11361 Comites, Micheloni: a Charleroi, su 134.000 residenti si sono iscritti in 51, a Zurigo in 251.

20141009 17:01:00 redazione-IT

[b]ROMA – “Al Consolato di Charleroi, su 134.000 residenti si sono iscritti per le prossime elezioni solamente 51 cittadini residenti all’estero, e a Zurigo su 200.000 residenti se ne sono iscritti appena 251”. Non sono confortanti le cifre presentate da Claudio Micheloni (Pd) ai colleghi del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero. [/b]
Nella breve seduta di ieri, il Comitato ha discusso di Comites, ma non solo.
Ad inizio seduta, Micheloni ha ricordato ai colleghi gli elementi di riflessione, sottoposti al Comitato nella seduta del 22 ottobre dello scorso anno, sull’elezione della rappresentanza parlamentare all’estero. “Vi chiedo di presentare le vostre riflessioni così da preparare un documento condiviso in vista del prossimo esame del disegno di legge in materia elettorale”, ha proposto il presidente, trovando i colleghi tutti d’accordo con lui.

Quindi, si è aperta la pagina-Comites. Micheloni, in particolare, ha riferito al Comitato dell’incontro informale con il sottosegretario agli Affari esteri, Mario Giro.
“La tempistica, individuata per le iscrizioni alle liste e lo svolgimento delle elezioni, determinerà il fallimento di queste elezioni”, ha ribadito Micheloni. “Nelle sedi consolari di Charleroi, su 134.000 residenti si sono iscritti per le prossime elezioni solamente 51 cittadini residenti all’estero, e a Zurigo su 200.000 residenti se ne sono iscritti appena 251. Inoltre, – ha aggiunto – il mancato rinnovo dei Comites per più di dieci anni ha reso desueto questo modello di rappresentanza tanto da determinare mancanza di interesse da parte di molti cittadini che ritengono inutile l’iscrizione alle liste elettorali solo per il rinnovo dei Comites”.

Secondo il senatore, “le modalità di voto così come delineate dall’articolo 10 del decreto-legge n. 109 del 1° agosto 2014, potrebbero inoltre portare esclusivo vantaggio a posizioni da tempo consolidate”.

Per questo, Micheloni ha proposto di “inviare a nome del Comitato una missiva al ministro degli Affari esteri, Mogherini per conoscere le misure che saranno adottate in merito all’ordine del giorno, accolto come raccomandazione, il 24 settembre scorso, nell’ambito della discussione in Commissioni riunite Affari esteri e Difesa del disegno di legge n. 1613 di proroga delle missioni internazionali, e ribadire le critiche sulla tempistica prevista per il rinnovo dei Comites e le modalità d’iscrizione alle liste elettorali”.

D’accordo con Micheloni il senatore Zin (Maie), mentre Mussini (Misto-MovX) dopo aver sottolineato che “nonostante l’emigrazione italiana sia aumentata del 3 per cento, si percepisce una crisi del modello di rappresentanza svolto dai Comites”, ha proposto di “individuare un diverso modo per garantire una maggiore rappresentatività alla nuova immigrazione”.

Necessità condivisa da Micheloni che però ha ricordato alla collega che “i termini per la presentazione delle liste scadono tra undici giorni e quindi ogni ulteriore intervento potrebbe essere inutile”.

Per Dalla Tor (NCD) “è necessario evitare che solo una piccola percentuale di cittadini sia in grado di eleggere i Comites”. Il senatore ha quindi auspicato “un provvedimento da parte del Governo che consenta la riduzione delle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali e, al tempo stesso, ne proroghi il termine di consegna”.

Quanto agli altri argomenti che il Comitato dovrà trattare nei prossimi mesi, Micheloni si è impegnato a riavviare il lavoro congiunto con la Commissione Istruzione sulla indagine conoscitiva sullo stato di diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, annunciando, però, la sua intenzione di ritirarsi come relatore e proponendo come sua sostituta la collega Mussini, che ha accettato.

Il presidente, infine, ha proposot al Comitato – che ha accettato all’unanimità – di avviare una indagine conoscitiva, da svolgersi in un breve periodo di tempo, sulla riforma dei patronati, con riferimento alle loro rappresentanze all’estero. “Al Ministero del Lavoro è stata istituita una Commissione sulla riforma dei patronati in Italia”, ha ricordato. “Una volta acquisite dalla Presidenza del Senato le autorizzazioni necessarie, potremmo ascoltare i rappresentanti dell’INPS, del Ministero del Lavoro, alcuni dei principali patronati all’estero ed eventuali rappresentanti delle comunità italiane all’estero”.

(aise/eminews)

 

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