3742 Mafia prima azienda del paese, il 7 per cento del Pil

20071022 22:56:00 redazione-IT

L’Azienda Mafia è la più ricca d’Italia: fattura oltre 90 mld di euro di utili. Lo dice il decimo rapporto di "Sos Impresa" sulla criminalità. Le organizzazioni criminali di stampo mafioso esercitano il loro condizionamento in tutto il tessuto economico del Paese. Il giro d’affari dell’Azienda Mafia, con oltre 90 mld di fatturato, è rappresentato in primo luogo dall’usura, con 30 mld di euro e che colpisce 150mila commercianti.

Al secondo posto, sempre secondo il rapporto di Sos Impresa, l’abusivismo commerciale con 13 mld di euro, segue il racket con 10 mld, l’agromafia con 7,5 mld, la contraffazione e la pirateria con 7,4 mld, furti e rapine con 7 mld, appalti e forniture con 6,5 mld, truffe con 4,6 mld, giochi e scommesse con 2,5 e contrabbando con 2 mld. Il fatturato dei 90 mld della mafia rappresenta il 7% del Pil nazionale, pari a 5 manovre finanziarie. Gli imprenditori e i commercianti subiscono 1.300 reati al giorno, ovvero 50 ogni ora.

E poi c’è l’usura. In Italia coinvolge 150 mila commercianti con posizioni debitorie per oltre 450 mila euro.

Le regioni più coinvolte sono la Campania, il Lazio e la Sicilia.

Alla presentazione del rapporto era presente il sottosegretario all’Interno Marco Minniti. «Domani in Consiglio dei ministri – ha detto il viceministro – presenteremo il pacchetto sulla sicurezza. Occorre colpire i patrimoni. Ci poniamo come primo obiettivo rivisitare tutta la partita delle misure di prevenzione. E poi ci sarà la cancellazione del patteggiamento in appello dei reati di mafia, un punto questo dal quale non si può prescindere».

Nel pacchetto della sicurezza sono previste anche misure contro la contraffazione. «Quello della contraffazione è un giro di affari da 7 mld di euro – ha detto il sottosegretario – non si può pensare che sia solo un problema dei vucumprà.

Parliamo di una questione internazionale che investe perfettamente la grande criminilità e la criminalità mafiosa». Per quanto riguarda le misure di prevenzione verrà presentato un apposito disegno di legge che prevede appunto delle misure patrimoniali per i reati che interessano la grande criminalità. Minniti ha anche voluto annunciare l’istituzione del cosiddetto «tutor anti-racket», che diventerà operativo nei prossimi giorni e sarà sperimentato in sei aree del paese.

«Il tutor si prenderà cura di una azienda che vuole investire accompagnandola sia sul terreno della semplificazione ha detto Minniti – sia su quello della sicurezza, cioè la possibilità di resistere al racket sul territorio».

 

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EmiNews 2007

 

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