480 SALVIAMO LA COSTITUZIONE: LA CGIL A SOSTEGNO DEL REFERENDUM

20051118 12:41:00 rod

Devolution, Epifani: Cgil rinnova il giudizio negativo.
Atto democraticamente rilevante partecipare alla raccolta firme per referendum

“Con il voto di oggi, il Parlamento ha approvato in via definitiva le modifiche alla Costituzione, a sola maggioranza– è quanto afferma in una dichiarazione il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani – .Si tratta di un fatto grave, perché la Costituzione rappresenta l’identità collettiva di un popolo e deve quindi scaturire da una condivisione ampia. Si è scelto invece di modificare in profondità la nostra Carta, stravolgendone i principi ispiratori.La Cgil rinnova il suo giudizio negativo sulla riforma approvata.Essa minaccia seriamente, con la devoluzione, la garanzia di universalità di fondamentali diritti, accentua le differenziazioni fra zone ricche e povere del paese, attacca la coesione e l’unità nazionale, smantella i fondamenti della Costituzione repubblicana. Ribadisco l’impegno della Cgil a difesa della nostra Carta, dei suoi principi e dei suoi valori che consideriamo patrimonio comune. La Cgil, già attiva nel Comitato Salviamo la Costituzione insieme a Cisl e Uil, ritiene un atto democraticamente rilevante che le lavoratrici, i lavoratori, i pensionati partecipino attivamente alla raccolta delle firme per il referendum, al fine di abrogare con il voto popolare il testo approvato – conclude Epifani”.

Riforma Costituzionale: LA CGIL SOSTIENE IL REFERENDUM

Il 16 novembre, il Senato ha approvato in seconda lettura la Riforma costituzionale.
Nella tarda mattinata della stessa giornata si è svolta la conferenza stampa nel corso della quale il Presidente Scalfaro ha annunciato che il Coordinamento nazionale “Salviamo la Costituzione” avvierà la raccolta delle firme tra i cittadini per la promozione del referendum popolare.

Si cercherà di utilizzare tutte le possibilità previste dall’art. 138 (un quinto, dei membri di una Camera; cinque Consigli regionali, cinquecentomila firme) dando naturalmente particolare rilievo alla partecipazione dei cittadini.

La procedura referendaria, in caso di legge costituzionale, prevede la formalizzazione entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge e quindi, verosimilmente entro la metà di febbraio, dovrà essere completata la raccolta delle firme.

Si tratterà di affrontare un impegno pregnante in tempi brevissimi e la CGIL darà un forte contributo.
Nei prossimi giorni saranno formati i coordinamenti a sostegno della raccolta delle firme.

E’ opportuno specificare che la legge, poiché è stata approvata con la maggioranza prevista dal 1° comma dell’art. 138, verrà inserita in G.U. “distintamente dalle altre leggi, senza numero d’ordine e senza formula di promulgazione”. Solo dopo un esito referendario positivo potrebbe essere promulgata (come avvenne per la revisione del titolo V°).

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