3995 Video anti-migranti in Svizzera, anche l'Ue sotto accusa

20071128 18:35:00 redazione-IT

La Svizzera è un Paese ricco e i migranti le danno troppo fastidio. Così l´ultima trovata è quella di trasmettere nei Paesi africani un bel po´ di spot con immagini scioccanti di persone di colore che muoiono di freddo, che vivono nel disagio più completo e che vorrebbero tanto non essere partiti. È questa la sintesi del video trasmesso in diversi paesi dell’Africa mette in guardia gli africani sui rischi dell’immigrazione illegale e cerca di convincerli a non intraprendere i cosiddetti viaggi della speranza che quasi sempre si trasformano in tragedie umane.
Il video è stato realizzato con il contributo della Commissione europea che è stata chiamata in causa, in seguito a polemiche esplose in Svizzera, il cui governo ha co-finanziato la campagna in cooperazione con la Oim (International organization for migration).

Il portavoce del commissario Ue alla giustizia, libertà e sicurezza Franco Frattini, responsabile per le politiche europee dell’immigrazione, ha spiegato che il finanziamento europeo nasce nell’ambito dell’iniziativa «dialogo tra Ue e Maghreb» selezionata dal progetto Enea nel 2004. «Il beneficiario è la Oim, con 1.5 milioni di euro su un periodo di 36 mesi», ha riferito Friso Roscam Abbing, precisando che la responsabilità della Commissione si limita a questo finanziamento, mentre per i contenuti della campagna la responsabilità è della Oim e degli eventuali co-finanziatori, tra cui il governo Svizzero e la Spagna.

Nel video della «campagna per la prevenzione dei rischi dell’immigrazione illegale», si capovolgono le parti tra chi parte e chi resta. Un giovane immigrato illegalmente in un paese europeo telefona al padre, seduto nel salottino di casa, ben vestito, preoccupato per il figlio. «Christian, come è andato il viaggio?» gli chiede. «Bene papà sono arrivato bene», risponde il figlio, mentre un flash black mostra le immagini drammatiche di uno sbarco illegale. «Sono alloggiato da amici», aggiunge il ragazzo e si vedono le immagini di un campo di detenzione. «Sto facendo dei corsi», e c’è lui che corre, scappa dai poliziotti e chiede l’elemosina. A nome di Frattini, il portavoce ha ricordato l’impegno di tutta la Commissione Ue per minimizzare i rischi legati all’immigrazione illegale e a combattere il traffico di uomini, donne e bambini. «Non sempre chi intraprende questi "viaggi della speranza" è consapevole di cosa veramente lo aspetta», ha detto Roscam-Abbing.

www.unita.it

 

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EmiNews 2007

 

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