3865 CGIE: L’intervento di Franco Narducci

20071107 22:06:00 redazione-IT

L’intervento di Franco Narducci, Presidente del Comitato permanente sugli Italiani all’estero della Camera dei Deputati: “Bisogna tornare a parlare di politiche per gli italiani nel mondo in termini strategici”

ROMA- Dopo le relazioni del vice ministro degli Esteri Franco Danieli e del Segretario generale del Cgie Elio Carozza il 6 pomeriggio è intervenuto in Assemblea plenaria Franco Narducci, presidente del Comitato permanente sugli italiani all’estero della Camera dei deputati, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal Cgie, un organismo che dà voce alle istanze degli italiani all’estero, e la necessità dare maggiore visibilità mediatica alla realtà dei nostri connazionali nel mondo.

"Tutto quello che riguarda gli italiani all’estero – ha spiegato Narducci – nonostante la presenza dei 18 parlamentari eletti all’estero, fa notizia in Italia soltanto quando deve dare scandalo”.

Per Narducci bisogna invece tornare a parlare di politiche per gli italiani all’estero in termini strategici e non solo assistenziali. Per far questo occorre in primo luogo individuare e “recintare giuridicamente” il campo d’azione in cui si muovono soggetti e interessi. “Un ambito – ha aggiunto – che dovrà essere il più ampio possibile per attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica”.

Un’accelerazione del processo legislativo, quella illustrata da Narducci, su cui stanno muovendo i comitati per gli italiani all’estero di Camera e Senato che, al momento, sono impegnati nell’acquisizione di dati e informazioni sulle varie tematiche.

“La razionalizzazione della rete consolare – ha proseguito Narducci – è un tema scottante che crea conflitto perché tocca da vicino gli interessi dei nostri connazionali e per il fatto che nel decreto di riorganizzazione della rete, ora all’esame del Senato, è scritto a chiare lettere che verranno chiusi alcuni consolati anche in Europa. Credo dunque che sarebbe opportuno riflettere su queste decisioni anche perché non vorrei che si procedesse alla razionalizzazione senza che poi vengano realmente investite nella rete nuove risorse”.

Narducci ha anche evidenziato la necessità di dare adeguati mezzi e strumenti ai consoli che devono fronteggiare una costante crescita delle competenze e della domanda dei servizi, nonché di impostare all’estero un sistema scolastico efficiente anche per quanto riguarda i corsi di lingua italiana che presentano non poche disfunzioni. Un tema, quello della riforma della legge 153, che sarà presto esaminato dal Comitato sugli italiani all’estero della Camera. Prevista inoltre per il primi giorni di dicembre l’audizione del Comitato di Presidenza del Cgie.

Narducci ha infine auspicato la creazione di un centro di coordinamento unico presso il Mae per la formazione professionale e linguistica all’estero.

(G.M.- Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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