sei della stessa idea?
No, Veltroni è persona lucida, stento a crederci. Una caduta del governo non gli farebbe soffiare vento in poppa, ne sarebbe travolto anche lui.

www.liberazione.it

 

3687-come-ricostruire-la-sinistra-si-agli-stati-generali-modello-social-forum

4444

EmiNews 2007

 

Views: 3

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.