3683 CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI SUL PROTOCOLLO SUL WELFARE: Dove vince il NO, dove vince il SI'

20071010 21:45:00 redazione-IT

IL NO PREVALE NETTAMENTE NELLE GRANDI FABBRICHE METALMECCANICHE, IL SI’ NEI SERVIZI E NEL TERZIARIO:
I RISULTATI DEL REFERENDUM SULL’ACCORDO GOVERNO/SINDACATI FORNISCE UNA FOTOGRAFIA DEL MONDO DEL LAVORO, DELLE SUE ARTICOLAZIONI SETTORIALI, DELLE SUE CULTURE. CON QUALI PROSPETTIVE ?

Dove vince il no, dove vince il sì….

Allo stabilimento Fiat di Mirafiori: no 5388 (pari al 76,12%) i sì 1690 (23,88%), ai reparti Meccanica e carrozzeria il No è alll’84 per cento; anche fra gli impiegati 74% di no.

Nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat sono stati 2.475, pari all’85 per cento, i voti per il «no» al protocollo sul welfare, al «si» sono andati 415 voti, mentre le schede bianche e nulle sono state 12. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, su 6.036 aventi diritto (hanno votato anche i lavoratori interinali e dipendenti del magazzino) i votanti sono stati 2.902.

A Termini Imerese su 1.116 votanti i favorevoli sono 217, 882 i contrari. A Termoli, su 1.360 votanti, 535 sono i sì, 807 i no. Alla Fiat di Cassino 2.439 i votanti, 355 i sì, 2.059 i no. All’Ansaldo Breda di Napoli su 633 votanti 213 sono i favorevoli, 414 i contrari.

Secondo quanto riferisce il responsabile della cantieristica Uilm, Mario Ghini, nei tre stabilimenti dell’area genovese (Sestri Ponente, Genova e Sestri Levante) e in quello di Muggiano (La Spezi), dove hanno votato circa 3.200 lavoratori, i "no" hanno raggiunto una percentuale attorno al 70%, il 55% a Muggiano. Netta vittoria dei "no" anche a Monfalcone (1.800 votanti) dove i contrari al protocollo sono stati il 70% e a Marghera (1.200 votanti) dove i ‘nò hanno raggiunto l’80%.

I lavoratori della Fiat Auto di Pomigliano d’Arco (Napoli) respingono in maniera netta il protocollo sul welfare. Su 2.119 votanti su 5.055 aventi diritto i no sono stati 1.874 pari a circa il 92%, mentre i sì appena 199 (bianche e nulle 46). La partecipazione al voto è stata molto bassa.

In Campania Per i responsabili della Fiom, la bocciatura dell’accordo ha registrato una netta maggioranza negli stabilimenti Alenia di Pomigliano (63,02%), Nola (69,61%), Capodichino (71,43%), Casoria (54,01%), all’Ansaldo (6,03%), all’Avio di Pomigliano (71,08%) e di Acerra (70,96%), in alcune azienda collegate Fiat, come la Dhl (93,75%), Ergom Automotive Pomigliano e Napoli (rispettivamente 95,74% e 70,09%), alla Ilmas (89,38%), alla Fincantieri di Castellammare (91,82%).

Più equilibrato il risultato alla Whirlpool (49,13% ai sì 50,87% ai no), la Riello di Lecco dove hanno votato in 209 su 343 addetti e ci sono stati 93 ‘sì’ (44,5%) e 113 ‘nò (54,1%).

Alla Fiat di Cassino la punta del "no" con l’85%.

Una vera e propria Caporetto alla Fiat di Termini Imerese (Palermo) per i sostenitori del protocollo sul Welfare. Alta l’affluenza al voto: su 1.550 aventi diritto, hanno votato in 1.116, il 72%: contrari l’82% (882), favorevoli 217 (19,4%), schede bianche e nulle 17. Un andamento analogo nell’indotto: alla Ergom su 137 votanti, 80 sono stati i no e 51 i sì; alla Bienne Sud hanno detto no 56 dei 67 votanti; alla Lear hanno votato no 86 dei 135 votanti; alla Tecnimpianti no da tutti i 25 votanti; alla Laica, infine, 14 contrari su 20 operai che si sono recati alle urne.

Nelle principali industrie dell’ascolano, ha prevalso il no. La bocciatura all’accordo è arrivata sia alla Manuli, che alla Prysmian (ex Pirelli) e alla Cartiera di Ascoli, siti produttivi dove lavorano oltre 2000 operai. Secondo fonti sindacali di base, e rappresentanti interni allo stabilimento della Manuli, il no ha comunque prevalso di misura, 173 voti contrari contro 171 favorevoli.

Dove vince il sì

Alla Ferrero di Alba (Cuneo), la fabbrica dove si produce la nutella, i lavoratori hanno in larga maggioranza approvato l’intesa sul welfare. I voti favorevoli sono stati 1.886, quelli contrari 377.

Secondo i primi dati trapelati dai sindacati, il sì ha vinto anche in alcune altre aziende piemontesi significative, come l’Alstom di Savigliano (504 sì, 349 no), la Teksid di Crescentino (125 sì, 46 no), la Sorin di Saluggia (492 sì, 68 no), la Michelin di Alessandria (310 sì, 197 no), la Loro Piana di Biella (410 sì, 64 no).

Alla Nuova Pignone di Firenze dove hanno votato 2.030 lavoratori su un totale di 2.530 il sì sono stati 1.587; nei Cantieri Navali di Palermo e nell’indotto i votanti (739 lavoratori su 791 addetti) i sì sono stati 686; alla Whirpool di Varese hanno votato 2.059 lavoratori su 2.600 addetti e i sì sono stati 1.525. Alla STM di Agrate Brianza (3.227 addetti) i votanti sono stati 1.918, i sì 1.260.

A Napoli nella Finseda (azienda cartaria dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato) i sì hanno prevalso per l’89%, 645 su un totale di 725 votanti (gli addetti complessivi sono 981).

Nel gruppo chimico Solvay di Rosignano (Livorno) su 1.826 addetti i votanti sono stati 1.409 e i sì 1.117, il 79,28%. Nell’azienda chimica Metzeler di Salerno (450 dipendenti) hanno votato 410 lavoratori e i sì sono stati 392. Ad Anagni (Frosinone) nell’azienda chimica Videocom (540 addetti) hanno votato in 432 e i sì sono stati 349 (82%).

Alla Ferrero di Potenza su un totale di addetti pari a 350 addetti hanno votato in 312 e i sì sono stati 264. A Cesena nell’azienda alimentare Cafar (gruppo Martini), dove hanno votato in 311 su un totale di 416 addetti, i sì sono stati 299.

In Campania a Caserta alla Cementir (157 addetti) su un totale di votanti pari a 142 i sì sono stati 135. Al gruppo Natuzzi di Taranto su un totale di 739 addetti hanno votato 499 lavoratori e i sì sono stati 489, alla Selex Fusaro e Giugliano (rispettivamente 57,54% ai sì e 42,46% ai no, 50,30% ai sì e 49,70% ai no). Netta vittoria dei sì al Comune di Salerno (97,68%), alla Circumvesuviana (90%), all’Anm (79%), all’Autorità Portuale di Napoli (89%) e all’Ospedale Cardarelli (73%).

Alla Coop di Milano su 2.831 hanno votato 1.371 e i sì sono stati 1.211, mentre al gruppo Carrefour Toscana su un totale di 959 addetti hanno votato 395 lavoratori e i sì sono stati 337, l’85%.

Per quel che riguarda il settore tessile, al gruppo Loro Piana (920 addetti) i votanti sono stati 650, i sì 570 (l’87,70%). Al gruppo Zenga su 641 addetti i votanti sono stati 483, i sì 410 (l’84,99%).

Nel call center Teleperformance di Taranto su un totale 1.700 addetti i votanti sono stati 1.161, i sì 1.115 (96,04%).

All’Alitalia di Fiumicino e Magliana vincono i sì al protocollo sul welfare. Secondo quanto si apprende dai sindacati il sì ha prevalso con 1.387 voti su 2.409 votanti (57,5%), mentre i no sono stati 1.022.

Netta affermazione dei sì all’accordo sul welfare all’Ilva di Taranto, su 4.941 lavoratori votanti – rende noto la Cgil Puglia – ci si sono stati 3472 si ‘ pari al 70,26%, mentre i no sono stati 1.435 pari a 29,04%. Secondo la Cgil Puglia il dato conferma l’ affermazione del si in Puglia anche in altre fabbriche importanti di ogni settore come lB Alenia di Foggia, la Fiat di Lecce, la Bosch a Bari, Teleperformance a Taranto, lB Enel di Brindisi, la Filanto di Lecce.

Alla Wind di Milano, dove lavorano 700 persone, hanno votato in 274: 148 i sì (54%), 124 i no (45,3%).

Il protocollo è stato promosso col 74,1% dei voti alla Whirlpool di Varese, (2.266 addetti, 2.059 votanti, 1.525sì, 475 no) e alla St di Agrate col 65,8% dei voti (3237 addetti, 1916 votanti, 1260 sì, 591 no). Alla Bayer di Bergamo i ‘sì’ sono stati il 56,2% (450 addetti, 265 votanti, 149 sì, 113 no). Alla Levoni di Mantova vittoria dei ‘sì’ con il 79,8% dei voti (320 addetti, 168 votanti, 134 sì, 34 no). Voti favorevoli in percentuali bulgare (92,9%) al call center Televoice in Brianza (170 addetti, 4 votanti, 78 sì, 2 no) e a Malpensa servizi vari (90,3%) (152 addetti, 134 votanti, 121 sì, 7 no). Vittoria del sì anche nella sede milanese del quotidiano La Repubblica dove lavorano 34 tipografi addetti (28 votanti, 22 sì, 5 no).

I poligrafici de L’Unità hanno approvato con 19 sì (64%) e 11 no.

Significativi anche i dati della Asl Milano (1600 addetti, 649 votanti, 370 sì, 264 no) e della Casa di Riposo Sospiro di Cremona (620 dipendenti, 321 votanti, 289 sì (90%), 32 no).

Alla Canepa, azienda tessile di Como con 460 dipendenti, i votanti sono stati 256 (55,7%), 243 i sì (94,9%), 6 no. Nel seggio del gazebo di Sesto Marelli, sede dei sindacati all’interno della quale stanno confluendo tutti i dati della regione, i votanti sono stati 904 (729 i sì, 169 i no).

Affluenza elevata al voto e sì in largo vantaggio negli stabilimenti e nelle altre realtà produttive della provincia di Latina.

Da quanto si è appreso però in ambienti sindacali, nelle strutture più grandi, come le aziende farmaceutiche del capoluogo, il sì ha avuto fino al 70% di consensi.

Nello stabilimento Unilever di Caivano in provincia di Napoli, azienda leader del settore agroalimentare (con marchi quali la Knorr e l’Algida) nella consultazione sul protocollo sul welfare ha vinto il sì con il 65% dei voti. I si sono stati 650 su un totale di 915 dipendenti.

Alla Thyssenkrupp di Terni su 1.294 votanti 1.002 i voti favorevoli, 268 quelli per il no. All’Ilva di Taranto su 5.000 votanti i sì sono 3.477, i no 1.435. Fra le meccaniche, ancora, alla Fiat Mirafiori su 992 votanti i sì sono 162, i no 821.

Alla Stura Michelin di Torino (azienda chimica) su 986 votanti 899 sono i sì, 81 i no. Alla Sigma Tau di Pomezia su 680 votanti 585 i sì, 84 i no. Alla Gsm di Verona su 294 votanti 219 sono i sì, 73 i no. Alla farmaceutica Glaxo di Verona su 562 votanti 464 sono i sì, 91 i no. Alla raffineria di Portomarghera su 200 votanti, 127 sono i sì, 71 i no. Al Petrolchimico di Siracusa su 3.953 votanti i sì sono stati 3.300, i no 573; a Gela su 1.734 votanti i sì sono stati 1.584, i no 150.

Alla Baraclit di Arezzo (edili) su 204 votanti i sì sono 147, i no 57. Alla CMC di Ravenna (edili) su 271 votanti 259 i sì, 9 i no. Sempre fra le aziende edili, alla Rdb di Caserta su 86 votanti, 74 i sì, 10 i no. Per quanto riguarda il settore alimentare alla Coca Cola di Verona su 137 votanti 98 sono i sì, 36 i no. Al Conserviero di Salerno su 1.044 votanti i sì, 19 i no. Fra le aziende tessili alla Albini di Bergamo su 373 votanti 347 sono i sì, 17 i no.

Al call center Wind (Roma) su 550 votanti i sì sono 347, i no 199. Nel pubblico impiego, al ministero dell’Interno i votanti sono stati 647, i sì 441, 201 i no. All’Ama di Roma 4.601 votanti, i sì 3.639, i no 876. Al Comune di Palermo 3.926 votanti, 3.531 i sì, 352 i no. All’ospedale Cardarelli di Napoli su 3.608 votanti 2.575 i sì, 952 i no. All’Asl 10 di Firenze 2.714 i votanti, 2.219 i sì, 466 i no. All’Ente provinciale di Milano 1.898 i votanti, 1.794 i sì, 105 i no. All’ospedale San Giovanni di Roma: 1.466 votanti, 1.278 i sì, 149 i no. Alla direzione generale Inps (961 votanti), 791 i sì, 169 i no. Alle Molinette di Torino (1.057 votanti) 772 i sì, 269 i no. Alla Regione Piemonte: 1.000 votanti, 672 sì, 318 i no.

Alla direzione generale dell’Inpdap (592 votanti) 399 sono i sì, 186 i no. Alla cooperativa Capodarco di Roma, 464 votanti, 445 i sì, 9 i no. Al carcere di Rebibbia di Roma hanno votato 432 lavoratori, 379 i sì, 43 i no.

 

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EmiNews 2007

 

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