20071031 18:00:00 redazione-IT
Alla Commissione Affari Sociali della Camera dibattito sull’assegno di solidarietà per gli anziani italiani all’estero. Presto un incontro con il vice ministro degli Esteri Danieli. Chiesti chiarimenti sul minimo periodo di residenza all’estero dei beneficiari dell’assegno e sul soggetto istituzionale che gestirà le pratiche
ROMA – E’ ripresa alla Commissione Affari Sociali della Camera la discussione sul disegno di legge Bafile che prevede l’erogazione dell’assegno di solidarietà agli italiani disagiati over 65 residenti all’estero. Il dibattito si è aperto con l’intervento dal deputato Roberto Ulivi (An) che ha dichiarato di condividere in maniera particolare l’idea, contenuta nella proposta di legge, di definire il livello del disagio dei nostri connazionali sulla base della parametrazione del reddito al costo della vita rilevato nel territorio di residenza.
Per Ulivi appaiono invece insufficienti gli importi per l’assegno di solidarietà previsti nella proposta Bafile. Più adeguati invece, secondo il deputato – che chiede al Governo un maggiore impegno finanziario su questa materia – gli importi indicati nella proposta di legge di Franco Angeli(An).
Elisabetta Gardini (Forza Italia), dopo aver espresso apprezzamento per le finalità della proposta di legge , ha sottolineato i meriti di tanti italiani residenti all’estero, che, con il loro lavoro, hanno certamente contribuito al prestigio dell’Italia nel mondo. In merito al disegno di legge la Gardini ha chiesto ulteriori approfondimenti sia per la determinazione del minimo periodo di residenza all’estero del beneficiario dell’assegno di solidarietà, sia per l’indicazione del soggetto istituzionale che gestirà le pratiche, volte alla richiesta dell’assegno, e determinerà il livello reddituale e le condizioni economiche dei connazionali indigenti. Dalla deputata è stata altresì suggerita la convocazione, da parte della Commissione, del vice ministro degli Affari Esteri Franco Danieli, per avere la sua valutazione sui contenuti del provvedimento e sulle attuali difficoltà che si incontrano nell’individuazione della platea degli italiani residenti all’estero. Un approfondimento in tal senso consentirebbe inoltre di non sovrapporre l’esame di queste proposte con quello della finanziaria e del bilancio.
Le evidenti finalità sociali del provvedimento sono state evidenziate da Leopoldo Di Girolamo (Ulivo) che ha ricordato come queste disposizioni attribuiscano un giusto riconoscimento per quegli italiani all’estero che, pur perseguendo il miglioramento delle loro condizioni di vita, hanno dovuto subire le conseguenze delle gravi crisi finanziarie che si sono verificate soprattutto nei Paesi dell’America meridionale. Di Girolamo ha altresì ricordato che il Consiglio generale degli italiani all’estero si è recentemente espresso, con una specifica risoluzione, a favore dell’introduzione dell’assegno di solidarietà per i connazionali nel mondo. Il deputato dell’Ulivo, dopo aver auspicato il reperimento delle risorse necessarie al varo dell’assegno di solidarietà gia nell’ambito dell’attuale finanziaria, si è detto d’accordo con la proposta della Gardini di ascoltare il parere di Danieli.
Dopo l’intervento di Katia Zanotti (Sinistra Democratica) che ha sottolineato l’importanza di far discendere l’erogazione dell’assegno di solidarietà da precise e oggettive condizioni, il presidente della Commissione Mimmo Lucà si impegnato a sollecitare la presenza del vice ministro Danieli in una delle prossime sedute e a valutare l’opportunità di svolgere specifiche audizioni durante l’esame del provvedimento.
(G. M. – Inform/Eminotizie)
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EmiNews 2007
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