20071030 11:14:00 redazione-IT
Dossier Caritas-Migrantes. Urgono procedure snelle anche per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Poco è cambiato con le nuove procedure per il rinnovo dei permessi di soggiorno
ROMA – Aumentano le presenze di immigrati in Italia, ma la burocrazia non si snellisce, anzi, resta una vera "trappola". E’ questa la pecca maggiore del sistema di accoglienza degli immigrati nel nostro Paese secondo quanto emerge dal rapporto Caritas/Migrantes, presentato oggi a Roma. Non è cambiato molto neppure con la nuova procedura per la concessione e il rinnovo dei permessi di soggiorno introdotta a fine 2006 dal governo, con il coinvolgimento di Poste italiane.
In città come Roma e Milano si sono create situazioni di intasamento: qui girano un quinto delle pratiche.
Eppure i dati demografici e quelli sulla competitività del nostro Paese parlano chiaro: l’Italia, per crescere, ha bisogno degli immigrati. Che, peraltro, mostrano una fortissima volontà di riuscita, sono più disponibili alla mobilità territoriale e a inserirsi nei posti liberi.
Insomma, esplicano un effetto tonificante sul mercato.
Le soluzioni ci sono. Il rapporto ne indica alcune. Servono procedure più snelle delle procedure, facilitazione dell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro (con la reintroduzione dell’infelice soppressione della “sponsorizzazione” e la previsione di un permesso per la ricerca del posto di lavoro), miglioramento della normativa sulla cittadinanza. Ma anche un potenziamento delle risorse necessarie per sostenere l’integrazione e la concessione del voto amministrativo.
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EmiNews 2007
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