11250 “Pesificazione” delle pensioni INPS in Argentina: Lettera aperta alle Autorità Italiane

20140731 09:37:00 redazione-IT

[b]INDISPENSABILE ED URGENTE L’INTERVENTO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI E DEL MINISTERO DEL LAVORO PER SALVAGUARDARE GLI INTERESSI DEI PENSIONATI ITALIANI IN ARGENTINA[/b]
Una recente sentenza emessa dal massimo Tribunale Argentino –Corte Suprema de la Nación– respinge in data 17/12/2013 all’unanimita’ l’appello presentato dal B.C.R.A. , nella controversia Castellano, Josefina /c Estado Nacional y otro /s amparo, (Firmato: LORENZETTI, HIGHTON, FAYT, PETRACCHI, MAQUEDA, ZAFFARONI)
[url]http://www.csjn.gov.ar/confal/ConsultaCompletaFallos.do?method=verAnalisisDocumental&id=707905 [/url]

Detta sentenza convalida la pretesa della ricorrente, affinché essa possa acquisire, in ogni caso, il controvalore in euro dell’importo della sua pensione, al prezzo del cambio ufficiale vigente nel mercato unico di cambi, come previsto dalla Convenzione sulla sicurezza sociale, firmato tra l’ Argentina e l’Italia nell’ anno 1981, e ancor oggi in vigore (Legge 22.861)

In applicazione e rispetto della sentenza sopra citata, si delinea qui di seguito –in modo sintetico– una proposta di azioni che le autorità italiane competenti potrebbero attuare nei confronti delle autorità argentine:

1-Richiedere in forma urgente il compimento della suddetta Convenzione vigente, la quale nell’ art. 5, in modo chiaro e preciso, stabilisce che:

"Salvo quanto previsto nel presente Convegno i lavoratori aventi diritto alle prestazioni previdenziali da parte di uno dei due Stati Contraenti, lo riceveranno interamente e senza limitazioni o restrizioni, qualunque sia il luogo di residenza."

2-Secondo quanto disposto dalla “Corte Suprema de Justicia” nella sentenza citata, la BCRA dovrebbe modificare la “comunicazione” emessa opportunamente, affinché il beneficiario di una pensione italiana possa acquisire, in ogni occasione, il controvalore in euro dell’importo della sua pensione al prezzo ufficiale vigente presso il mercato unico di cambio.

Ciò significa che, se la Banca Centrale Argentina decide di non escludere le pensioni italiane dal presunto obbligo di essere liquidate tramite il mercato unico cambiario (vale a dire, la sua forzata pesificazione), essa deve allora permettere che la conversione in euro del totale della pensione sia fatto allo stesso tasso cambiario utilizzato dalla Banca Centrale Argentina per l’acquisto degli euro inviati dall’INPS italiano, nel presupposto che il pensionato scelga di ricevere direttamente le banconote in euro. In questo modo, il pensionato riceverebbe lo stesso importo nominale in euro trasferitogli dall’INPS

3-Come semplice conseguenza di quanto esposto al punto 2), l’AFIP dovrebbe modificare la regolamentazione pertinente, in modo che il pensionato italiano venga escluso dall’attuale obbligo di richiedere, con una certa precedenza, l’autorizzazione per acquistare banconote in euro per l’ammontare relativo alla sua pensione, tenendo conto che i fondi trasferitigli dallo Stato italiano sono di fonte straniera e pertanto, non risultano –né corrisponde che vi risultino– nell’elenco delle dichiarazioni del database della AFIP.

Natale Vincenzo (Dottore Commercialista)

Prof.ssa Amelia Rossi (FILEF BUENOS AIRES)

Quilmes, 30/07/2014

 

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