11294 RINNOVO COMITES: gli emendamenti approvati alla Legge

20140905 00:23:00 redazione-IT

Le Commissione Affari Esteri e Difesa della Camera hanno terminato ieri pomeriggio l’esame del decreto che proroga le missioni internazionali e stabiliste il rinnovo dei Comites. Oggi pomeriggio inizierà l’esame nell’aula di Montecitorio.

Alla presenza del sottosegretario Mario Giro, i deputati hanno discusso gli ultimi emendamenti rimasti, tra cui quelli di Guglielmo Picchi (Fi) sul sistema di presentazione delle liste, che avevano avuto il via libera del sottosegretario.
Nel suo intervento, Picchi ha voluto sottolineare come “l’attuale normativa – confermata dal decreto-legge in esame – renda assai disagevole la partecipazione dei cittadini italiani residenti alle consultazioni elettorali dei COMITES, attraverso l’introduzione di registri elettorali che non sono previsti dalla legislazione elettorale ordinaria”.

I suoi emendamenti “mirano a contrastare una deprecabile tendenza legislativa che ha di fatto ridotto la platea degli elettori dei COMITES, potenzialmente formata da 3 milioni di cittadini, a 250.000 votanti, riducendo la rappresentatività di un importante strumento di rappresentanza democratica per le comunità italiane nel mondo”.
Preoccupazioni “condivisibili” per Laura Garavini (Pd) d’accordo con Picchi “circa l’esigenza di accrescere la partecipazione alle elezioni dei COMITES”.
Su tutti gli emendamenti al rinnovo dei Comites si sono invece astenuti i deputati 5 Stelle, perché, ha spiegato Maria Edera Spadoni, “pur considerando fondamentale la questione della partecipazione democratica, i Comites hanno svolto un ruolo scarsamente efficace nella rappresentanza degli italiani residenti all’estero”.
Concluso il dibattito, le Commissioni hanno approvato due degli emendamenti presentati da Picchi, entrambi riferiti all’articolo 15 della legge 286/2003, quello sulla presentazione delle liste elettorali.
Con il primo si dimezza il numero delle firme necessarie per presentare le liste: ora serviranno 50 firme per le liste delle collettività composte da meno di 50000 italiani e 100 per quelle che superano i 50000 residenti.
Con il secondo emendamento si aggiunge un intero comma all’articolo 15 in materia di raccolta firme per i partiti o movimenti politici.
“3-bis. In deroga a quanto disposto dal comma 3, nessuna sottoscrizione è richiesta per i partiti o movimenti politici costituiti in gruppo parlamentare alla data di indizione delle elezioni dei Comitati. Nessuna sottoscrizione è altresì richiesta per i partiti o movimenti politici che hanno conseguito almeno tre seggi in occasione delle elezioni per il Parlamento europeo svoltesi in data più prossima alla data di indizione delle elezioni dei Comitati. In tali casi, la presentazione della lista deve essere sottoscritta dal presidente o dal segretario del partito o movimento politico ovvero da un loro rappresentante appositamente designato in ciascun ufficio elettorale istituito presso gli uffici consolari. La designazione dei rappresentanti comprende anche il mandato di sottoscrivere la dichiarazione di presentazione delle liste. Nessuna sottoscrizione è altresì richiesta per i partiti o movimenti politici rappresentativi di minoranze linguistiche che hanno conseguito almeno un seggio in occasione delle ultime elezioni per la Camera dei deputati o per il Senato della Repubblica”.
Martedì, le Commissioni avevano approvato l’emendamento Garavini (Pd) che ha abbassato da 50 a 30 giorni dalla data delle elezioni il termine utile per iscriversi nelle liste elettorali dei Consolati. (aise/eminews)

 

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