4020 Russia, vittoria di Vladimir Putin L'opposizione: elezioni truccate

20071203 09:30:00 redazione-IT

Al suo partito il 64,1% dei voti

L´astensionismo, l´unico vero potenziale nemico per Vladimir Putin, non c´è stato. Mezza Russia è andata alle urne: l´affluenza media ai seggi tocca il 63%. Un dato che segnala un’accelerazione della partecipazione al voto rispetto alle legislative del 2003 di oltre sette punti percentuali (quattro anni fa per la Duma aveva votato il 55,75%), che rafforza ulteriormente il plebiscito per il presidente Putin, ma anche i dubbi sulla regolarità di una chiamata alle urne troppo "liberale" rispetto alle regole elettorali, come segnalato già da vari osservatori. Il partito Russia Unita, con il presidente Vladimir Putin capolista, ha vinto le legislative con il 64,1% dei voti.

Nella nuova Duma russa entrano dunque quattro partiti: molte lunghezze dopo Russia Unita arriva il Partito comunista con l’11,6% dei voti, seguito dai nazionalisti del partito Liberal-Democratico con l’8,7% e infine Russia Giusta, l’altra formazione dichiaratamente filo-Cremlino, con il 7,8% delle preferenze.

Ma il clima a Mosca non è per nulla disteso. I leader dell’opposizione russa hanno denunciato «numerose violazioni»: il capo del Partito Comunista, Gennady Zyuganov, considera addirittura quella di oggi la «più dura e meno democratica» consultazione elettorale mai tenuta dopo la caduta dell’Urss nel 1991 e ha annunciato di aver «cominciato a preparare un istanza di ricorso alla Corte suprema in cui si contestano i risultati delle elezioni». Parere identico nell´estrema destra: Boris Nemtsov, uno dei leader dell’Unione Forze di destra, ha definito la consultazione «un’operazione di stupro dei diritti dei cittadini russi».

La pensa così anche Garry Kasparov, ex campione di scacchi e leader del movimento anti-Putin "L´altra Russia" che la settimana scorsa ha trascorso cinque giorni in carcere per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata. Kasparov ha scelto di annullare la sua scheda in segno di protesta contro queste elezioni che sono «una farsa» e ha annunciato che deporrà una corona di fiori davanti alla sede della Commissione elettorale a Mosca, per commemorare la morte della democrazia nel Paese.

Nessun tentennamento da parte del Cremlino, che ribadisce che le elezioni rispettano gli standard internazionali. Le critiche? Per Putin sono solo malignità di quegli «sciacalli» degli oppositori.

I risultati definitivi si conosceranno presumibilmente in serata: la Russia, con la sua superificie di 17 milioni di chilometri quadrati, infatti, conta 11 diversi fusi orari dall’estremo est della penisola di Kamciatka all’enclave baltica di Kalinigrad. Servono ben 22 ore per concludere le operazioni di voto: i seggi si erano aperti alle 21 italiane di sabato sera in Estremo Oriente e si sono chiuse domenica alle 19 nelle regioni più occidentale.

www.unita.it

 

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EmiNews 2007

 

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