4132 Verso un mondo senza pena di morte: approvata la moratoria universale

20071218 19:52:00 redazione-IT

L’assemblea generale dell’Onu dice sì alla risoluzione con 104 voti a favore, 54 no e 29 astenuti. Comunità di Sant’Egidio: ”Passaggio storico, come l’abolizione di schiavitù e tortura”. Opera don Orione: "Il più grande regalo di Natale”

Roma – “Un passaggio storico, una tappa decisiva per l’affermazione di una giustizia capace di rispettare sempre la vita, una giustizia senza morte. E’ una pietra miliare che segna un nuovo standard morale largamente condiviso e che sarà sempre più difficile e imbarazzante ignorare a livello internazionale”.

Lo dichiara Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant’Egidio e coordinatore della Campagna Mondiale per la moratoria, commentando l’approvazione da parte dell’Assemblea generale dell’Onu della risoluzione per una moratoria universale della pena di morte con 104 si’, 54 no e 29 astenuti. ”E’ il segno di un cambiamento importante nella coscienza del mondo – prosegue Marazziti – che in misura crescente ritiene non più accettabile e una umiliazione del fondamentale dei diritti umani, il diritto alla vita, la morte inflitta dallo stato. E’ un cambiamento importante nella coscienza del mondo, come in passato per la schiavitù e la tortura”.

“Il grande impegno profuso per 15 anni dai alcuni paesi per impedire che la Risoluzione venisse presentata e approvata mostra come si tratti di un passaggio davvero storico. E’ l’inizio di una nuova fase in cui l’Onu è chiamata a monitorare l’implementazione della risoluzione e la fine delle esecuzioni e della pena di morte come strumento di giustizia diventa un obiettivo qualificante per la Comunità internazionale e non solo per le organizzazioni più attive nella difesa dei diritti umani in ogni circostanza. E’ un contributo decisivo per accelerare un processo che ha già visto dagli anni ‘90 oltre 50 paesi rinunciare all’uso della pena di morte e il suo uso restringersi in molti altri, per un accresciuto rispetto della vita umana e per i crescenti dubbi sulla sua efficacia e correttezza nell’applicazione, anche nei sistemi giudiziari più evoluti”.

“E’ una vittoria del mondo e della vita, una vittoria della difesa della dignità e dei diritti umani. E’ una vittoria che è il frutto di una straordinaria sinergia tra governi europei e non europei, davvero cross-regional, e le organizzazioni non governative che hanno lavorato per decenni alla costruzione di un pensiero e di pratiche capaci di immaginare una giustizia senza morte. Il grande lavoro di paesi come l’Italia, la Francia e l’Unione Europea non sarebbe stato altrettanto efficace senza il grande contributo dei co-autori della Risoluzione e, tra i tanti, Messico, Brasile, Nuova Zelanda, Gabon e Filippine. E’ un successo che segna anche la fine, nella difesa dei diritti umani, della divisione tra sostenitori della moratoria e sostenitori dell’abolizione: un fronte comune a cui la Comunità di Sant’Egidio ha dedicato un grande impegno, un passaggio indispensabile per l’approvazione della Risoluzione e l’arretramento della pena capitale nel mondo.

I 5 milioni di firme, da 153 paesi del mondo, richiedenti una moratoria universale consegnati al Presidente dell’Assemblea Generale e la crescita del movimento mondiale delle Città per la vita già raccoglie 800 città del mondo in maniera attiva contro la pena di morte rappresentano in maniera concreta la richiesta planetaria di un mondo senza più pena di morte e di una giustizia sempre rispettosa della vita e dei diritti umani.

La Comunità di Sant’Egidio continuerà il suo lavoro a fianco delle organizzazioni e dei paesi africani impegnati nella creazione di un sistema giudiziario senza pena di morte, come pure in Asia e America. Si congratula con l’abolizione della pena di morte nel New Jersey, una prova di un cambiamento nella coscienza internazionale in sintonia con lo storico passaggio all’ONU.

Per festeggiare l’approvazione della Risoluzione da parte dell’ Assemblea Generale dell’ONU la Comunità di Sant’Egidio invita tutte le 800 Città per la Vita ad illuminare in maniera speciale i loro monumenti-simbolo, a cominciare dal Colosseo di Roma in una Grande Festa Mondiale della Vita nei giorni 24 e 25 dicembre.

"Dall’Onu oggi arriva il più grande e bel regalo di Natale. Un atto ufficiale di grande civiltà, che rifiuta la pena di morte e rilancia nel terzo millennio la cultura della vita". E’ quanto dichiara Don Aurelio Fusi, capo ufficio stampa dell’Opera Don Orione in merito alla risoluzione di moratoria universale, che è stata approvata dall’Assemblea generale dell’Onu con 104 si’, 54 voti contrari e 29 astenuti. "Ora – prosegue Don Fusi – speriamo che dagli intenti si passi ai fatti affinchè nel mondo la pena di morte sia bandità da ogni ordinamento giudiziario".

 

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EmiNews 2007

 

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