3769 L’ON. BAFILE (DS) RELATRICE DELLA PROPOSTA DI LEGGE SULL’ASSEGNO DI SOLIDARIETA' ALL'ESTERO

20071025 14:09:00 redazione-IT

È iniziato ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera l’esame delle proposte di legge sull’assegno di solidarietà per gli italiani all’estero che versano in condizioni di indigenza. Tre i testi all’esame della Commissione: quello dell’on. Bafile (Ds), dell’on. Merlo (Aisa), e dell’on. Angeli (An) che si discosta dai primi due in quanto propone l’estensione all’estero dell’assegno sociale erogato in Italia. Relatrice dei provvedimenti Mariza Bafile che presentò la prima proposta già nell’agosto dello scorso anno.

Gli indigenti all’estero, ha detto la Bafile, "sono italiani che hanno lasciato l’Italia solo qualche decina di anni fa, partendo da un paese devastato dalla guerra e dalla miseria. Sono italiani – ha sottolineato la deputata – che, nonostante il lavoro, nonostante i sacrifici costanti, non sono riusciti ad assicurarsi una vecchiaia serena e dignitosa. Non sono tantissimi e il paese che ha il maggior numero di nostri emigrati in condizioni di indigenza è l’Argentina".
Ventimila gli indigenti in Argentina, secondo uno studio dell’Ambasciata di Buenos Aires, mentre oscillerebbero tra i mille e i millecinquecento quelli in Venezuela. "È inutile dire – ha proseguito la Bafile – che, a causa dell’età avanzata e delle precarie situazioni di salute, ogni anno, ogni mese, questa cifra diminuisce. Non vorrei ricordare per l’ennesima volta il contributo fondamentale dato dalle rimesse degli emigrati italiani ad un’Italia che faticosamente si ricostruiva, ma è doveroso rammentare che senza i risparmi di quelle persone che con coraggio, determinazione e una capacità di lavoro davvero eccezionale ben più irto e difficile sarebbe stato il cammino dell’Italia verso una ripresa che la pone oggi tra i paesi più industrializzati del mondo".
"Ma l’apporto degli italiani all’estero – ha osservato la parlamentare eletta all’estero – non è rimasto fermo a quei primi anni di emigrazione. Ancora oggi è grazie a loro se il made in Italy ha il successo che ha, se le multinazionali italiane viaggiano su binari privilegiati rispetto ad altre, se politici e rappresentanti dei diversi governi, di qualsiasi colore politico essi siano, vengono accolti con simpatia e stima".
Nel corso della sua relazione introduttiva, la Bafile ha ricordato che per l’assistenza degli indigenti i Consolati dispongono di un fondo. Il loro intervento, ha spiegato la deputata, si attiva su richiesta dell’interessato, ma "esclude di fatto vaste aree di anziani in condizione di fragilità e di indigenza, per il solo fatto di abitare in zone periferiche, di scarsa informazione e lontane dalle sedi consolari. Oltre a ciò, resta uno strumento che dipende dalla discrezionalità del funzionario di turno, non essendoci dei parametri chiari per definire lo stato di necessità di chi fa richiesta di aiuto al Consolato".
L’assegno di solidarietà previsto nella sua proposta di legge, dunque, ha come obiettivo quello di "restituire ai nostri anziani, sui quali pesano le difficoltà di una vita che neppure la sofferta scelta di emigrare è riuscita a mitigare, di poter trascorrere gli ultimi giorni della loro vita in condizioni meno drammatiche. E soprattutto possano sentire la solidarietà di un’Italia che non li ha dimenticati. Un gesto significativo, importante per i più deboli che sarà molto apprezzato anche da tutti coloro che vivono all’estero", visto che "la realtà delle persone anziane e bisognose è molto sentita", così come dimostrano la raccolta di firme promossa dal Patronato Inca nel 2005 che in pochi mesi ha raggiunto quota 50 mila.
Nel suo disegno di legge, la Bafile propone l’erogazione dell’assegno ai cittadini italiani emigrati ultrasessantacinquenni, residenti all’estero e che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate. L’ammontare dell’assegno sarebbe di 123 euro al mese.
Ne avrebbero diritto i connazionali con un reddito individuale inferiore a 3.000 euro e per i coniugati un reddito inferiore a 5.000 euro. Limiti da incrementare di 1.000 euro per ogni minorenne o per ogni soggetto invalido sprovvisto di reddito a carico convivente. "Tali redditi – ha spiegato la Bafile – sono stati individuati sulla base della media dei redditi dei paesi a medio e basso indice di sviluppo indicati nell’Human Development Report 2006".
La sua, ha aggiunto la parlamentare eletta in Sud America, delle tre proposte di legge è senz’altro la "più aggiornata, anche perché presentata dopo aver consultato i colleghi deputati eletti nella circoscrizione estero, il Vice Ministro Danieli, il Cgie ed il deputato Merlo che ha volentieri firmato anche la mia proposta".
La Bafile ha poi spiegato quanto e come la sua nuova proposta si differenzia da quella dello scorso anno: si restringe la platea dei beneficiari ai soli anziani emigrati e di conseguenza nati in Italia; si prevede una gradualità progressiva per l’erogazione dell’assegno di solidarietà in base alla quale non verrebbe erogato immediatamente l’importo mensile di 123 euro ma per il primo anno di applicazione della legge verrebbero dati 90 euro mensili, per il secondo anno 106,5 euro e si arriverebbe solamente nel terzo anno di applicazione alla cifra di 123 euro; si prevede, inoltre, che nella condizione di disagio economico si tenga conto, non soltanto del livello assoluto del reddito (che dà conto unicamente del valore nominale della disponibilità del beneficiario), ma anche di un’opportuna parametrazione che valuterà anche l’effettivo potere d’acquisto del beneficiario nel suo territorio di residenza.
Per quanto riguarda l’onere finanziario a carico del bilancio dello Stato, considerando che la platea dei beneficiari è all’incirca di 40 mila unità, la deputata ha calcolato l’onere derivante dall’attuazione della legge in 58,4 milioni di euro per il primo anno, in 69,2 milioni di euro per il secondo anno, e in 80 milioni di euro per l’ultimo anno quando l’assegno sarebbe a regime.
Per quanto riguarda, poi, la copertura finanziaria, "si ritiene di poter provvedere mediante la corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto nel bilancio triennale dell’unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero".
La Bafile ha anche ricordato ai colleghi della Commissione che "la proposta di assegno di solidarietà agli anziani indigenti emigrati e residenti all’estero ha una lunga storia alle spalle. Se ne è cominciato a parlare nel 1975 alla Prima Conferenza Nazionale dell’Emigrazione, partendo dalla constatazione che molti connazionali emigrati non avevano diritto ad alcuna prestazione previdenziale o assistenziale, legate, come è noto, alla residenza in Italia". già nella scorsa legislatira, l’on. Innocenti presentò una proposta in tal senso che, firmata da deputati appartenenti a tutte le forze politiche, non fu esaminata. Inoltre, ha aggiunto, "durante la discussione della legge finanziaria per il 2007 ho presentato insieme a tanti altri colleghi eletti all’estero un ordine del giorno accolto dal Governo che lo impegnava "in materia di solidarietà sociale, a individuare strumenti efficaci per la protezione delle fasce più deboli delle collettività italiane all’estero, come gli anziani, garantendo il diritto alla salute e all’assistenza sociale anche mediante forme di integrazione al reddito che possano contribuire ad affrontare situazioni di particolare indigenza"".
Più di recente, ha ricordato ancora la Bafile, il Cgie nella plenaria di luglio ha discusso il tema dell’assegno di solidarietà all’interno della seconda commissione "Sicurezza e tutela sociale", approvando una risoluzione nella quale si ribadisce la necessità di erogare tale prestazione agli italiani emigrati bisognosi, che abbiano più di 65 anni di età o siano inabili al lavoro indipendentemente dalla loro età. Nel giungo scorso, inoltre, alla Camera si è tenuto il Convegno "Anziani e bambini in difficoltà nelle comunità italiane dell’America Latina" in cui si sono espressi a favore di una rapida approvazione dei provvedimenti legislativi riguardanti la solidarietà agli anziani emigrati in difficoltà economica, anche Francesco Santoro, Scalabriniano laico operante in Venezuela, Annamaria Fiore coordinatrice dell’Inas Cisl e vicepresidente del Comites di Caracas, Michele Coletta, membro del CGIE del Venezuela, Paolo Beccegato, Responsabile progetti internazionali della Caritas italiana, Don Domenico Locatelli, direttore nazionale MIGRANTES per gli italiani nel mondo, Gabriella Poli, per lo SPI CGIL, Aldo Amoretti, consigliere del CNEL.
"Sebbene ci sia sempre stata una teorica concordanza tra tutte le forze politiche in Italia sull’opportunità di istituire una prestazione di solidarietà a favore degli italiani residenti all’estero che si trovano in condizioni economiche disagiate – ha commentato la parlamentare – fino ad ora le promesse non si sono mai trasformate in fatti concreti. Non esiste paese italiano che non sia stato colpito dal fenomeno dell’emigrazione né famiglia italiana che non abbia vissuto il distacco da persone care che cercavano altrove un futuro diverso per sé e per chi restava in Italia. È proprio per questo che – ha concluso – che mi auguro che in questa legislatura si riesca finalmente a dare una risposta dignitosa e concreta alle necessità di chi, tra i nostri pionieri, non ce l’ha fatta, contando su un’ampia convergenza di tutti i gruppi politici". (aise/Eminotizie)

 

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