4055 L’ASSEGNO DI SOLIDARIETA’ VERSO LA STRETTA FINALE

20071206 19:15:00 redazione-IT

Il lungo e difficile percorso dell’Assegno di Solidarietà, per i pensionati e gli anziani italiani emigrati che si trovano in condizione di indigenza, è approdato nella discussione che sta impegnando il Parlamento sulla Finanziaria 2008.
In data 28 novembre 2007, a seguito dell’audizione dei Sindacati dei pensionati Spi- Cgil, Fnp- Cisl, Uilp- Uil e dell’ Inps, la proposta di legge n.3008 Bafile “ Disposizioni per l’erogazione di un assegno di solidarietà ai cittadini italiani anziani emigrati residenti all’estero “ è stata approvata in Commissione Affari Sociali della Camera come testo base per la prosecuzione della trattazione all’interno della stessa Commissione.

Parallelamente è stato presentato un emendamento alla Finanziaria 2008 che riprende il testo della proposta di legge n. 3008, affinché vengano messe a disposizione le risorse finanziarie necessarie a partire già dall’anno prossimo.

Un importante passo avanti che apre la porta alla possibilità di una approvazione in tempi brevi di questo attesissimo intervento da parte di molti emigrati pensionati e anziani, in particolare in America Latina dove le crisi economiche di alcuni paesi hanno ridotto le aree più fragili della popolazione ai livelli più bassi di povertà.

Determinate sarà quindi il cammino che nei prossimi giorni l’emendamento farà all’interno della Finanziaria, se saranno trovate le risorse necessarie e se la positiva volontà espressa dalla Commissione Affari Sociali troverà riscontro anche nell’aula parlamentare.

Non è infatti la prima volta che questo intervento arriva alla soglia del legislatore per vedersi ricacciato indietro o, nella migliore delle ipotesi, messo in lista d’attesa di tempi migliori che, puntualmente, non arrivano.

L’opportunità che ha oggi il Parlamento italiano è quindi quella di sanare una situazione di fragilità e disagio sociale che riguarda un’area circoscritta di persone pensionate e anziane, circa 30.000 in tutto il mondo, la cui età in genere elevata non concede altra possibilità e prospettiva.

La proposta di legge C. 3008 e l’ emendamento 33 bis, prevedono che l’Inps eroghi ai cittadini italiani ultrasessantacinquenni emigrati, che risiedono all’estero con un reddito annuo inferiore a 3.000 euro se soli e a 5.000 euro se in coppia, un assegno mensile di solidarietà, pari a 90 euro per il primo anno, a 106,5 euro per il secondo anno e a 123 euro a regime.

Lo Spi che unitariamente alla Cgil, all’Inca, agli altri sindacati e alle rappresentanze dell’emigrazione, sta seguendo con grande attenzione l’iter parlamentare, è impegnato a coinvolgere le proprie strutture territoriali in Italia e all’estero e a concorrere con tutte le forme necessarie al positivo conseguimento di questo obbiettivo.

L’Assegno di Solidarietà è innanzitutto una risposta civile a un’area di cittadini in condizioni di povertà estrema, che da questo intervento possono ricevere un contributo per far fronte dignitosamente all’ultima parte di una vita particolarmente tribolata e sfortunata, spesso vissuta in zone remote.

Ma è anche emblematicamente l’immagine di un Paese che non può e non deve dimenticarsi di coloro che nel mondo, con il loro lavoro, ne hanno fatto grande il nome e la storia.

Dipartimento Internazionale SPI CGIL

Roma, 6 dicembre 2007

 

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EmiNews 2007

 

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