3782 MICROCREDITO: Strumento per il rientro dei soldi degli emigranti

20071026 23:38:00 redazione-IT

Secondo i responsabili dell’Ifad, ci sono ancora troppe barriere che non favoriscono lo sviluppo dei paesi di origine consentendo quindi di diminuire il flusso dei migranti

ROMA – Il microcredito può essere uno strumento molto importante per favorire il rientro dei soldi degli emigranti nei loro paesi di origine. Ne sono convinti i responsabili dell’Ifad, l"Istituto internazionale per lo sviluppo agricolo che ha presentato a Washington e oggi a Roma il primo studio completo sulle rimesse dell’immigrazione.

Secondo i responsabili dell’Ifad, ci sono ancora troppe barriere che non favoriscono lo sviluppo dei paesi di origine consentendo quindi di diminuire il flusso dei migranti. Siccome le barriere commerciali e in generale il protezionismo che ancora esiste nell’economia globalizzata impedisce spesso l’esportazione dei prodotti manufatti e dei prodotti della terra, allora sono sempre più spesso gli uomini che di muovono. Il microcredito – al contrario – va nella direzione opposta: quella di fornire risorse finanziarie per lo sviluppo in loco dei progetti.

Un esempio negativo di protezionismo e di barriere è quello del Senegal. Ne ha parlato questa mattina durante la presentazione del rapporto sulle rimesse ("Mandare i soldi a casa”) il vicepresidente dell’Ifad, Kevin Cleaver (vedi lanci precedenti). Secondo Cleaver è quasi impossibile per gli emigrati senegalesi rimandare i soldi a casa sia per gli alti costi sia per la pretesa del governo locale di utilizzare solo le banche senegalesi, cosa che taglia fuori quindi la possibilità di qualsiasi altra scelta alternativa e a costi di transazione magari più bassi. Il microcredito, con le sue modalità di permettere l’accesso al credito anche alle persone cosiddette “non bancabili” e comunque agevolare il più possibile il ricorso alle varie transazioni finanziarie indispensabili per lavorare, potrebbe essere quindi un utile strumento per scavalcare le barriere protezionistiche o nazionalistiche. Basta d’altra parte guardare lo sviluppo delle forme più recenti di microcredito per capire la realtà in evoluzione. Il microcredito ha molte difficoltà di sviluppo nei paesi africani (proprio a causa delle barriere protezionistiche e delle varie forme di monopolio), mentre si sta diffondendo in Asia e in India in particolare. Anche i sussidi protezionistici possono diventare spesso delle barriere che non permettono lo sviluppo dell’agricoltura locale. Il microcredito è nato invece proprio dall’idea del Nobel, Yunus, di finanziare le economie e lo sviluppo locale. (pan)

www.redattoresociale.it

 

3782-microcredito-strumento-per-il-rientro-dei-soldi-degli-emigranti

4539

EmiNews 2007

 

Views: 2

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.