3729 IMMIGRAZIONE: Suicidi nel Cpt di Modena. Asgi: 'Struttura da chiudere'

20071019 11:21:00 redazione-IT

L’Associazione, che ha fatto parte della commissione De Mistura, chiede un’indagine approfondita. ‘Quanto accaduto va ricondotto alla generale grave situazione in cui versano i centri di detenzione amministrativa’

ROMA – "Ricondurre questi episodi a una tragica e imprevedibile fatalità costituirebbe una lettura dei fatti ispirata ad un semplicismo non accettabile. Quanto accaduto va ricondotto alla generale grave situazione in cui versano i centri di detenzione amministrativa per gli stranieri”.

L’Asgi – Associazioni studi giuridici sull’immigrazione commenta così i due suicidi nel Cpta di Modena, e chiede un’approfondita indagine da parte del ministero dell’Interno e la chiusura della struttura. Asgi ha partecipato alla commissione De Mistura incaricata dal ministero dell’Interno di monitorare la condizioni di vita nei Cpt; ricorda che il risultato fu “una valutazione complessivamente del tutto negativa sui Cpt” e la proposta di “un preciso percorso di superamento delle strutture stesse procedendo ad un loro rapido svuotamento”. La commissione evidenziò “la presenza, all’interno dei Cpta, di situazioni diversissime tra loro sia sotto il profilo giuridico che sotto quello dell’ordine pubblico nonché della condizione umana e sociale delle persone trattenute. Tale mescolanza… penalizza in particolare gli stranieri a cui carico sussistono solo provvedimenti di allontanamento conseguenti alla perdita di regolarità di soggiorno, nonché di persone più deboli e vulnerabili che sono esposte ad un clima di costante tensione e potenziale intimidazione interna ai centri”. Rilevò, inoltre, prosegue l’Asgi, che “mancano spazi di manovra sufficienti per interventi sociali realmente efficaci” e che “ i numeri e le situazioni in essere non consentono un servizio di assistenza psicologica propriamente definita”. In particolare sul Cpta di Modena aveva rilevato “evidenti criticità segnalate alle autorità competenti”.

Pur apprezzando il fatto che il Governo abbia emanato un disegno di legge delega che, riprendendo le conclusioni della Commissione, punta ad un completo superamento dei Cpta e che alcuni interventi migliorativi siano stati assunti in via amministrativa e che alcuni dei centri che presentavano le situazioni critiche più vistose siano stati chiusi, tuttavia giudica quanto fatto “risulta assai poco e la situazione rimane grave”. “Complessivamente la condizione dei CPTA non si è infatti di molto modificata. – commenta – Tali strutture, la cui gestione è altresì assai costosa, continuano ad essere luoghi di costante tensione e di negazione dei diritti fondamentali delle persone trattenute. Continua e si riproduce in particolare quel “circolo vizioso” ben evidenziato dalla Commissione, derivante dalla “spirale di provvedimenti espulsivi” sostanzialmente ineseguibili”.

Secondo l’Asgi “non è possibile attendere il completamento del lungo iter della riforma normativa sull’immigrazione lasciando che la situazione rimanga quella attuale, ma è necessario intervenire con provvedimenti immediati da assumere da parte dell’Esecutivo finalizzati da un lato a ridurre drasticamente i casi di invio degli stranieri ai Cpta e dall’altro a strutturare i servizi di tutela legale e psicosociale nei centri in maniera completamente rinnovata nelle logiche e nelle forme”. In particolare sembra necessario “accelerare il processo, oggi di fatto ostacolato da troppo freni, di apertura dei centri al territorio, strutturando i rapporti con enti locali ed associazioni e supportando la creazione di “osservatori” locali sulla situazione dei centri stessi”.

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EmiNews 2007

 

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