3880 CGIE: Intervengono i componenti del Comitato sulle questioni degli Italiani all’estero del Senato

20071109 12:31:00 redazione-IT

Micheloni: “Non perdere l’occasione storica della Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo”

ROMA – I lavori pomeridiani della terza giornata dell’Assemblea plenaria del Cgie, giovedì 8 novembre, si sono aperti con un breve intervento del segretario generale Elio Carozza che ha confermato l’invio al Comitato senatoriale sulle questioni degli Italiani all’estero di due documenti propositivi, approvati all’unanimità dall’Assemblea plenaria, riguardanti la Conferenza mondiale dei Giovani Italiani nel Mondo e la diffusione della lingua e cultura italiana all’estero.

Durante la seduta il presidente del suddetto Comitato, Claudio Micheloni, dopo aver ricordato la decisione di questo organo collegiale del Senato di seguire sistematicamente le assemblee delle Commissioni continentali del Cgie, ha sottolineato come, grazie al clima di positiva collaborazione presente all’interno del Comitato, i sei senatori eletti all’estero di maggioranza e di opposizione siano riusciti ad ottenere dal Governo un aumento di 25 milioni di euro sui capitoli di spesa per gli italiani all’estero.

Micheloni ha inoltre ricordato l’accoglimento, da parte della Commissione Esteri del Senato, di uno specifico ordine del giorno che chiede alla Farnesina di adottare una riforma della rete consolare concordata; come pure la necessità di discutere le priorità di una rappresentanza globale delle comunità italiane che parta dai Comites e dal Cgie e arrivi al Parlamento. Una riflessione, volta alla creazione di strutture organiche e in collegamento fra di loro, che sarà al centro della riunione del Comitato prevista per lunedì prossimo.

“Se la Conferenza mondiale dei Giovani Italiani all’Estero si ridurrà ad un incontro mediatico per i politici di turno – ha poi affermato Micheloni – allora avremo perso un’occasione storica. Non ha tanta importanza la data in cui avverrà questo evento – ha aggiunto ,– è invece fondamentale continuare i lavori di preparazione sui territori per far sì che la conferenza consenta ai meno giovani di rimettersi in discussione e dia prospettive concrete alle nuove generazioni”.

La necessità di saper guardare alle problematiche degli italiani all’estero superando le distinzioni politiche è stata sottolineata dal vice presidente del Comitato sulle questioni degli Italiani all’estero, il senatore Cosimo Izzo (Fi). Egli ha concordato con Micheloni sull’esigenza di chiedere al Mae, per quanto riguarda la riforma della rete consolare, un confronto con il Parlamento e con il Cgie. “Sono insoddisfatto – ha detto Izzo – per i 25 milioni di euro dati dal Governo ai capitoli per italiani all’estero. Si poteva fare di più. Dobbiamo inoltre confrontarci su una riforma della rappresentanza dei nostri connazionali nel mondo che sia capace di riverberare le istanze delle comunità”.

E’ stata poi la volta degli altri componenti del Comitato che hanno rivolto all’assemblea un breve saluto. Il senatore Renato Guerino Turano (Ulivo) ha sottolineato l’estrema utilità del Cgie per l’attività parlamentare degli eletti all’estero. Edoardo Pollastri (Ulivo) ha evidenziato come l’intervento presso l’esecutivo dei senatori della circoscrizione Estero abbia consentito anche di recuperare, oltre alle risorse aggiuntive di 25 milioni di euro, un taglio preventivo di 8 milioni sui capitoli di spesa per gli italiani nel mondo. “La madre di tutti i problemi – ha affermato Pollastri – è la riforma consolare perché da lì si possono risolvere i problemi della cittadinanza e della produttività della stessa rete diplomatica. Su questa tematica il senatore Pallaro ed io abbiamo firmato un ordine del giorno, accettato dalla Commissione Bilancio e dal Governo, in cui si richiama l’attenzione sull’America Latina e si chiede l’immediato invio di più personale presso i consolati”.

“Il nostro Comitato sugli Italiani all’estero – ha dichiarato il senatore Gino Trematerra (Udc) – sta cercando di parlare con un solo linguaggio perché i problemi sono tanti e non vogliamo perdere altro tempo. Per lavorare meglio dobbiamo avere rapporti stretti con il Cgie”. Il senatore Giacomo Santini (Gruppo Dc per le autonomie) ha sottolineato come a tutt’oggi siano necessarie nuove modalità di confronto con i nostri connazionali nel mondo che, grazie all’avvento delle nuove tecnologie informative, conoscono meglio la realtà italiana e possono quindi avanzare precise e circostanziate proposte. “Oggi più di ieri – ha detto infine il senatore Nino Randazzo (Ulivo) – l’attività del Cgie è necessaria, perché solo i consiglieri di questo ente possono svolgere una funzione di collegamento fra gli eletti all’estero e le istanze dei connazionali nel mondo. Bisogna quindi opporsi ad ogni tentativo di soppressione del Cgie”.

(Goffredo Morgia-Inform/Eminotizie)

 

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EmiNews 2007

 

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