530 CANADA DICE SI AL VOTO: UN INTERVENTO DI PAOLO CANCIANI

20051125 12:40:00 rod

TORONTO, CANADA – E cosi’ anche il Canada dice si’ all’esercizio di voto per gli italiani qui residenti e concede loro l’eleggibilita’ al Parlamento ed al Senato di Roma.
Soddisfazione, gioia, pacche sulle spalle e complimenti a tutti: tutti trionfatori e tutti – come sempre succede – sul carro dei vincitori!
Un percorso “lungo e doloroso”, sofferto, risoltosi positivamente solo in piena “zona Cesarini” per dirla alla sportiva…..
Ma quanto sciocchezze, quante inesattezze, quante mezze-verita’ per non dire bugie si dicono nel momento degli….allori!
Cominciamo innanzitutto con il dire che “non si deve rinunciare a nessuna cittadinanza anche in caso di vittoria”. Lo ha confermato lo stesso Ministro degli Esteri canadese On. Pierre Pettigrew.

A conferma di come gli stessi “alti esponenti” comunitari dei Comites e CGIE sappiano ben poco: anzi praticamente siano “sempre” stati tagliati fuori da ogni trattativa e abbiano espresso – piu’o meno ufficialmente – ben pochi pareri od opinioni.
Ci sono si’ restrizioni per quanti ricoprono incarichi pubblici con il governo locale, ma questo era ed e’ giusto e logico, esattamente come aveva legiferato il Governo americano, anche se i dettagli vengono rinviati all’esame del codice dell’etica governativa (conflitti di interesse).
Si applaude e ringrazia per l’ “alto” contributo offerto dai politici italo-canadesi (leggi le dichiarazioni dell’ On. Tremaglia ma sopratutto del responsabile per gli italiani all’estero della Lega Stefano Stefani) scordandoci che proprio deputati ed anche alcuni Ministri di origine italiana, sia di Toronto che Montreal avevano “di fatto” bloccato per mesi e mesi la domanda del Governo Italiano esprimendo dubbi, illegittimita’, paure di divisioni interne tanto da far dichiarare lo stesso Ambasciatore Colombo o il rappresentante dell’Unione e del CGIE Gino Bucchino, scettici su un’eventuale approvazione.
E quando il Ministero degli esteri canadese ha “legittimamente chiesto” proprio agli stessi deputati e Ministri di origine italiana un “parere” che a loro volta hanno attivato altri “alti” esponenti comunitari (basti leggere il Corriere Canadese), se ne sono “viste e lette” di belle (qualcuno ha addirittura “letto” due rappresentanti canadesi al CGIE come “figli” di Stalin e Mussolini!!!).
E questo succedeva soltanto poche settimane fa!
A testimonianza che l’opera di ”informazione” che avrebbe dovuto essere compito proprio delle autorita’ diplomatiche o di rappresentanza (Comites e sopratutto CGIE) era naufragata miseramente!
Se oggi – finalmente – c’e’ disponibilita’, lo si deve esclusivamente alla lungimiranza dello stesso Governo di Ottawa che – in seguito a giuste sollecitazioni, tra le quali la nostra – ha voluto “andare fino in fondo” richiedendo ulteriori approfondimenti “anche” agli stessi esponenti politici italo-canadesi ed ascoltando le raccomandazioni “piu’ o meno vincolanti” dell’unico organismo che per il Governo Federale ha rappresentativita’ in seno alla nostra collettivita’: il Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi.
Sicuramente “tutti” – in questa partita vincente – hanno contribuito positivamente.
Anche noi li ringraziamo anche se chiediamo coerenza, dignita’ e sopratutto umilta’!
Vincere a….tempo scaduto e con un tiro da lontano non puo’ avere lo stesso sapore della conquista di una Coppa del Mondo!
Forse i “veri” ringraziamenti – con molto pudore – dovrebbero andare a quanti (e sono molti), hanno lavorato in silenzio, hanno “fatto” e non “detto”, certi di “servire” la comunita’ italiana del Canada e non bisognosi di “casse di risonanza” per acchiappare i soliti consensi….elettorali.

 

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