3890 CGIE: Relazione della Commissione Informazione e dibattito

20071111 11:59:00 redazione-IT

ROMA – Ha suscitato un largo dibattito la tematica dell’informazione, nell’ultima mattinata di lavori dell’Assemblea plenaria del CGIE, conclusasi a Roma il 9 novembre nella Sala delle Conferenze internazionali del MAE.

Il confronto è stato aperto dalla relazione di Franco Siddi, Presidente della I Commissione tematica “Informazione e comunicazione” che ha passato in rassegna i principali argomenti oggetto dell’impegno e dell’analisi della Commissione negli ultimi mesi.
“La verifica della attività svolte sul tema dell’informazione hanno riguardato in primo luogo l’iter della legge sull’editoria per cui abbiamo avuto un confronto con il governo nell’elaborazione del testo che ancora non vede un risultato pieno, ma segnali di movimento che vanno sollecitati.

Sottolineo poi come nella razionalizzazione della spesa dedicata alla stampa, i contributi per i giornali italiani all’estero non abbiano subito mutamenti e siano stati ora erogati quelli relativi all’anno 2005”.

“Siamo soddisfatti – ha detto ancora Siddi – della convenzione stipulata da Rai International che prevede una spesa di 30 milioni per quest’anno e ci aspettiamo che, in seguito, i membri del CGIE sapranno raccogliere il parere dei connazionali all’estero rispetto al servizio dato alla comunità. A dicembre è prevista l’allargamento della programmazione di Rai International anche in Europa, mentre restano aperte le questioni dei diritti sportivi per le trasmissioni delle partite di serie A. E’ previsto poi un monitoraggio della programmazione da parte di una commissione a cui partecipa un rappresentate del MAE, anche se l’assenza di un consigliere del CGIE resta per noi un dato non soddisfacente”.

Infine Siddi ha insistito sulla necessità di programmare le compagne informative istituzionali con largo anticipo per ottenere un risultato qualitativo soddisfacente.

Nel corso del dibattito Fernando Marzo (Belgio) ha ricordato come anche la problematiche legate alla trasmissione del segnale della Rai siano importanti per i connazionali all’estero. “A Bruxelles – ha detto Marzo – la comunità italiana non riesce a vedere la Rai per via dell’oscuramento nella trasmissione del segnale di alcuni eventi che i connazionali ritengono significativi e vorrei che la Commissione affrontasse seriamente questo problema, oltre ai temi legati a Rai International”.

Siddi ha risposto che: “la Commissione ha più volte seriamente considerato la questione, ma occorre convincere il governo a ritenere questo tema una priorità di intervento”.

Anche Gian Luigi Ferretti (An) ha sottolineato la gravità del problema del criptaggio, mentre ha rilevato: “non ci interessa la diffusione del segnale di Rai International in Europa perché la programmazione è di pessima qualità. La questione del monitoraggio poi è una presa in giro: si tratta si un automonitoraggio di Rai International che si autogiudica e si autoapprova”.

Graziano Tassello (Cser) ha invece rimarcato la problematica delle sovvenzioni per la stampa italiana all’estero, il cui controllo e certificazione sfugge spesso alle istituzioni preposte. “Vorrei che il numero delle copie delle testate italiane all’estero – ha detto – venisse monitorato adeguatamente e chiedo alla Commissione di intervenire in questo senso perché l’errore costituisce un danno morale per quelle testate che fanno seriamente il loro lavoro”.

Concorda sulla questione Silvana Mangione (USA): “Occorre controllare in particolar modo le testate che hanno una tipografia di loro proprietà per smascherare le dichiarazioni fasulle”.

Claudio Lizzola (Canada) ricorda “casi di editori che hanno chiamato in causa componenti dei Comites chiamati a dare un parere al Consolato per la distribuzione delle sovvenzioni”.

Giovanni Rapanà (Canada) sottolinea la preoccupazione più volte manifestata a proposito dei ritardi dei finanziamenti causati alla procedura per la richiesta dei fondi a favore delle testate italiane all’estero.

“E’ necessario intervenire sulla preparazione della campagne informative – dice Michele Schiavone (Svizzera) – rivolte alle collettività all’estero in vista di futuri e importanti appuntamenti che riguardano la vita politica del Paese”.

Tommaso Conte (Germania) infine lamenta l’assenza di un interlocutore istituzionale per la discussione degli importanti temi relativi all’informazione e alla comunicazione.

(Viviana Pansa-Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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