3939 I maschi italiani fanno ogni tipo di violenza sulle donne. Non sono immigrati, sono i nostri partner

20071121 15:16:00 redazione-IT

di Alessandra Navarri (*)

Il rapporto presentato dal Ministero delle Pari opportunità, lo scorso febbraio, metteva in evidenza questo quadro. In Italia oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita.
La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l’età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni.

Dai dati raccolti emerge che sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Ben 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia).

Un milione e centomila hanno subito ‘stalking’, cioè comportamenti persecutori. Solo negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1.150.000 (5,4%). Nel 2006 si sono registrati 74mila tra tentativi e strupri veri e propri. Di questi il 69,7% da partner o ex-partner.
Molto diffusi infatti i soprusi tra le mura domestiche. Questi però spesso non vengono percepiti come tali. Solo il 18,2% è consapevole che quello che ha subito è un reato, mentre il 44% lo giudica semplicemente ‘qualcosa di sbagliato’ e ben il 36% solo qualcosa che è accaduto.

Tra tutte le violenze fisiche rilevate è frequente l’essere spinta, strattonata, aver avuto i capelli tirati (56,7%), l’essere minacciata di essere colpita (85,2%), schiaffeggiata, presa a pugni, a calci o a morsi (36,1%).
Tra la violenza sessuale, la più diffusa è la molestia fisica, ossia essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l’aver avuto rapporti sessuali non desiderati accettati per paura (19%), il tentato stupro (14%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1%).

La violenza psicologica è stata subita da 7.134.000 donne, il 43,2% con partner attuale. Di queste, 3.477.000 l’hanno subita spesso o sempre (21,1%). Questo tipo di violenza si esprime con l’isolamento o il tentativo isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%), le intimidazioni (7,8%).

Fin qui i dati. E il quadro non è affatto esaltante e ci dice essenzialmente due cose: che il fenomeno violenza alle donne non è legato essenzialmente al fenomeno immigratorio, che c’è un’ emergenza in Italia di violenza sulle donne, che c’è un problema di imbarbarimento complessivo della società in senso generale per cui si è innescata una dinamica delle relazioni umane, improntata alla prevaricazione e ad un’assertività negante l’ altro, la sua diversità, la sua identità.

Il fenomeno del bullismo, il crescere di fatti di cronaca di uccisione di donne per motivi passionali o spesso sconosciuti, le forme di degenerazione che sta avendo il tifo allo stadio. Ma anche le piccole prevaricazioni nel quotidiano: per strada, nel rapporto fra colleghi nel luogo di lavoro (il fenomeno del mobbing), c’è un’ evoluzione, lenta , ma costante, della cultura della società nel senso di un disconoscimento continuo delle regole scritte e morali, che deve farci riflettere.

Anche nel senso delle strumentalizzazioni che vengono messe in atto rispetto alle varie vicende: un esempio è l’episodio di violenza su Giovanna Reggiani che deve indurci sì, ad affrontare il problema della presenza degli immigrati sul nostro territorio, la gestione di questo fenomeno in tutta la sua complessità, ma non in maniera strumentale né demagogica come ritengo che invece sia avvenuto; soprattutto non deve farci deviare dal tema: la violenza sulle donne.

C’è stato un fatto terribile di violenza, non è un fatto episodico, occorre urgentemente intraprendere azioni e percorsi di prevenzione, aiuto e intervento a sostegno delle donne italiane perché quei dati che abbiamo citato, ci dicono che esiste un fenomeno che sta crescendo e che è legato ad una radice culturale profonda del rapporto di genere che ha attraversato tutto l’ Occidente e non solo e che appartiene a quell’ archetipo di esercizio del potere, così brillantemente messo in luce da Bourdieu, e che agisce nell’ interazione fra donne e uomini a prescindere dalla nazionalità, dal tempo e dalla cultura di un popolo e che è il tema mai risolto e costantemente rimosso a cui è prioritariamente legata la possibilità per le donne di assumere un ruolo diverso nella società e nel proprio privato.
Alessandra Navarri

Chi è Alessandra Navarri, presidente dell’Associazione Antigone
E’ nata a Siena nel Gennaio del 1968. Si è laureata in filosofia con una tesi su Marx, Nietesche e Heidegger presso l’Università degli studi di Siena ma il suo impegno politico attivo, mai scisso dalla ricerca intellettuale, l’ha portata ad occuparsi da subito dei problemi delle donne.
Ha collaborato presso la cattedra di Filosofia politica dell’Università di Siena prima con Mario Tronti poi con Maria Luisa Boccia. Ma è stata poi assorbita dall’impegno politico attivo. Nel 1996 è responsabile provinciale delle donne dell’allora Pds e membro della segreteria provinciale, nel 1997, fino al 1999 è anche alla direzione nazionale dei Ds con Francesca Izzo responsabile nazionale delle donne con la quale lavora all’organizzazione della Conferenza nazionale delle donne del 1999. Rientrata a Siena, è responsabile provinciale del lavoro della Federazione Ds e nel 2001 è eletta in consiglio comunale dove, fino al 2003, è Presidente del Comitato di ente e del Centro comunale per le pari opportunità, mentre dal 2002 al 2007 è Responsabile provinciale della Legacoop di Siena. Attualmente è in distacco presso la Commissione parlamentare per l’Infanzia dove è assistente del Presidente.

http://www.comincialitalia.net/interna.asp?id_tipologia=1&id_articolo=4725

 

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EmiNews 2007

 

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