20071218 11:26:00 redazione-IT
Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
Ministero degli Affari Esteri
ORDINE DEL GIORNO N. 1
Come è noto, dal 1° giugno 2009 la Svizzera cesserà – per effetto degli Accordi Bilaterali con l’Unione Europea – la retrocessione all’INPS della parte di contributi trattenuti sugli stipendi dei frontalieri necessari per pagare le indennità di disoccupazione ai frontalieri stessi, ai sensi della Legge 147/97.
Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero esprime condivisione delle richieste delle organizzazioni sindacali in materia, indirizzate ad individuare una concreta soluzione al problema e così articolate :
– una prima richiesta all’INPS per conoscere anzitutto la consistenza attuale del fondo derivante dai contributi retrocessi dalla Svizzera;
– il calcolo della sufficienza nel tempo, anche dopo il 1° giugno 2009, del fondo medesimo per la continuazione del pagamento da parte dell’INPS delle indennità ai sensi della Legge 147/97;
– un approfondimento, anche in sede U.E., delle reali possibilità che avranno i frontalieri dopo il 1° giugno 2009 di mettesi a disposizione del mercato del lavoro svizzero in caso di disoccupazione, alla luce delle nuove Direttive U.E.;
– l’impegno a promuovere l’apertura di un negoziato con le istituzioni svizzere, finalizzato al raggiungimento di un accordo che preveda una nuova forma di retrocessione parziale all’Italia dei contributi per la disoccupazione ( che continueranno ad essere prelevati dagli stipendi dei frontalieri anche dopo l’1/6/09).
In merito all’ordine del giorno n°1, della Commissione Continentale riunitasi dal 7 al 9 settembre 2007, il Comitato di Presidenza ne condivide il contenuto. Inoltre, questo problema è stato discusso nella riunione della IV Commissione Tematica del CGIE e successivamente l’Assemblea Plenaria di novembre ha votato un documento che servirà d’indirizzo per le iniziative del Comitato di Presidenza nei confronti del Governo e del Parlamento.
Cordialmente
Il Segretario Generale del CGIE
Elio Carozza
Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
Ministero degli Affari Esteri
ORDINE DEL GIORNO N.2
In tutta la Svizzera i lavoratori edili lottano per riavere il contratto nazionale di lavoro, disdetto unilateralmente dall’Associazione degli Impresari costruttori.
Con la disdetta del contratto nazionale non sono più garantiti i salari minimi finora definiti, né la tredicesima mensilità, le ferie, l’orario di lavoro regolare e neppure la perdita di guadagno e la tutela contro i licenziamenti in caso di infortunio. La conseguenza del vuoto contrattuale è il rischio di grave peggioramento delle condizioni di lavoro nei cantieri svizzeri.
Il contratto nazionale dell’edilizia, in vigore da più di 60 anni, è uno dei più importanti contratti collettivi esistenti in Svizzera. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è pienamente solidale con le rivendicazioni dei lavoratori dell’edilizia, consapevole del fatto che sono decine di migliaia gli italiani – tra emigrati e frontalieri – che operano in questo settore in Svizzera.
Il CGIE è anche allarmato per le conseguenze che il vuoto contrattuale può avere sulla politica dell’Europa , in particolare sugli Accordi Bilaterali tra U.E. e Svizzera, che tra l’altro saranno sottoposti a Referendum facoltativo in Svizzera nel 2009.
Infatti, nel confermare che la libera circolazione delle persone tra Svizzera e U.E. è un passaggio importante sulla strada dell’integrazione, il CGIE rileva che il vuoto contrattuale fa cadere uno strumento Indispensabile contro il dumping salariale e sociale e così si rischia di inasprire il risentimento contro gli stranieri, già purtroppo diffuso in diversi strati della popolazione svizzera.
Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
Ministero degli Affari Esteri
L’Assemblea Plenaria del CGIE del 6- 8 novembre 2007, ha approvato i seguenti ordini del giorno:
1) Ordini del giorno n°1 e n°4 – relativi alle condizioni dei frontalieri.
a) indennità di disoccupazione frontalieri della Svizzera con entrata in vigore degli accordi bilaterali svizzera – Unione Europea;
b) franchigia fiscale per i lavoratori frontalieri;
Il Comitato di Presidenza decide il sostegno agli emendamenti contenuti nel disegno di legge finanziaria, intervento sul ministero dell’economia, ministero del lavoro, comitati per gli italiani all’estero del Senato e della Camera.
2) Ordine del giorno n°2 – lavoratori stranieri in Svizzera e libera circolazione mano d’opera
Il CdP decide di chiedere l’intervento del MAE in difesa del contratto di lavoro per i
lavoratori edili.
3) Ordine del giorno n°3
Il Cdp decide di sostenere la richiesta del gruppo donne del CGIE per un incontro con
il Ministro Barbara Pollastrini e per la presenza delle Parlamentari, referenti del
disegno di legge sull’osservatorio delle donne italiane all’estero, ai lavori del gruppo
donne CGIE.
4) Ordine del giorno n°5 – celebrazione di tutte le tragedie in cui sono stati coinvolti nostri connazionali, in particolare della tragedia del traforo di Loetschberg del 24/07/1908
Il CdP si impegna ad intervenire in tal senso con il Parlamento ed il Ministero degli
Esteri.
a) per ogni utile iniziativa volta al recupero di documenti, testimonianze e materiali diversi sull’emigrazione italiana;
b) per costituire un apposito fondo presso il costituendo Museo dell’Emigrazione Italiana a cui destinare il materiale predetto.
5) Ordine del giorno n°6 – relativo alla tassazione del passaporto
Il Comitato di Presidenza decide di intervenire su Governo e Parlamento per un provvedimento urgente, teso a semplificare e rendere univoca la tassazione del passaporto e prevedendo la gratuità per i cittadini stabilmente emigrati.
6) Ordine del giorno n°7 – appoggio al disegno di legge presentato in Parlamento per equiparare l’associazionismo italiano all’estero alle Associazioni di promozione sociale presenti in Italia.
Il Comitato di Presidenza si attiverà nei confronti del Parlamento per un iter
semplificato di questo disegno di legge.
4127-gli-ordini-del-giorno-del-consiglio-generale-italiani-allestero-approvati-il-5-dicembre-scorso
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EmiNews 2007
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