3755 G-8 di GENOVA: LE RICHIESTE DEI PM SONO DEL TUTTO SPROPORZIONATE

20071024 12:49:00 redazione-IT

Le richieste della pubblica accusa al processo contro 25 persone per i fatti del G8 di Genova, ci paiono del tutto sproporzionate, sia rispetto agli episodi cui si riferiscono (nessuna persona è stata colpita), sia rispetto alle pene previste per i reati e le violazioni costituzionali
compiuti da appartenenti alle forze dell’ordine durante gli stessi giorni.
Gli abusi compiuti alla caserma di Bolzaneto e alla scuola Diaz, come noto, sono puniti con sanzioni molto inferiori, tanto che i processi contro più di 70 agenti, funzionari e dirigenti si concluderanno quasi certamente con la prescrizione.

Ci aspettiamo che il tribunale giudichi con razionalità e buon senso, senza cercare sentenze esemplari che non giovano alla giustizia e alla credibilità delle istituzioni e che rischierebbero di somigliare a una forma di inaccettabile e pericolosa vendetta.

Genova, 23 ottobre 2007

_________________

di Lorenzo Guadagnucci
(dal blog "Distratti dalla libertà"
http://www.altreconomia.it/noidelladiaz/)

"225 anni di carcere per i 25 manifestanti": è la pena richiesta dai pm Anna Canepa e Andrea Canciani al processo per devastazione e saccheggio seguito al G8 di Genova del 2001. Canciani in aula ha parlato esplicitamente di "pene severe" da infliggere affinché non accada più niente di simile, sostenendo che altrettanto dovrà avvenire per il processo in corso contro 29 poliziotti accusati del "massacro alla Diaz" (anche queste parole di Canciani, che a leggere le notizie di agenzia non ha citato Bolzaneto). E’ in sostanza il classico concetto di sentenza esemplare.

Due domande. Una sentenza non dovrebbe prima di tutto essere giusta, cioè equa? Stiamo parlando della vita, concretissima e attuale, di 25 persone. I pm hanno chiesto praticamente il massimo della pena prevista, e stiamo parlando di pene severissime, dai 6 ai 16 anni, come avviene quando si
tratta di stupri e omicidi. Sarebbe bene ricordare che gli imputati, se anche fossero colpevoli, non hanno colpito o danneggiato nessuna persona, solo cose inanimate. Non è un dettaglio.

La seconda domanda è veramente terra terra. Se danno dai sei ai sedici anni a chi ha rotto qualche vetrina e rovesciato qualche automobile (cose, per carità, che non vanno fatte), quanto dovrebbero dare a chi ha picchiato selvaggiamente, con un manganello usato a rovescia, delle persone inermi,
poi arrestate e accusate di reati enormi sulla base di prove false? E’ la mia esperienza personale, e ho anche la sensazione di avere rischiato qualcosa: gli squarci che avevo sulle braccia, al punto che si vedeva l’osso, potevano colpire la testa, se non avessi avuto la prontezza e la
forza di ripararmi. I picchiatori, in aggiunta, erano uomini in divisa, e questa è un’aggravante non da poco.

I pm Canepa e Canciani – gli stessi che m’interrogarono in ospedale, in stato d’arresto, quando anch’io ero accusato di essere un black bloc – parlano di sentenze esemplari da infliggere in tutti i processi scaturiti dal G8. Non sono d’accordo, ma se anche lo fossi, vorrei che si dicesse
tutto, senza fingere equanimità: i poliziotti non rischiano quasi nulla.
Non sono andati né andranno in galera, e la prescrizione, quasi certamente, salverà tutti.

Una volta di più, il "dopo Genova", per la nostra democrazia, si rivela peggiore delle tragiche giornate del luglio 2001.

_________________

Mia figlia Sara è stata indagata (insieme ai 93 della Diaz) a partire dal 21 luglio del 2001 e fino al mese di Febbraio del 2004 per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio. Lo stesso reato per il quale oggi a Genova sono stati chiesti 224 anni e mezzo di carcere nel
processo in corso a carico di 25 manifestanti.

Se non si fossero trovate le prove del falso accoltellamento, delle false molotov (poi scomparse) della falsa sassaiola, dei falsi picconi, forse oggi Sara e i 93 della Diaz sarebbero insieme ai 25 manifestanti.

Sono davvero sconcertata per l’evidente uso di due pesi e due misure, da una parte 224 anni e mezzo di carcere per 25 manifestanti accusati (come lo sono stati a lungo i 93 della Diaz) di far parte del black-bloc, dall’altra nessun indagato per il massacro alla Diaz. Perché non è stato possibile, non si è voluto, trovare coloro che fisicamente hanno ridotto in fin di vita almeno tre persone, ferito oltre 80 dei manifestanti presenti nella scuola.
Non erano riconoscibili perché travisati, ci è stato detto.

Gli imputati sono quelli che hanno firmato il verbale di perquisizione, uno dei quali rimasto sconosciuto, quelli che hanno partecipato alla costruzione dei falsi, loro non rischiano niente. Nessuno di loro è stato sospeso, molti
promossi, insieme ai responsabili delle torture a Bolzaneto. La prescrizione si avvicina, l’indulto aiuta, nessuna pena verrà da loro scontata per aver rovinato la vita a 93 persone alla Diaz e ad oltre 200 a Bolzaneto.

Nessuno è indagato per le violenze consumate nella caserma di Forte San Giuliano, nessuno per le violenze perpetrate nelle strade e nelle piazze e documentate dalle migliaia di testimonianze video che tutti noi abbiamo visto. Nessuno per la morte di Carlo Giuliani.

Quale messaggio dietro a questa evidente disparità di trattamento? Che sfasciare una vetrina o un bancomat, aver partecipato ad un corteo autorizzato ed illegalmente e ripetutamente attaccato come in via Tolemaide, può costare una decina di anni di galera, mentre l’aver sparato ad altezza d’uomo, l’aver massacrato o torturato centinaia di persone si risolverà con un nulla di fatto?

Se le richieste dei PM verranno accolte avremo 25 persone che pagheranno con anni di galera le colpe di tutti quelli che hanno permesso, voluto, che le manifestazioni anti-G8 del luglio del 2001 si trasformassero in una trappola
per centinaia di migliaia di manifestanti.

Chi avrebbe dovuto tutelare il diritto a manifestare si è rivelato incapace di gestire l’ordine pubblico ed ha permesso, autorizzato la più grande violazione dei diritti umani in un paese occidentale dal dopoguerra, come denunciato da Amnesty International.

Enrica Bartesaghi

www.veritagiustizia.it

 

3755-g-8-di-genova-le-richieste-dei-pm-sono-del-tutto-sproporzionate

4512

EmiNews 2007

 

Views: 4

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.