3907 GENOVA: “Da Garibaldi a Che Guevara”

20071113 23:34:00 redazione-IT

“Da Garibaldi a Che Guevara” alle 17,30 alla Fondazione Casa America, Villa Rosazza, piazza Dinegro 3, GENOVA. In questa occasione sarà presentato il libro di Ludovico Incisa di Camerana, “I Ragazzi del Che” ed. Corbaccio. Ma come il titolo dell’incontro suggerisce, non sarà solo la presentazione di un libro, ma un’occasione di dibattito sulla figura del “Che” a 40 anni dalla sua morte e quella di Garibaldi, di cui quest’anno ricorre il bicentenario dalla sua scomparsa. Due figure a confronto. Un dibattito di estrema attualità visto che in questi giorni Garibaldi è al centro di aspre polemiche, sollevate dalla Lega che lo accusa di essere stato un truffatore, un ladro, un corrotto. Sarà quindi l’occasione per dipanare, se si può, questi dubbi insieme ad esperti come il prof. Giuseppe Monsagrati, la professoressa Chiara Vangelista dell’ateneo genovese e il presidente della Fondazione Roberto Speciale. Sarà presente l’autore del libro, Ludovico Incisa di Camerana, già ambasciatore in Venezuela e Argentina.

Fondazione Casa America

Mercoledì 14 novembre alle ore 17,30
Da Garibaldi a Che Guevara
Presentazione del libro di Ludovico Incisa di Camerana

“I Ragazzi del Che” (Edizioni Corbaccio): un’occasione di dibattito sulla figura del Che, ma anche su Garibaldi, due miti vissuti in epoche diverse, ma con lo stesso teatro d’azione. Se Che è stato senza dubbio un guerrigliero, qualcuno ha osato definire Garibaldi il primo guerrigliero dell’America Latina.

Al dibattito parteciperà l’Autore del libro, l’Ambasciatore Ludovico Incisa di Camerana, già ambasciatore in Venezuela e Argentina, il prof. Giuseppe Monsagrati dell’Università di Torino, Chiara Vangelista, docente dell’Università di Genova e il presidente della Fondazione Casa America Roberto Speciale, moderatore dell’incontro.

Il saggio di Incisa di Camerana mira a spiegare l’impatto della personalità del “Che” e della sua vicenda su una generazione latinoamericana, su quell’avanguardia giovanile che come lui o con lui si è battuta fieramente ma invano per cambiare un continente destinato, sull’orma del modello occidentale di modernizzazione, ad altre vie di trasformazione.

La vittoria militare ottenuta fortunosamente a Cuba, grazie allo sfaldamento di un regime screditato a livello internazionale viene trasfigurata su una strategia generale che conta più sul dissenso di regimi infiacchiti che sullo scontro finale. Una formula che non avrà successo, come invece sperava il Che, nel resto del continente latinoamericano, di fronte all’indifferenza delle masse nonché a una forte resistenza militare e alla violenza sistematica del potere repressivo. Il Che Guevara è argentino, ma si sente un rivoluzionario cubano. Vuole esportare la rivoluzione cubana nel resto del continente. Morirà per questo, nel 1967. Alla sua morte diventerà un mito e i suoi seguaci cercheranno di continuare la sua rivoluzione, ma in modo troppo disorganizzato: chi promuovendo eserciti di liberazioni, chi abbracciando il marxismo separandosi dai partiti di origine borghese, chi propendendo per la guerriglia del focolaio e chi credendo nell’autodifesa contadina. Troppe scissioni e divergenze. Una varietà di strategie che finirà per premiare invece la tesi legalitaria dei partiti comunisti latinoamericani, che resisteranno ai rivoluzionari grazie all’appoggio di Mosca e di Pechino.

Un mito, Ernesto Che Guevara, il comandante delle Americhe, di cui esistono milioni di foto in giro per il mondo, ma rimane un mito senza sacrario. Perché a La Higuera, in Bolivia dove è stato giustiziato, c’è poco o nulla che ricordi l’evento: un busto nella strada principale, una targa di bronzo e l’opinione degli abitanti che considerano il Che un santo: Sant’Ernesto. Qualcuno sperava che la Higuera si trasformasse in una Woodstock sudamericana, ma ancora non è successo.

C’è qualche somiglianza tra il mito del “Che” e quello di Garibaldi? È giusto definire, come ha fatto Trevelyan, l’Eroe dei due Mondi come il primo guerrigliero dell’America Latina, il primo “Che”? O questo titolo spetta solo a Ernesto Che Guevara?

Tutti interrogativi a cui si cercherà di rispondere mercoledì 14 novembre alle 17,30 a Casa America, Villa Rosazza, piazza Dinegro 3. L’incontro è aperto a tutti.

Ufficio Stampa: Angelica Giambelluca, cell. 348/8021350,
e-mail: angelicagi@fastwebnet.it
Fondazione Casa America: Villa Rosazza piazza Dinegro, 3- Genova

 

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EmiNews 2007

 

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