11289 7. Servizio per gli italiani all’estero 2 settembre 2014

20140902 13:37:00 red-emi

1 – SPECIALE ELEZIONI COMITES / Le elezioni dei COMITES (Comitati degli Italiani all’Estero) si avvicinano. Entro la fine di ottobre chi desidera partecipare al voto dovrà registrarsi compilando un apposito modulo. ( On. Marco Fedi)
COSA SONO I COMITES?.. PER CHI SI VOTA?.. COME SI VOTA?
2 – COMUNICATO importante del consolato d’Italia a Recife: elezioni per il rinnovo dei comites – comitati degli italiani all’estero
3 – Comites e Cgie organismi vecchi, inutili e spreconi. Pochissimi sono gli italiani nel mondo – nessuno in Italia – che sanno dell’esistenza dei COMITES (Comitati Italiani all’Estero) e del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
4 – Priorità semestre italiano: riprendono le presentazioni del programma all’europarlamento
5 – Il ministro Martina domani al PD di Bruxelles
6 – Borse di studio per pugliesi in canada: prorogati i termini per presentare domanda.
7 – America oggi (usa)/ l’ambasciatore Talò ospite di Steve Acunto.
8 – Eunews (Belgio)/ al via consultazioni per la commissione Juncker, nodi centrali: economia, donne e liberali
9 – ELENA SGARBI nuovo console generale d’Italia a Houston
10 – LONDRA della sede aspettando l’avvio del programma di settembre .
11 – FEDI (PD): tutelare i connazionali in Libia ed il personale della nostra rete diplomatica e consolare / Un’interrogazione per il diritto all’assistenza sanitaria di particolari categorie di lavoratori italiani all’estero / 8 agosto: Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo
12 – IL CORRIERE DI TUNISI/ uno sve tra le due sponde del mediterraneo.
13 – Nasce #passodopopasso: Renzi presenta le riforme per i prossimi 1000 giorni . "Oggi è la partenza dei mille giorni
14 – CHE FISICO": borse di ricerca presso il CERN di Ginevra – ancora pochi giorni per candidarsi / Ancora pochi giorni per partecipare al bando relativo al progetto "Che Fisico".
15 – NICOLA DE SANTIS nuovo console generale a Boston
16 – GIUSEPPE PASTORELLI nuovo console generale a Toronto
17 – Ingegneri ed economisti al primo posto tra le lauree più richieste: i dati del sistema informativo Excelsior 2014
18 – Nuovo direttivo del circolo sardo di Tucumán: Daniela Vargiu alla presidenza
19 – Missioni internazionali e rinnovo comites alla camera/ il decreto in aula giovedì/ la legge europea in senato
20 – LEONARDO BENCINI nuovo console generale a San Pietroburgo.

1 – SPECIALE ELEZIONI COMITES / LE ELEZIONI DEI COMITES (COMITATI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO) SI AVVICINANO. ENTRO LA FINE DI OTTOBRE CHI DESIDERA PARTECIPARE AL VOTO DOVRÀ REGISTRARSI COMPILANDO UN APPOSITO MODULO.
Ciascuna circoscrizione consolare indicherà i recapiti per la restituzione che potrà avvenire per posta ordinaria, per posta elettronica, via fax o di persona.
Il modulo, compilato e sottoscritto, con una copia di un documento di identità allegata, deve arrivare al Consolato di riferimento entro i 50 giorni antecedenti la data delle elezioni.
Se il decreto-legge 1 agosto 2014 n. 109, che all’art. 10 introduce le novità in tema di registrazione per il voto, non subirà modifiche in fase di conversione e sarà approvato in tempi brevi, è legittimo pensare che le elezioni per il rinnovo dei Comitati si svolgeranno attorno al 12 dicembre e che quindi la data ultima per la registrazione sarà il 23 ottobre. In questo caso, la prima seduta dei nuovi Comitati per l’elezione del Presidente dovrà svolgersi prima del 1 gennaio 2015.
Ipotesi plausibili. Tuttavia, da oggi a quella data, il lavoro sarà molto. Soprattutto per le nostre comunità che dovranno subito misurarsi con la registrazione nell’elenco degli elettori e con la predisposizione delle liste. Un impegno non minore lo avranno anche i Consolati, sui quali ricadrà la responsabilità delle operazioni di registrazione, di sottoscrizione delle liste, di organizzazione delle operazioni di voto e di scrutinio, fino alla proclamazione.
La scelta politica fondamentale rimane quella legata alla natura delle liste: se preferire liste legate alla tradizione italiana, centro-sinistra/centro-destra o liste di partito, oppure optare per la scelta civica e comunitaria, che lega di più le persone e unisce le esperienze dell’emigrazione.
Le scelte tecniche, da cui scaturiscono anche strategie politiche, invece, sono legate alla comunicazione che la Farnesina appronterà. In altre parole, la campagna elettorale si aprirà con le liste di candidati che chiederanno l’iscrizione all’elenco degli elettori, trasmettendo informazioni e moduli di iscrizione, compito prima assolto dal MAE, oppure questa fase continuerà ad essere gestita da chi ne ha la competenza istituzionale?
L’iscrizione all’elenco degli elettori è indispensabile unicamente per il voto passivo, ma sia la candidatura che la sottoscrizione di lista rimangono prerogativa degli iscritti AIRE: non solo perché l’art. 10 non modifica la Legge 23 ottobre 2003, n. 286, ma soprattutto perché nessuno saprà, fino a quando non sarà troppo tardi, se l’iscrizione all’elenco sia avvenuta! Moduli smarriti e uffici sovraccarichi di lavoro, tra le ragioni più ovvie, a cui si aggiungeranno ragioni meno ovvie.
La sottoscrizione di lista, quindi, può già iniziare. Sarà possibile evitare che i Consolati siano sovraccaricati di questo lavoro consentendo che almeno i notai, la cui firma è depositata presso i Consolati, possano autenticare la firma dei sottoscrittori e la cancelleria consolare limitarsi a riconoscere l’autenticità dell’atto? E ancora: saranno disponibili i funzionari consolari a presenze fuori sede, concordate con i presentatori di lista?
Poi il passaggio successivo: cooptazione dei componenti oriundi ed elezione CGIE. Per questa fase la Farnesina si è già attrezzata. Registrazione all’albo consolare solo per le associazioni che possono contare almeno 25 soci, iscritti all’AIRE.
A questo proposito, resta un piccolo problema: per la verifica dell’iscrizione all’AIRE occorre avere nome e cognome, data e luogo di nascita ed indirizzo completo del socio. In Paesi dove la riservatezza non è uno stato d’animo ma un obbligo di legge, come in Australia, il solo fornire nome e cognome di un iscritto ad una qualsiasi libera associazione, senza una richiesta che abbia una base giuridica e legale, significa commettere più di un reato. Ora comprendo che se ci si vuole iscrivere ad un albo consolare si debbano rispettare le circolari della Farnesina. Tuttavia, una richiesta del Ministero degli Affari esteri che mette Presidenti e Comitati di associazioni nella condizione di non rispettare una legislazione locale in materia di privacy, è l’espressione della stessa logica che ci ha portato a dover svolgere queste elezioni dopo cinque anni dalla scadenza naturale, in gravi difficoltà organizzative, visti i tempi. Il Ministero degli Esteri a livello politico pare dedito all’ascolto, ma a livello amministrativo continua a complicare la vita delle persone e a frapporre ostacoli.
Spero non ci si debba pentire di aver imboccato la strada del rinnovo e non quella della riforma, forse più complessa e sicuramente più lunga, che ci avrebbe consentito di rivedere radicalmente il sistema della rappresentanza dopo la riforma costituzionale. La risposta è già nell’aria. ( On.Marco Fedi)

COSA SONO I COMITES?
I COMITES sono organi elettivi che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all’estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana.
I COMITES, in collaborazione, oltre che con le Autorità consolari, anche con le Regioni e le autonomie locali nonché con Enti e Associazioni operanti nella circoscrizione consolare, promuovono, nell’interesse della collettività italiana residente nella circoscrizione, tutte quelle iniziative ritenute opportune in materia di vita sociale e culturale, assistenza sociale e scolastica, formazione professionale, settore ricreativo e tempo libero.
I COMITES, previa intesa con le Autorità consolari, possono rappresentare le istanze della collettività italiana residente nella circoscrizione alle Autorità e alle Istituzioni locali.
I COMITES sono composti da 12 membri, per le collettività fino a 100.000 cittadini italiani residenti nella circoscrizione, o da 18 membri, per le collettività composte da più di 100.000 cittadini italiani residenti.
I MEMBRI DEI COMPITES restano in carica cinque anni e non percepiscono remunerazione per la loro attività.

PER CHI SI VOTA?
I membri dei COMITES sono eletti sulla base di liste di candidati sottoscritte dai cittadini italiani residenti in ogni circoscrizione consolare. I connazionali possono organizzarsi per formare liste di candidati composte da persone che godono della loro fiducia, tra le quali verranno poi eletti i membri dei Comitati.
COME SI VOTA?
I cittadini italiani maggiorenni residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali e residenti da almeno 6 mesi nella circoscrizione consolare, votano per corrispondenza, purché abbiano fatto pervenire – entro la scadenza prevista per legge – all’Ufficio consolare di riferimento apposita domanda.
L’Ufficio consolare competente entro il ventesimo giorno antecedente la data del voto invierà a ciascun elettore, che abbia presentato la domanda di ammissione al voto, un plico contenente il materiale elettorale ed un foglio informativo illustrante le modalità di voto.
Il cittadino esprime il proprio voto, seguendo le istruzioni fornite, quindi restituisce per posta al proprio Ufficio consolare la scheda utilizzando la busta già affrancata contenuta nel plico elettorale. La busta deve essere inviata al più presto possibile in modo da giungere a destinazione non oltre le ore 24 del giorno stabilito per le votazioni.

Per maggiori informazioni Consultare il sito: http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/LaReteDiplomatica/Ambasciate/default.htm
PER I RECAPITI CONS ULTARE: http://www.ambtelaviv.esteri.it
NORMATVE : AUSTRALIA, SUDAFRICA e ISRAELE
http://marcofedi.us7.list.manage1.com/track/click?u=c822e70dd09e8f573d2fd0070&id=7b455e943a&e=2bcd7af6b1
SUD AFRICA PER I RECAPITI CONSULTARE:
http://www.conscapetown.esteri.it/Consolato_Capetown
ISRAELE PER I RECAPITI CONSULTARE:
http://www.ambtelaviv.esteri.it

2 – COMUNICATO IMPORTANTE DEL CONSOLATO D’ITALIA A RECIFE: ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI COMITES – COMITATI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
Si informa che nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2014 è stato pubblicato il decreto-legge 1 agosto 2014, n. 109 che, all’art. 10, contiene disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all’estero (Comites.).
La norma in questione prevede che, in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo dei Com.It.Es., il diritto di voto venga esercitato per corrispondenza, come previsto dalla Legge 286/2003.
Il plico elettorale verrà inviato ai SOLI elettori, in possesso dei requisiti di legge, che ne abbiano fatta espressa richiesta all’Ufficio consolare di riferimento almeno cinquanta giorni prima della data stabilita per le votazioni.
Si fa riserva di comunicare la data delle votazioni, che si terranno orientativamente nel mese di dicembre.
Si attira l’attenzione sul fatto che il citato provvedimento, benché avente forza di legge dalla sua pubblicazione, è soggetto a conversione parlamentare e quindi potrà, in tale sede, essere modificato.
Le domande di iscrizione nell’elenco elettorale per l’ammissione al voto per corrispondenza per l’elezione dei Com.It.Es possono, in ogni caso, essere fin d’ora presentate: personalmente all’Ufficio consolare di riferimento, oppure inviate al medesimo ufficio per posta, posta elettronica(email) o posta elettronica certificata, allegando copia non autenticata del documento di identità del richiedente, comprensiva della firma del titolare. Per la richiesta deve essere utilizzando il formulario disponibile sul sito www.consrecife.esteri.it

3 – POCHISSIMI SONO GLI ITALIANI NEL MONDO – NESSUNO IN ITALIA – CHE SANNO DELL’ESISTENZA DEI COMITES (COMITATI ITALIANI ALL’ESTERO) E DEL CGIE (CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO). ( di GP Pallotta) Per fortuna sono anche “inconsapevoli” del fatto che questi organismi, che si spacciano come rappresentativi degli italiani nel mondo, durante la loro ultra ventennale esistenza hanno speso circa 100 milioni di euro senza aver combinato un bel niente. Ora, in considerazione di tutto questo, finalmente, dovrebbero essere cancellati. Le continue dilazioni delle loro elezioni (ora nel 2014) dovrebbe essere il preludio della loro totale soppressione. Gli unici che vogliono ostinatamente mantenere in vita questi organismi spreconi ed inutili sono solo e soltanto gli addetti ai lavori, cioè quelli che fanno parte dei due carrozzoni. Nonostante il sempre piu’ forte coro che invoca di far largo ai giovani, i Comites ed il CGIE sono ancora esclusive verdi praterie di pascolo dei dinosauri.
Un esempio? Nel CGIE non c’e’ nessuno sotto i quarant’anni. Solo due su novantatre sono sotto i cinquant’anni. La media e’ di sessantasette anni. Il 50% hanno diretto rapporto con i sindacati ed il 40% con i Patronati. Sedici di loro sono stati candidati (ed alcuni eletti) per la Camera dei deputati e per il Senato. Il 30% si sono fatti decorare con il titolo di cavaliere o commendatore o grand’ufficiale per la “solidarietà italiana” (!?).
Il mantenimento dei Comites e del CGIE e’ irresponsabile. Oltre ad essere una perdita di tempo, e’ un delitto chiedere allo Stato italiano di continuare a sprecare milioni di euro di denaro pubblico per organismi inutili quando potrebbero essere spesi per migliori progetti che siano di reale vantaggio e di generale utilità di tutti gli italiani nel mondo.

4 – PRIORITÀ SEMESTRE ITALIANO: RIPRENDONO LE PRESENTAZIONI DEL PROGRAMMA ALL’EUROPARLAMENTO . Domani e mercoledì, 2 e 3 settembre, diversi ministri del governo italiano interverranno nelle commissioni del Parlamento europeo per presentare, per ogni specifico ambito di competenza, il programma del Semestre.
Domani, in particolare, il Ministro degli Esteri Federica Mogherini, neo-nominata alla guida della Pesc, sarà in Commissione Affari esteri, mentre Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, e il sottosegretario Giacomelli, con delega alle Telecomunicazioni, saranno in commissione Industria ricerca ed energia.
Nella giornata di mercoledì 3, in calendario gli interventi nelle specifiche commissioni parlamentari del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, della Giustizia Andrea Orlando, del ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e dei viceministri e sottosegretari Calenda, Gozi e Bobba. (aise)

5 – IL MINISTRO MARTINA DOMANI AL PD DI BRUXELLES
Domani, 2 settembre, il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina sarà ospite del Circolo Pd di Bruxelles. / L’incontro inizierà alle 18.30 nella sede del Circolo e, sottolineano da Bruxelles, “sarà un’occasione per festeggiare insieme l’importantissima nomina di Federica Mogherini ad Alto Rappresentate dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza”. (aise)
– FEDI (PD): Tutelare i connazionali in Libia ed il personale della nostra rete diplomatica e consolare / La drammatica situazione in Libia e il preoccupante peggioramento e l’aggravarsi delle condizioni di vita e di sicurezza della popolazione civile, impongono all’Italia non solo un forte richiamo alle ragioni della diplomazia, affinché prevalgano il dialogo e il confronto politico, affinché cessino gli scontri armati e si ponga fine a ogni violenza, ma anche di tutelare i connazionali presenti in Libia, le nostre imprese e aziende e tutto il personale, sia diplomatico sia di ruolo che a contratto locale, impiegato presso la nostra rete diplomatico consolare in Libia

6 – BORSE DI STUDIO PER PUGLIESI IN CANADA: PROROGATI I TERMINI PER PRESENTARE DOMANDA
BARI – Sono stati prorogati al 15 settembre i termini per presentare la domanda per l’assegnazione di due borse di studio da mille dollari che l’Unione Culturale Pugliesi nel Mondo B.C. di Vancouver (Canada) assegnerà ad altrettanti studenti superiori o universitari, associati o figli di associati di origine pugliese, per un corso di apprendimento/perfezionamento della lingua italiana.
Un’altra importante modifica apportata all’avviso è che i candidati potranno scegliere se svolgere il corso di italiano direttamente in Italia o in Canada (British Columbia). L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia e con l’Istituto Italiano di Cultura di Vancouver. (aise)

7 – AMERICA OGGI (USA)/ L’AMBASCIATORE TALÒ OSPITE DI STEVE ACUNTO – di Alfonso Panico
“In occasione della breve visita a New York dell’Ambasciatore d’Italia in Israele, ex Console Generale di New York, e la moglie Ornella, è stata organizzata una piacevole e amichevole serata in loro onore presso la Hudson Cliff House Mansion, residenza del Commendatore Steve Acunto e signora Carol, sita nel quartiere Park Hill a sud ovest di Yonkers, luogo caratterizzato dalle belle case artistiche di stile Vittoriano Gotico e Coloniale Giorgiano che si affacciano sul fiume Hudson”.
A farne il resoconto è Alfonso Panico su “America oggi”, quotidiano diretto a New York da Andrea Mantineo.
“Acunto, prima della cena, circondato da circa 40 ospiti, ha dato il benvenuto all’Ambasciatore Talò popolarissimo ex console generale che è stato applaudito ed elogiato da diversi ospiti e amici presenti, in particolare per la sua rigorosa pianificazione della partecipazione alle numerosissime manifestazioni e per la sua apertura verso la comunità ebraica di New York.
"Cerco di tornare tutti gli anni perché per me è come tornare a casa – ha detto Talò – è stato un grande piacere rivedere gli amici, tutti quelli che hanno condiviso la mia esperienza molto bella, molto intensa. Gli anni che abbiamo trascorso qui a New York, una città sempre stimolante piena di vita, rappresentano non solo il passato ma anche le prospettive future per i nostri figli".
"E questo – ha proseguito l’ambasciatore – ci dà speranza nei momenti anche difficili e di tensione. Tornare a New York vuol dire capire che c’è negli Stati Uniti d’America una grande capacità di costruire il meglio".
Durante l’incontro, diretto dal General Manager Michele Capasso, si è esibito un duetto della New City Opera Company’s Renaissance Initiative ed ha dedicato in memoria della diva dell’opera Licia Albanese, scomparsa recentemente, un brano da Madama Butterfly di Puccini.
Tra gli ospiti erano presenti il Vice Console Generale d’Italia a New York Roberto Frangione, Carlo Davoli, Direttore dell’ufficio scolastico del consolato; Joseph Sciame, Chairman of the Council Italian Organizations; Anthony Tamburri, Calandra Institute, CUNY; l’autore e critico Barrymore Sherer del Wall Street Journal; Michele Capasso, General Manager, NYCO; Bilha Chener Fish, Presidente della Medical Society; Maria Palandra, Rettore della Scuola d’Italia a New York; Peter Falzone e la moglie Piera Palazzolo, Vice Chair della Scuola D’Italia; Pascal de Caprariis; Vivian Cardia, John Cabot University Board of Directors; Vincenzo Zuccarelli, Presidente del Westchester Italian Council; Alfonso Panico, ex Vice Console Onorario d’Italia nello Stato del Connecticut; Roberto Peluso della Westchester Coalition; il Grande Ufficiale Rosemarie Santangelo dell’ASILM con il marito Michael Santangeli, Past Chairman of the Columbus Club, e signora Merandino”. (aise)

8 – EUNEWS (BELGIO)/ AL VIA CONSULTAZIONI PER LA COMMISSIONE JUNCKER, NODI CENTRALI: ECONOMIA, DONNE E LIBERALI – di Alfonso Bianchi
“Con la nomina di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo e di Federica Mogherini nuovo Alto rappresentante è ora arrivato il momento per Jean-Claude Juncker di mettere a punto la futura Commissione europea. “Da domani inizieranno le consultazioni con i candidati”, ha spiegato la portavoce del lussemburghese, Natasha Bertaud. Tutti i Paesi hanno presentato i loro nomi, tranne uno: il Belgio, ancora alle prese con la difficile formazione del nuovo governo.
Qualcuno, come la Slovenia, ha presentato più di una candidatura, “Juncker intervisterà Alenka Bratusek”, ha annunciato Bertaud. Sul nome della ex premier (ancora in carica per gli affari correnti) però nel Paese ci sarebbero diverse polemiche e per questo resta in corsa anche l’eurodeputata socialista Tanja Fajon”. È quanto si legge su “Eunews”, quotidiano online diretto a Bruxelles da Lorenzo Robustelli, che oggi pubblica l’analisi di Alfonso Bianchi.
“Le trattative saranno difficili e i nodi da scogliere principali saranno tre: l’assegnazione dei portafogli, soprattutto quelli, più ambiti, che riguardano l’Economia, e poi il numero di donne e di commissari liberali. Il nuovo presidente sembra poi che stia tentando di lavorare alla creazione di un gruppo ristretto di commissari “senior”, che avrebbero la qualifica di vice-presidente ma senza un portafoglio specifico ma bensì la competenza di coordinamento per aree.
Per quanto riguarda il futuro del nuovo esecutivo Juncker dovrà innanzitutto ‘ricollocare’ gli altri due candidati alla carica di Alto rappresentante, ovvero la bulgara Kristalina Georgieva, che potrebbe essere confermata alla Cooperazione internazionale, e il polacco Radek Sikorski che, con la nomina di Tusk a Presidente del Consiglio europeo sembra possa diventare anche il nuovo premier polacco fino alle elezioni dell’anno prossimo. C’è poi l’ambitissimo portafoglio agli Affari economici che i socialisti pretendono che sia assegnato a loro (e lo stesso Juncker si era dichiarato favorevole a concederglielo). In pole fino a poco fa c’era il francese Pierre Moscovici, candidato apprezzato anche dall’Italia. Ma con Francois Hollande sempre più in difficoltà e Parigi che continua a sforare i limiti di bilancio sembra difficile che i paesi “rigoristi” possano dare il proprio assenso alla nomina. Si parla allora di un socialista ‘anomalo’, l’attuale presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem. Ma anche lui, per le ragioni opposte, potrebbe creare malumori.
Per quanto riguarda il numero di donne Juncker non è ancora riuscito a raggiungere la ‘quota Barroso’, ovvero nove, numero minimo perché la squadra possa superare l’esame dell’Aula di Strasburgo. Socialisti e liberali hanno già detto chiaramente che se si andrà sotto quella soglia il loro voto sarà impossibile. Al momento oltre a Mogherini ci sono altre sei donne in lizza. La Danimarca ha proposto il ministro dell’Economia e dell’Interno Margrethe Vestager, una liberale di sinistra, ci sono poi la bulgara popolare Georgieva, la liberale svedese Cecilia Malmstroem, la liberale ceca Vera Jourova, la slovena Bratusek. L’Olanda potrebbe indicare il proprio ministro al Commercio, la socialista Lilianne Ploumen. “Juncker spinge perché anche la candidata belga sia donna”, ha spiegato la sua portavoce. In questo modo il numero totale sarebbe otto, ancora insufficiente ma comunque un passo avanti. Per il Belgio si parla dell’europarlamentare fiamminga Marianne Thyssen (Ppe), ma anche della liberale vallona Frédérique Ries. Una scelta quest’ultima che permetterebbe a Juncker di aumentare anche il numero degli esponenti dell’Alde e assicurarsi così il loro voto in Aula. Senza una adeguata rappresentanza i liberali hanno già fatto sapere che non daranno il loro via libera”.

9 – ELENA SGARBI NUOVO CONSOLE GENERALE D’ITALIA A HOUSTON – Dal 18 agosto scorso a Houston c’è un nuovo Console Generale. Si tratta di Elena Sgarbi, mantovana, classe 1973. Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Trieste, Sgarbi entra in carriera diplomatica nel 1998 e ricopre il suo primo incarico presso il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica e, successivamente, presso il Gabinetto del Ministro degli Esteri.
Dal 2002 al 2006 presta servizio al Consolato Generale d’Italia a Barcellona con l’incarico di Console; nel 2006 viene destinata all’Ambasciata d’Italia in Tokyo, dove ricopre l’incarico di Primo Segretario commerciale prima e di Consigliere commerciale poi.
Nel 2010 rientra alla Farnesina, presso la Direzione Generale per l’Integrazione Europea, ove ricopre l’incarico di Capo Segreteria. Da dicembre 2010 presta servizio presso la Direzione Generale per l’Unione Europea in qualità di Capo dell’Ufficio responsabile per i Paesi dell’Europa centro-orientale, incarico che ha lasciato per Houston. (aise)

10 – LONDRA DELLA SEDE ASPETTANDO L’AVVIO DEL PROGRAMMA DI SETTEMBRE . – "Cari carissimi amici del nostro Istituto, ben ritrovati in questa Londra settembrina". È il benvenuto che Caterina Cardona, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Belgrave Square, rivolge ai connazionali e non solo per segnalare loro, di ritorno dalle vacanze estive, "due grandi novità" dell’Istituto londinese.
"La prima cosa che mi fa molto piacere annunciare è, a giorni, la fine dei lavori nella sala del pianoterra", afferma Cardona. "Troverete una sala rinnovata e dotata di un nuovo proiettore (Barco MSWU-81E) e nuovi bagni nel basement! Una piccola impresa, credetemi! Nell’idea di restaurare e conservare al meglio questo nostro superbo palazzetto di Belgrave Square, ma anche di rinnovarlo e renderlo sempre più accessibile al pubblico", spiega.
"Tutta la prima settimana di settembre sarà ancora dedicata a finire i lavori (e a spazzare via la polvere) con una serata di eccezione, però, annuncia il direttore, "il 4, quando si inaugura la serie di concerti organizzati per il nostro Istituto in occasione del Semestre di Presidenza Italiano, ideati in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma: Suona Italiano".
"Si tratta di un programma del tutto nuovo per l’Inghilterra, molto intenso e variato, da qui a Natale", spiega Caterina Cardona, "che vedrà alternarsi grandi nomi della musica italiana come Nicola Piovani, Paolo Fresu, Danilo Rea (solo per citarne alcuni), a giovani talenti appena premiati dai nostri principali conservatori, con attenzione sia alla musica che nasce dalle nuove tecnologie, sia alla nostra grande tradizione. Tante sorprendenti serate mescolando generi, strumenti e voci per portare a Londra (e in tutto il Regno Unito) il meglio della nostra musica. Non mancate!", è il suo invito.
Il direttore Cardona dà poi il suo "benvenuto" agli altri ospiti che graviteranno attorno all’Istituto nel mese di settembre. "Iniziamo con Adam Feinstein (autore di "Pablo Neruda: A Passion for Life") e Silvia Balducci sul soggiorno di Pablo Neruda in Italia e subito dopo con lo scrittore siciliano Roberto Alajmo che, intervistato da Marco Gambino, ci racconterà com’è "La Sicilia vista dalla luna". È lui il nostro "Scrittore in Residenza" per il mese di settembre. Ritorna poi un eclettico Nicola Gardini a leggere le sue poesie più recenti, accompagnato dal flauto di Nicolas Moureax".
"Ancora", prosegue Cardona, "una deliziosa serata di cinema muto accompagnato da musica dal vivo, come si usava alle origini (ed è una proposta di Matteo Bernardini e dei fratelli Mauro e Roberto Agagliate). Arriva da Roma il sempre caustico critico d’arte Achille Bonito Oliva per presentare il lavoro dell’architetto Piero Sartogo (attualmente in mostra al MAXXI di Roma con "Piero Sartogo e gli artisti"): due star a confronto. A fine mese, invece, la travolgente Gaia Servadio con le sue interviste a grandi personaggi della cultura: "Gaia Servadio in conversation with…" e questa è la volta di Renato Balsadonna, il direttore del Coro della Royal Opera House, un esempio di straordinario successo italiano, per finire con la prima di una serie di serate dedicate al tema del giardino: "Una certa idea di giardino". Ed è Arabella Lennox Boyd a inaugurarla con Francesca Marzotto Caotorta, due grandissime esperte di giardinaggio a confronto".
"Un’ultima cosa", conclude Cardona: "riprendiamo la tradizione dei lunchtime piano concert, fra le 13 e le 14. Giusto un po’ di musica e un bicchiere di vino, per interrompere la giornata. Passate?". (aise)

11 – FEDI (PD):
– CASA SERENA, IMPORTANTE INIZIATIVA DI ASSISTENZA DEL COASIT DI BRISBANE
Casa Serena è un moderno centro diurno per anziani che il COASIT di Brisbane ha ampliato per assistere la locale comunità italiana e australiana. All’inaugurazione della nuova struttura, tenutasi il 23 agosto scorso, alla presenza del Ministro statale Tracy Davis, hanno partecipato anche Teresa Gambaro, parlamentare federale australiana, e Marco Fedi, deputato del Pd eletto in Australia, insieme ad una folta rappresentanza comunitaria.
“Un sentito ringraziamento a Nereo Brezzi e Dina Ranieri per il loro lavoro, al Consiglio di amministrazione del COASIT e a tutti i volontari, per essere riusciti a portare il COASIT a livelli di eccellenza nei servizi alla Terza età e per lo sforzo quotidiano nel miglioramento dell’offerta di servizi e di assistenza alle famiglie”, ha detto Fedi durante l’inaugurazione.
“Casa Serena – ha aggiunto – è un autentico luogo di serenità. Ed è un esempio di integrazione dei servizi in un programma generale di assistenza agli anziani che non si rivolge esclusivamente alla comunità italiana. Rappresentate un modello di multiculturalismo che ci rende più forti, che si rafforza nella diversità, che garantisce la qualità e che si rivolge a tutti”.
“Vedere crescere una organizzazione importante come il COASIT, impegnata nella tutela della Terza età come nella promozione della lingua e della cultura italiane in Australia, è un segnale di crescita di tutta la comunità italiana”, ha sottolineato Fedi. “Il conferimento al COASIT di Brisbane, dallo Stato del Queensland, dell’ambito riconoscimento del Premier’s Cultural Diversity Award, è un’ulteriore dimostrazione di impegno e di qualità nei servizi. Nei prossimi mesi lavoreremo con le organizzazioni che offrono servizi alla terza età per migliorare la formazione professionale, culturale e linguistica del personale infermieristico e medico e – ha concluso – per avviare progetti pilota per il reperimento di personale qualificato dall’Italia”. (aise)

– UN’INTERROGAZIONE PER IL DIRITTO ALL’ASSISTENZA SANITARIA DI PARTICOLARI CATEGORIE DI LAVORATORI ITALIANI ALL’ESTERO. Roma, 6 agosto 2014
MARCO FEDI ha presentato un’interrogazione indirizzata al Ministro degli Affari Esteri per sapere quali misure si intendano adottare affinché coloro che prestino un servizio di interesse pubblico all’estero non perdano alcune fondamentali prerogative come ad esempio l’assistenza sanitaria.
L’interrogazione, cofirmata anche dai deputati Farina, Garavini, La Marca e Porta, si riferisce ad alcune particolari categorie di lavoratori che nel corso degli ultimi anni hanno più volte denunciato la criticità della loro situazione conseguentemente all’obbligo a iscriversi all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. In particolare gli interroganti pongono in primo piano la situazione dei lettori di italiano i quali, dovendo rimanere all’estero per non meno di tre anni, sono obbligati ad iscriversi all’AIRE perdendo per questa ragione una serie di diritti.
Il Ministero degli affari Esteri, si evidenzia nell’interrogazione, nel quadro dei programmi di promozione della lingua e cultura italiane nel mondo, ha inviato nell’anno scolastico 2013-14 presso università straniere 176 lettori di italiano in 71 Paesi del mondo. Nella maggior parte dei casi, si tratta di lettori chiamati a operare in Paesi non coperti da accordi bilaterali con l’Italia che regolino la materia in modo estensivo e nei quali la tutela sanitaria degli stranieri non è per nulla o del tutto prevista. 

Rappresentativa in questo senso la vicenda di una lettrice di italiano presso un’università australiana e di sua figlia, affetta da malattia cronica. Entrambi non possono avvalersi del servizio sanitario locale poiché il caso non rientra nell’accordo bilaterale in materia che riconosce l’assistenza sanitaria soltanto per sei mesi e perché la lettrice ha un visto che prevede unicamente il «domicilio professionale all’estero», e non la residenza, venendo così esclusa da tutte le forme di assistenza e tutela previste per i residenti. In sostanza, la professoressa e sua figlia si trovano a non avere alcuna forma di tutela sanitaria per non avere più la residenza in Italia, esclusa quella fiscale, senza vedersela riconosciuta stabilmente in Australia poiché considerate, in base alla normativa locale, solo temporaneamente domiciliate.
Per alcuni Paesi, del resto, non sono valide ai fini della tutela sanitaria neppure le eventuali estensioni interpretative all’obbligo d’iscrizione all’AIRE compiuta per determinate categorie come i militari italiani in servizio all’estero.
Appare evidente, quindi, che per questi lavoratori l’iscrizione all’AIRE rappresenti un ostacolo al godimento di alcuni diritti fondamentali, come quello all’assistenza sanitaria per loro e per i familiari a carico, e che si renda quanto mai urgente adottare nuove soluzioni anche in collaborazione con i Paesi ospitanti.
– 8 AGOSTO: GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO E DEL LAVORO ITALIANO NEL mondo / Roma, 8 agosto 2014
“Commemoriamo oggi le centinaia di emigrati italiani che hanno perso la vita sul lavoro in tanti Paesi del mondo. Questa giornata rimanda simbolicamente alla tragedia di Marcinelle” – ha ricordato l’On. Marco Fedi in una nota stampa trasmessa ai Circoli del PD in Australia.
Era la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio. Si trattò di un incendio, causato dalla combustione di olio ad alta pressione a causa di una scintilla elettrica, che, sviluppatosi vicino al condotto dell’aria principale, riempì di fumo tutto il pozzo minerario, provocando la morte di 262 lavoratori, in gran parte emigranti italiani. L’incidente è quello che ha provocato il maggior numero di vittime tra gli italiani all’estero in tempo di pace dopo Monongah e Dawson.
“Nell’unirmi a quanti oggi ricordano e onorano il sacrificio dei tanti lavoratori italiani morti sul lavoro nel mondo, non posso che augurarmi che l’8 agosto serva anche per dare un senso più ampio e profondo a quel sacrificio estremo” – sottolinea Fedi.
“Questa giornata impone a tutti noi, soprattutto a quanti hanno vissuto personalmente l’esperienza migratoria, una riflessione approfondita sui temi sempre più attuali dell’integrazione degli immigrati ma anche del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo anche in considerazione degli inarrestabili movimenti di popoli che investono il nostro mondo a causa delle conseguenze, spesso contradditorie e inedite, di crescita e crisi economica, di guerre e povertà, di cambiamenti climatici e distruzione ambientale”.
Le cifre riportate dall’ILO nel suo rapporto, del resto, parlano chiaro: 2,02 milioni di persone muoiono ogni anno per malattie professionali:
▪ 321 mila persone muoiono ogni anno per incidenti sul lavoro;
▪ 160 milioni di casi l’anno di malattie professionali non mortali;
▪ 317 milioni di incidenti sul lavoro l’anno non mortali,
Ciò significa:
▪ Ogni 15 secondi, un lavoratore muore per una malattia professionale o un incidente sul lavoro;
▪ Ogni 15 secondi, 151 lavoratori sono vittime di un incidente sul lavoro.
“I decessi e gli infortuni sono un fenomeno particolarmente grave nei paesi in via di sviluppo, dove gran parte della popolazione svolge attività pericolose, come nei settori dell’agricoltura, delle costruzioni, della pesca e del minerario. E molti di questi, lo sappiamo, riguardano lavoratori migranti”.
“Per ricordare degnamente i nostri lavoratori e il loro sacrificio – conclude Fedi – occorre non perdere di vista la necessità di dare concreto accoglimento alla piena affermazione dei diritti fondamentali dei lavoratori più precari e marginalizzati e dei migranti. Diritti che in tutto il mondo devono essere perseguiti con la massima attenzione e sollecitudine dalle istituzioni nazionali e internazionali e da tutte le forze politiche e sociali”.

12 – IL CORRIERE DI TUNISI/ UNO SVE TRA LE DUE SPONDE DEL MEDITERRANEO
“La mia avventura di italiana in Tunisia nasce innanzitutto da un’istintuale passione per i paesi arabo-islamici e dalla sete di immersione in un mondo troppo spesso vittima d’infondati e di certo non disinteressati pregiudizi. Il Servizio di Volontariato Europeo rappresentava per me un connubio ideale tra il mio desiderio di tornare in terra araba e la possibilità di lavorare sulle problematiche della società civile tunisina, attraverso un progetto incentrato sulla cittadinanza attiva. Lo SVE, infatti, essendo un programma di volontariato internazionale finanziato dalla Commissione Europea, mira a sviluppare progetti in diverse aree di intervento, con l’obiettivo di favorire lo scambio interculturale e lo sviluppo delle comunità locali”. Così scrive Alessandra Santantonio che spiega cos’è lo SVE ai lettori del “Corriere di Tunisi”, mensile diretto da Silvia Finzi.
“La mia host organization, AJMEC (Association des Jeunes Méditerranéens pour les Echanges Culturels), è un’associazione situata a Kalâa Kébira – città del governatorato di Sousse – che mira a promuovere la cooperazione tra i giovani impegnati nelle ONG a livello internazionale. Il progetto a cui sto dedicando il mio volontariato, appunto, s’inspira ad una delle difficili questioni vissute dalla Tunisia post-rivoluzionaria, quella del complesso lavoro delle associazioni di volontariato locali.
La “fine” della rivoluzione ha visto nascere numerosi enti intenzionati a sviluppare progetti nel sociale e a migliorare le condizioni di vita in un contesto difficile come quello della Tunisia. La risorsa principale di tali organizzazioni sono i giovani tunisini, attori fondamentali di una realtà in fermento e in evoluzione. L’atteggiamento prevalente di tali ragazzi di fronte alla possibilità d’impegnarsi nelle attività proposte dalle associazioni è, però, alquanto negativo e rassegnato; vige, inoltre, la confusione rispetto al ruolo di tali ONG. Il primo obiettivo del nostro progetto “Active Citizenship: Yes we can!!” è, dunque, quello d’informare i giovani tunisini riguardo le possibilità offerte dalle associazioni locali e di ricercare le ragioni del loro mancato coinvolgimento nei progetti sociali proposti. In linea con i principi dello SVE, l’approccio e gli spazi di intervento sono non-formali, questo significa tentare di avvicinarsi ai giovani tunisini condividendo le loro abitudini quotidiane e frequentando i luoghi di loro maggiore interesse (caffè, spazi pubblici, scuole e licei).
In questa stessa strategia rientra l’organizzazione di attività di sensibilizzazione su temi di particolare interesse e problematicità (educazione stradale, educazione ambientale e al rispetto degli animali, etc..). Nello specifico, si sta tentando di coinvolgere i giovani in attività d’intervento concreto sul territorio attraverso, ad esempio, un progetto estivo per la pulizia della spiaggia adiacente Chott Maryam, e la futura organizzazione di giornate di adozione di gatti in cura presso un’associazione di Sousse. Nel periodo precedente al Ramadan, e quindi di maggiore attività delle associazioni giovanili e dei centri culturali presenti in zona, inoltre, abbiamo proposto una presentazione del programma di SVE che è stata accolta, ogni volta, con curiosità ed interesse.
In tale occasione, infatti, per giovani che hanno sete di scoprire nuovi paesi, venire a conoscenza di un programma di scambio interculturale che include anche la Tunisia, ha rappresentato quantomeno uno spiraglio di speranza di affacciarsi al mondo esterno. A causa delle politiche eccessivamente restrittive in materia di immigrazione, infatti, per questi ragazzi è pressoché impossibile uscire dalla Tunisia, anche solo per fare una semplice vacanza! La sensazione costante che vivo qui, da cittadina europea in un paese nord-africano, è quella di imbarazzante ingiustizia. Esiste, infatti, una sconcertante disuguaglianza tra le possibilità – anche solo di mobilità – offerte ai ragazzi tunisini e a quelli europei, nonostante condividano spesso gli stessi legittimi interessi, curiosità, passioni. Una delle prime domande che mi sono posta sul mio ruolo di volontaria in paese non europeo è stata: “quale sarà la reazione della comunità locale, ed in particolare dei giovani tunisini, alla presenza di volontari europei che dovrebbero avere il compito di intervenire in un contesto a loro ignoto?”.
La risposta è stata sorprendente e quasi immediata, ed è arrivata dal loro modo generoso di accoglierci. Incarnare l’ideale di un “mondo migliore” in un paese che nella sua complessità riesce a godere della semplicità della vita – un valore a noi ormai pressoché sconosciuto – è quasi destabilizzante.
La condizione generale di rassegnazione e sfiducia vissuta dai ragazzi tunisini si riflette, inevitabilmente, anche sulla realtà delle ONG locali. A parte il problema del coinvolgimento giovanile, tali organizzazioni si trovano ad agire in un contesto ostile, dovuto anche alla maggiore presenza ed influenza dei movimenti salafisti nel periodo post-rivoluzionario. Nel corso della mia esperienza ho potuto condividere tale realtà con alcuni enti particolarmente attivi sul territorio. L’incontro con le attiviste femministe di l’Association Tunisienne Des Femmes Démocrates (sezione di Kairouan) è stato particolarmente significativo. Si tratta, infatti, di una delle poche organizzazioni indipendenti presenti in Tunisia che lavora per la tutela dei diritti della donna e per l’uguaglianza di genere.
In una delle città più islamiche e tradizionali della Tunisia, Kairouan appunto, in cui ad una donna non è consentito neppure di sedere in un bar per bere un tè, l’azione di questo gruppo di donne è un quotidiano atto di coraggio e tenacia. La loro voce non si è spenta neanche nel periodo caldo successivo all’emanazione della nuova Costituzione, anzi il loro intervento è particolarmente efficace attraverso l’organizzazione di incontri destinati al dibattito costituzionale e all’analisi degli articoli più spinosi. Tra i progetti più coraggiosi in corso c’è quello di una campagna per la promulgazione di una legge (che s’inspira all’articolo 46 della Costituzione) contro la violenza sulle donne e per l’adozione di una politica di prevenzione e di repressione dei responsabili di tale violenza.
Un ulteriore obiettivo è di tradurre la nuova Costituzione nel dialetto tunisino, in modo da renderla più comprensibile alla maggior parte della popolazione. Nell’attuale fase che precede le elezioni di ottobre, inoltre, sono impegnate in una campagna di sensibilizzazione per l’iscrizione alle liste elettorali.
La collaborazione più produttiva durante il mio progetto di volontariato è stata quella con l’organizzazione “La mémoire et l’histoire locale” di Kalaa Sghira – un paesino della regione di Sousse – che ha messo a compimento la realizzazione di un museo storico-culturale. Anche nel caso di tale ente, non sono mancati i conflitti con i gruppi salafisti presenti sul territorio, la cui pretesa era di fare di quell’area una scuola coranica e che non hanno ancora cessato le loro minacce. I responsabili di tale associazione sono tutti professionisti, tra cui docenti universitari ed un giornalista.
Alcuni di loro hanno avuto una formazione in Europa, hanno sperimentato il distacco (che in un primo momento può sembrare “la salvezza”) da una realtà troppo stretta per i loro animi in subbuglio, hanno potuto guardare dalla giusta distanza la loro vita tradizionale, a cui è destinata la maggior parte dei ragazzi tunisini, e magari criticarla; hanno sentito il desiderio di non far più parte di quella prigione morale in cui la famiglia, la comunità, la precarietà in Tunisia spesso ti rinchiudono; hanno avuto la rara possibilità di scegliere, ed hanno deciso di tornare. Indubbiamente, vivendo qui, ci vuole veramente poco per capire che quasi tutti i giovani tunisini che non sono mai usciti dalla nazione hanno il solo desiderio di andare via; molti di loro hanno perso amici o parenti in un mare per loro troppo ostile. Parlando con le poche persone del posto che sono tornate dall’Europa dopo averci vissuto per periodi più o meno lunghi, però, mi sono fatta l’idea che il peso di una società che spesso ti fa sentire anonimo e solo (anche da cittadino europeo) è a volte più insopportabile della precarietà vissuta in una terra che, nonostante le difficoltà – e forse anche grazie ad esse – rimane solidale.
Nel caso dell’associazione di Kalaa Sghira, le persone esemplari che vi lavorano hanno deciso di mettere le loro competenze a disposizione della comunità locale, affrontando anche la soffocante influenza delle correnti più estremiste, e forse è questo il senso che hanno saputo dare al loro conflitto interiore. Il nostro lavoro al museo è stato davvero come coltivare, giorno dopo giorno, una piantina delicata interrata in un terreno poco fertile, sabbioso. Le nostre attività sono state soprattutto di ristrutturazione ed è stato un coinvolgimento totale nella comunità. Eravamo lì a respirare la polvere degli scavi al fianco di tutti coloro, giovani e meno giovani, che decidevano di contribuire durante le ore libere dal lavoro o in un giorno di vacanza dalla scuola. Eravamo seduti alla loro stessa tavola durante i numerosi inviti a mangiare quantità sorprendenti di cous cous. Eravamo lì quando abbiamo iniziato a vedere i primi colori emergere e gli spazi prendere forma. Il colore prevalente è il blu, ed è come un angolo di Sidi Bou Said che però non si affaccia sul mare ma che è un affaccio sulla storia, sulla cultura. Eravamo lì quando il museo era pronto per la sua inaugurazione, ed è stata una bellissima festa in costumi tradizionali!
Siamo tuttora lì a godere della bellezza dei fiori nati da quella piantina forse non così fragile. Durante il mese di Ramadan, infatti, è in corso un programma di spettacoli culturali, di importanti gruppi musicali e teatrali, a cui la partecipazione della gente del posto è sempre forte. Persone di tutte le età, intere famiglie, anziani e adolescenti riempiono tutti i posti a sedere ed animano il pergolato destinato al bar. L’anziano che ci serve il tè alle mandorle è lo stesso che, tutti i giorni dell’intero periodo di lavori al museo, ci ha concesso un po’ di ristoro con caffè e tè verde preparati con meticolosità. Le signore che ci offrono dolci tipici del periodo di Ramadan sono le stesse che ci invitavano a pranzo nelle loro case, e che ormai ci accolgono come membri delle loro grandi e calorose famiglie. Da volontaria europea in Tunisia, sono ancora alla ricerca del senso profondo del mio SVE e del mio ruolo qui, e sono certa che molti degli aspetti che mi stanno arricchendo come individuo li potrò comprendere solo col tempo. Da ragazza italiana proveniente da un paesino del Salento risulta inevitabile sentirsi dilaniata tra due realtà limitrofe, così simili ma a volte inavvicinabili.
Viaggiare e percorrere un pezzetto di strada con fratelli dell’altra sponda è una gioia per cui vale la pena di affrontare interrogativi interiori spesso irrisolvibili”. (aise)

13 – NASCE #PASSODOPOPASSO: RENZI PRESENTA LE RIFORME PER I PROSSIMI 1000 GIORNI
"Oggi è la partenza dei mille giorni. La presenza del countdown e della verificabilità dei risultati è la grande rivoluzione nella politica italiana: nel momento in cui sei accusato di “annuncite”, malattia tipica di parte del ceto politico, rispondiamo con l’elenco di date a cui siamo auto-costretti".
Così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha presentato oggi il piano di riforme del governo per i prossimi mille giorni e un conto alla rovescia che apparirà sul mini-sito (passodopopasso.italia.it), un “diario di bordo” dedicato ai Mille Giorni.
"Si dirà: sono le stesse cose di cui si parla da anni…Giustizia, P.A, Lavoro, riforme istituzionali… eppure è ciò che abbiamo iniziato a fare. E ciò sul quale saremo giudicati nel maggio 2017", ha aggiunto Renzi. "Mercoledì – ha spiegato il Presidente del Consiglio – più che di riforma di parlerà di coinvolgimento sulla scuola, il programma è già pronto, è un report preparato da qualche giorno o settimana ma vogliamo riuscire a dare una visione più completa di quello che abbiamo fatto. È come se ci fosse puzzle la cui cornice per noi è chiara e i cui pezzi saranno giorno dopo giorno inseriti. Chiunque potrà partecipare al sito e giudicarci. Ho chiesto al ministro Boschi di prevedere un passaggio parlamentare e a Delrio di aggiornare il numero dei decreti attuativi e lo strumento dei fondi europei costantemente sul sito".
"Entro 1000 giorni – ha assicurato il Premier – saremo un Paese civile se non avremo arretrati sui dl attuativi e se i denari non saranno realmente dispersi come talvolta abbiamo suoi fondi europei".
Quanto al tempo passato, per Renzi "in questi sei mesi siamo convinti di aver fatto molto, altro che poco. Ma non ci basta: perché se non hai fame, se non senti l’urgenza di immaginare un Paese più semplice, coraggioso, competitivo, efficiente ed efficace, non sei adatto a fare questo lavoro. Noi con serenità, al di là di gufi, ostacoli, polemiche, noi andiamo lì: la direzione è tracciata. Ci potranno accusare di arroganza, ma noi alla fine dei mille giorni l’Italia la portiamo lì", ha aggiunto, facendo l’esempio degli 80 euro: "noi non torniamo indietro sul bonus degli 80 euro, e anzi cercheremo di allargarlo, anche se non generando false aspettative".
In “passodopopasso.italia.it” il Governo spiega che “Mille giorni sono il tempo che ci diamo per rendere l’Italia più semplice, più coraggiosa, più competitiva. Dunque, più bella. Rendere l’Italia più bella? Impossibile, si potrebbe pensare. È già il Paese più bello del mondo. Vero. Ma noi pensiamo che in questi anni l’Italia abbia spesso vissuto di rendita. Non è stata solo colpa della politica, ma della classe dirigente intesa in senso ampio. Tuttavia, il tempo della rendita è finito. Chi si illude di poter continuare a ignorare questo elemento condanna il Paese all’irrilevanza. Ecco perché quelle che vengono chiamate riforme strutturali devono essere fatte. Non perché ce lo chiede l’Europa. Ma perché sono l’unica possibilità per l’Italia.
Il nostro Governo è nato per fare quello che per troppo tempo è stato solo discusso o rinviato. Impresa ambiziosa, certo. Ma siamo qui per questo. Una sfida difficile, come solo le sfide affascinanti possono esserlo. Ma questa è la nostra sfida e noi l’affrontiamo con il coraggio e la leggerezza di chi sa che l’Italia è più grande delle resistenze dei piccoli centri di potere. La speranza che gli italiani ci hanno affidato è più grande dei consueti cori di chi dice “Non ce la farete, non si può fare”. La certezza della forza di questo Paese, dei suoi piccoli imprenditori e delle sue maestre elementari, dei suoi ingegneri e dei suoi artisti, dei suoi studenti e dei suoi nonni è per noi un caposaldo irrinunciabile”. (aise)

14 – CHE FISICO": BORSE DI RICERCA PRESSO IL CERN DI GINEVRA – ANCORA POCHI GIORNI PER CANDIDARSI / Ancora pochi giorni per partecipare al bando relativo al progetto "Che Fisico". Il termine entro il quale inviare le domande, redatte secondo le indicazioni previste, è il 10 settembre 2014.
Si tratta di un progetto di alta formazione per ingegneri, fisici e informatici presso il CERN di Ginevra, finanziato dalla Regione Marche con le risorse del Fondo Sociale Europeo.
Beneficiari saranno sei giovani laureati, disoccupati o inoccupati di età non superiore ai 30 anni, con i seguenti requisiti posseduti alla data di scadenza del Bando: residenti nelle Marche con residenza posseduta alla data di scadenza del Bando; diploma di laurea specialistica o conseguita con il vecchio ordinamento; adeguata conoscenza linguistica inglese di livello non inferiore a C1; reddito annuo certificato ISEE del proprio nucleo familiare non superiore a 20mila euro; non avere legami di parentela/affinità fino al terzo grado, o coniugio, con gli amministratori, i soci e i dipendenti del soggetto ospitante; non avere già usufruito di n°2 o più borse con le risorse della programmazione FSE 2007-2013.
I soggetti selezionati disporranno di borse di ricerca biennali di importo annuo pari a circa 40mila euro, per specializzarsi e trasferire l’innovazione tecnologica nel sistema delle imprese marchigiane.
Il progetto "Che Fisico" rappresenta il primo degli interventi concreti previsti dall’Accordo Quadro tra la Regione Marche e il CERN (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) sottoscritto il 4 luglio scorso. (aise)

15 – NICOLA DE SANTIS NUOVO CONSOLE GENERALE A BOSTON
BOSTON aise – Dal 25 agosto scorso, Nicola De Santis è il nuovo Console Generale d’Itali a Boston, competente per il Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island e Vermont. De Santis succede a Giuseppe Pastorelli, destinato a Toronto.
Salernitano, classe 1969, De Santis si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno. In carriera diplomatica dal 1999, il suo primo incarico è presso la Direzione Generale per il Personale. Dal 2002 al 2006 presta servizio al Consolato d’Italia a Detroit (Stati Uniti) con l’incarico di Console.
Nel 2006 viene destinato all’Ambasciata d’Italia a Caracas, dove ricopre l’incarico di Capo dell’ufficio ecomonico-commerciale. Nel 2009 rientra al Ministero degli Esteri a Roma, presso la Direzione Generale per le Risorse e l’Innovazione. De Santis è sposato e padre di tre figli. (aise)

16 – GIUSEPPE PASTORELLI NUOVO CONSOLE GENERALE A TORONTO
TORONTO aise – È Giuseppe Pastorelli il nuovo Console Generale d’Italia a Toronto. Pastorelli, che arriva da Boston, è subentrato al suo predecessore Tullio Guma.
Nato a Roma il 15 ottobre 1973, sposato con un figlio, Pastorelli si laurea con lode in giurisprudenza all’Università degli Studi "La Sapienza" di Roma nel 1996. L’anno seguente entra, per concorso, in carriera diplomatica.
Assume come funzionario presso la Segreteria Generale del Ministero degli Affari Esteri e, nel 2000, viene assegnato all’Ambasciata d’Italia ad Ankara dove, dal 2001, ricopre l’incarico di Capo della sezione ecomonico-commerciale. Nell’agosto 2004 assume presso l’Ambasciata d’Italia a Budapest con funzioni vicarie del Capo Missione. Il 31 marzo 2008 si trasferisce alla Direzione Generale per i Paesi dell’Africa sub-sahariana al Ministero degli Affari e, dall’1 ottobre dello stesso anno, diviene capo dell’Ufficio Africa orientale. Dal 18 ottobre 2010 al 24 agosto 2014 è Console Generale a Boston.
Dal 25 agosto è Console Generale a Toronto, dove, spiega in un messaggio ai connazionali diffuso sul sito Internet del Consolato, "il nostro obiettivo è semplice: essere il punto di riferimento degli italiani che vivono e lavorano in Ontario, Manitoba e nei Territori del Nord Ovest e di chiunque, in questa circoscrizione, sia interessato all’Italia".
"Con passione, professionalità e dedizione", assicura, "saremo vicini alle sue esigenze, non solo fornendo servizi ed informazioni ma cercando di farla sentire parte di una grande comunità. Ed insieme", conclude Pastorelli, "promuoveremo al meglio l’Italia in Canada. Non ci faccia mancare i suoi preziosi consigli, scrivendo aconsole.toronto@esteri.it". (aise)

17 – INGEGNERI ED ECONOMISTI AL PRIMO POSTO TRA LE LAUREE PIÙ RICHIESTE: I DATI DEL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR 2014 / ROMA aise – Laurea e diploma restano la carta migliore per assicurarsi un posto di lavoro anche nel 2014, ma cresce l’interesse delle imprese per chi ha scelto un percorso di formazione professionale e – indipendentemente dal titolo di studio – per candidati in possesso di un’esperienza lavorativa pregressa.
È quanto mostrano le previsioni di assunzione formulate dalle imprese dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi, registrate dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro per l’anno in corso e disponibili online – anche su base regionale e provinciale – sul sito di Unioncamere.
“Per ridare prospettive di occupazione ai nostri giovani – ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – c’è bisogno di una strategia complessiva. Oltre a cambiare le regole della scuola, serve un cambiamento culturale nelle famiglie e nella società sul valore formativo del lavoro in impresa e sull’importanza dell’educazione all’imprenditorialità. Le Camere di commercio hanno maturato una lunga esperienza in questo campo e oggi sono pronte a fare da ‘ponte’ tra i sistemi delle imprese e della formazione. Per questo chiedono una competenza chiara sui temi dell’orientamento formativo e professionale. Le imprese – ha aggiunto Dardanello – esprimono una forte richiesta per un dialogo strutturale tra sistema produttivo e mondo della formazione. Il titolo di studio oggi non basta più: chi assume chiede un’esperienza diretta del mondo del lavoro, acquisita già durante gli anni della scuola. Per questo i percorsi di alternanza scuola-lavoro non devono più essere l’eccezione ma la regola per i nostri ragazzi. Accanto a questo, è indispensabile rendere più efficace il sistema della formazione adottando il modello duale tedesco che in Germania ha avuto successo anche perché ha coinvolto direttamente Camere di commercio e imprese”.
Le strategie delle imprese che assumono
Essere più produttivi attraverso un più rapido inserimento dei neo-assunti nel ciclo produttivo e nell’offerta di servizi della propria azienda: sembra questa la chiave di lettura per spiegare il livello elevato – e ormai strutturale – di assunzioni previste dalle imprese per laureati e diplomati e l’incremento della richiesta di personale con qualifica professionale, con la conseguente riduzione delle figure a più bassa qualificazione per le quali le aziende non richiedono alcuna formazione specifica.
In particolare, nel 2014 le assunzioni di candidati con una qualifica o un diploma professionale (con contratto stagionale o non stagionale) potranno raggiungere la quota di 89mila unità (20.200 in più del 2013), corrispondenti al 14,5% delle assunzioni totali di lavoratori dipendenti programmate dalle aziende, contro il 12,2% dello scorso anno. Un incremento che supera anche quello, pur significativo, che si registra per le assunzioni di laureati (2.500 unità in più rispetto allo scorso anno, per un totale di 66.600 assunzioni, pari al 10,9% di tutte quelle previste) e diplomati (16.600 in più rispetto al 2013, per un totale di 255mila unità da assumere, il 41,6% del totale). Laureati e diplomati continuano dunque a concentrare la maggioranza assoluta delle entrate previste dalle imprese (52,4%), ma è da notare come, a prescindere dal titolo di studio di cui si è in possesso, cresca la percentuale di assunzioni per le quali le imprese chiedono un’esperienza lavorativa pregressa (circa il 57% quest’anno, contro il 56 del 2013).
I titoli più richiesti
Economisti e ingegneri elettronici e dell’informazione si confermano anche quest’anno al vertice della domanda di profili di laureati espressa dalle imprese: 18.800 le assunzioni stagionali e non stagionali dei primi, 8.400 quelle dei secondi. I diversi indirizzi di ingegneria, sommati tra loro, arrivano però quasi ad intaccare il primato dei dottori in Economia, con le loro 18.400 assunzioni complessive previste. All’indirizzo elettronico e dell’informazione, si aggiungono infatti i 5.300 posti di lavoro saranno messi a disposizione degli ingegneri industriali (al terzo posto in classifica), 3.200 agli altri indirizzi di ingegneria e 1.500 all’indirizzo civile e ambientale. Quarto e quinto posto della classifica sono riservati ai laureati nelle materie dell’insegnamento della formazione (5.200) quindi a quelli con indirizzo sanitario-paramedico (4.900).
Non si modifica rispetto allo scorso anno la graduatoria degli indirizzi di diploma più richiesti: l’amministrativo-commerciale (48.300 assunzioni stagionali e non stagionali) resta al vertice, seguito dal turistico-alberghiero (41.400) e da quello meccanico (20.200).
L’industria dell’ospitalità è il motore principale della accresciuta domanda di lavoratori con qualifica professionale nel settore turistico-alberghiero: 34mila nel 2014, quasi 10.400 in più del 2013. A seguire, l’indirizzo meccanico (9.100) e quello socio-sanitario (8.600).
Esperienza e formazione aggiuntiva
Si alza di un punto percentuale l’asticella della richiesta di esperienza da parte delle imprese, interessando nel 2014 il 57,2% delle assunzioni stagionali e non stagionali programmate contro il 56,1% del 2013. A crescere rispetto allo scorso anno è soprattutto la quota di assunzioni con esperienza riservate ai laureati: 65,6%, contro il 62,9% dello scorso anno. Percentuali comunque superiori al 60% dei posti di lavoro messi a disposizione sono destinate anche a quanti, tra diplomati e qualifiche professionali, abbiano un curriculum che non si fermi al solo titolo di studio. D’altro canto, le imprese sembrano convinte del disallineamento esistente tra formazione scolastica e universitaria e lavoro “sul campo”: per il 77,6% delle assunzioni programmate di laureati, le imprese (specie quelle di più grandi dimensioni) ritengono necessario prevedere una formazione aggiuntiva subito dopo l’assunzione, attraverso corsi “strutturati” esterni e interni o anche in affiancamento a personale esperto già presente in azienda. Per i diplomati e per le persone con qualifica professionale, l’analoga quota è invece sensibilmente più contenuta: 64,3% nel primo caso, 45,3% nel secondo. (aise)

18 – NUOVO DIRETTIVO DEL CIRCOLO SARDO DI TUCUMÁN: DANIELA VARGIU ALLA PRESIDENZA
TUCUMAN aise – Aria nuova al Circolo Sardo di Tucumán; nel mese appena trascorso, l’associazione ha eletto il nuovo direttivo, composto tutto da giovani.
La nuova Presidente è Daniela María Vargiu; Vice Presidente, Renzo Spuches; Segretario, Adriano Manca e le consigliere Fatima Trapani, María José Pereira e Ileana Ruiu, sono accompagnate della tesoriera Marta Sai.
I giovani dirigenti si sono mostrati entusiasti di portare avanti l’istituzione sostenendo le attività ormai tradizionali e proponendone altre per contribuire alla diffusione della cultura sarda e italiana, e per avvicinare altri giovani.
Il prossimo appuntamento dell’associazione è la partecipazione con bandiera e costumi tipici alla Fiera “Uniendo Collectividades” nella vicina città di Tafi Viejo, dove esiste una consistente comunità sarda. Qui verrà celebrata la Santa Messa nella parrocchia della Madonna della Mercede, offerta in special modo per le collettività straniere della città di San Miguel di Tucumán. (sara paz vargiuaise)

19 – MISSIONI INTERNAZIONALI E RINNOVO COMITES ALLA CAMERA/ IL DECRETO IN AULA GIOVEDÌ/ LA LEGGE EUROPEA IN SENATO
ROMA aise – Riprendono questa settimana i lavori di Camera e Senato. A Montecitorio tra le poche commissioni a riunirsi ci sono quelle Affari Esteri e Difesa, chiamate ad esaminare in sede congiunta il decreto legge sulla Proroga delle missioni internazionali che, come noto, contiene anche le disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero. Il decreto è all’ordine del giorno delle Commissioni da oggi a mercoledì; giovedì, il testo approderà in Aula per la discussione generale.
Mercoledì 3 le Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera, in seduta congiunta, ascolteranno le comunicazioni del Governo sullo stato delle missioni in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
La Commissione Esteri della Camera, inoltre, esaminerà, in sede referente, due ddl di ratifica di altrettanti accordi internazionali: si tratta del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra Italia e Corea e dell’Accordo con la Regione amministrativa speciale di Hong Kong contro le doppie imposizioni fiscali. In Senato, dopo la pausa estiva, l’Assemblea tornerà a riunirsi a partire dal pomeriggio di mercoledì 3 settembre per l’esame di ratifiche di accordi internazionali definite dalla Commissione Esteri e per la discussione generale congiunta sulla legge di delegazione europea 2013-secondo semestre e sulla legge europea 2013-bis.
Oltre alle sedute congiunte delle Commissioni Esteri e Difesa, le Commissioni Industria di Camera e Senato giovedì 4 incontreranno il Vice Presidente della Commissione europea, Günther Oettinger, chiamato a riferire su questioni concernenti la politica europea in materia di energia.
La Commissione Ambiente, mercoledì 3, svolgerà in Ufficio di presidenza un’audizione informale sui fenomeni ambientali di Canneto di Caronia. (aise)

20 – LEONARDO BENCINI NUOVO CONSOLE GENERALE A SAN PIETROBURGO
SAN PIETROBURGO aise – Dal 26 agosto scorso, Leonardo Bencini è il nuovo Console Generale d’Italia a San Pietroburgo, succedendo così a Luigi Estero.
In carriera diplomatica dal 1993, Bencini svolge il suo primo incarico alla Direzione Generale Affari Politici, Ufficio Nazioni Unite, dove si occupa di diritti umani; nel 1998 viene è Console a Rio de Janeiro, sede che lascia tre anni dopo per Oslo, dove è Vice Capo Missione all’Ambasciata. Dal maggio 2005 al luglio 2010 torna alla Direzione Generale Affari Politici Multilaterali, Ufficio Nazioni Unite, incaricato di seguire la tematica del peace-keeping e del peace building e della riforma delle Nazioni Unite, incarico che lascia nel 2010, anno in cui diventa Primo Consigliere Commerciale all’Ambasciata d’Italia a Mosca. (aise)

"notizie tratte da: INFORM, AISE, 9COLONNE e Notizie Parlamento.”

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