3955 Montevideo: finalmente ridotti i tempi di attesa per passaporti e “cittadinanza”

20071123 13:37:00 redazione-IT

A Roma ci stanno lavorando il CePa, centro patronati e il Viceministro per gli Italiani nel Mondo Franco Danieli, ma l’attesa per l’esito delle trattative arriva fino al Sud America – scrive Federica Manzitti dalla redazione sudamericana di Gente d’Italia quotidiano delle americhe diretto da Mimmo Porpiglia – . Come ricordato dal presidente dell ‘INAS – CISL Giancarlo Panero in occasione della sua recente visita a Montevideo e Buenos Aires, sarebbe in dirittura d’arrivo la firma di una convenzione tra il Ministero degli Esteri e i Patronati per il riconoscimento del lavoro di questi ultimi di complemento ai Consolati per le pratiche relative alla cittadinanza.

Non una semplice questione di opportunita’ burocratica, ma un atto che potrebbe dare un nuovo impulso allo smaltimento di milioni di fascicoli che corrispondono ad altrettanti aspiranti cittadini italiani in attesa da anni di una risposta.. Il ruolo dei patronati su questo aspetto di complementarita’ alla rete consolare si e’ fatto sentire nel Cono Sudamericano soprattutto durante la crisi economica del 2001 quando sui consolati di Buenos Aires e Montevideo, ma anche di San Paolo e Rio de Janeiro sono piovute migliaia di richieste di riconoscimento della discendenza che davano la speranza di poter emigrare con un documento europeo. I patronati, con le fila di gente alla porta, non hanno potuto fare altro che mettersi al lavoro, anche se si e’ trattato fino ad oggi di un lavoro non riconosciuto. Questo tipo di attivita’ infatti fino ad oggi non ha trovato spazio nelle convenzioni gia’ firmate tra Ministero del Lavoro e patronati all’estero che prevede l’assegnazione di un punteggio per ogni iniziativa di assitenza agli iscritti e ai cittadini. All’attivita’ di sostegno per la rete consolare non corrisponde nessun tipo di punto. Da qui l’esigenza di modificare le regole. Anzi, per la verita’ secondo la legge 152 del 2001 all’articolo 11 “gli istituti di patronato e di assistenza sociale possono svolgere, sulla base di apposite convenzioni con il Ministero degli affari esteri, attività di supporto alle autorità diplomatiche e consolari italiane all’estero, nello svolgimento di servizi non demandati per legge all’esclusiva competenza delle predette autorità”. Mancano le “apposite convenzioni” sulle quali si sta appunto lavorando a Roma. Non sara’, quando sara’, una bacchetta magica in grado di volatilizzare le liste di attesa ai Consolati, ma potrebbe contribuire ad una maggiore fluidita’ nello smaltimento delle pratiche, soprattutto sul fronte dell’acquisizione di nuove domande che lascera’ il tempo ai funzionari consolari di dedicarsi al pregresso. In merito, il Consolato di Montevideo ha cominciato ad affrontare la verifica sulle domande di riconoscimento presentate nell’agosto del 2005. Un passo avanti se confrontato ad esempio con i dati del Brasile che vedeva nel 2006 una situazione come questa:

SEDECONSOLARE PROCESSI giacenti MEDIA MENSILE ATTESA (dichiarata) ATTESA (calcolata) "ATTI" mensili per funzionario
S. Paulo 46.700 281 cittadinanze n.d. 55 anni 148
Curitiba 23.872 238 cittadinanze 15 a 20 anni 33 anni 121
Porto Alegre 50.000 (individuali) 102 cittadinanze 8 a 10 anni 41 anni 145
Belo Horizonte 12.000 70 cittadinanze 16 anni 57 anni 33 (*)
Rio 12.100 207 cittadinanze 15 anni 19 anni 131
Recife 2.630 48 cittadinanze 5 anni 18 anni 94
Brasilia 832 10 cittadinanze 2 anni 28 anni 19

Due anni e tre mesi di attesa come quelli accumulati a Montevideo sono una media ragionevole, in termini relativi, anche se cosi’ non sarebbe in termini assoluti. Montevideo recentemente e’ riuscita a recuperare parte del ritardo accumulato anche in seguito a fattori esterni al solo ufficio di competenza, come il cambio della sede, e la partenza del Console Pala che ha visto una reggenza della viceonsole Cinzia Frigo di diversi mesi prima dell’arrivo della nuova responsabile lo scorso luglio. Poi nel corso della primavera sono stati effettuati alcuni spostamenti di personale da un ufficio all’altro di modo che oggi per i soli passaporti lavorano 3 persone piu’ una, adetta ad attivita’ complementari. E’ stata richiesta inoltre alla Farnesina un’altra postazione per ridurre i tempi di attesa che oggi, secondo i dati del Consolato, sarebbero di 3 mesi e mezzo per un passaporto di prima emissione e di 30 giorni per un rinnovo. Resta poi attivo il canale delle urgenze, accessibile anche attraverso l’indirizzo di posta elettronica appuntamenti.montevideo@esteri.it che avrebbe contribuito non poco a rendere piu’ diretto il rapporto tra gli uffici el’utenza.
Stanno quindi ricevendo una convocazione le persone che in Uruguay hanno inoltrato le domande nell’inverno del 2005, esclusi i figli di discendenti che saranno invece chiamati a partire dal prossimo febbraio. Rimangono quindi circa 14mila pratiche da smaltire a Montevideo.4.500 sono quelle che entrano ogni anno. Con la convenzione tra il Mae e il Cepa le nuove migliaia potrebbero gravare in modo piu’ lieve sul bilancio complessivo delle attivita’ consolari.

www.lagenteditalia.com

 

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EmiNews 2007

 

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