11162 Legge elettorale per europee rinviata a Consulta: la soglia del 4% può saltare

20140509 12:38:00 redazione-IT

La decisione del tribunale di Venezia è la prima assunta rispetto ai ricorsi presentati anche in altre 5 città. Nel mirino, la soglia di sbarramento del 4 per cento. Il precedente in una sentenza della Corte tedesca dello scorso febbraio che ha dichiarato incostituzionale il paletto del 3 per cento perché "iniquo"

ROMA – Il Tribunale di Venezia – come rivela l’Ansa – ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le europee per soglia di sbarramento del 4%. La decisione è stata assunta durante l’esame di un ricorso presentato dall’avvocato Felice Besostri, che già aveva impugnato il Porcellum, poi bocciato dalla Consulta. Quella assunta dal Tribunale di Venezia è la prima decisione nel merito assunta rispetto ai ricorsi presentati sulla legge elettorale che regola in Italia il meccanismo delle elezioni europee. Oltre che a Venezia, sono stati presentati ricorsi a Roma, Napoli, Milano, Cagliari e Trieste.

"E’ solo un problema di tempi per la decisione, per questo avrei preferito che il quesito fosse sottoposto alla Corte di Giustizia della Ue, mentre l’esito è certo anche per i precedenti del Tribunale Costituzionale Federale tedesco". L’avvocato Besostri commenta così la decisione del Tribunale, e aggiunge: "Le norme costituzionali sul diritto di voto sono uguali nella Costituzione tedesca (articolo 38) e italiana (articolo 48) e la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia elettorale è un riferimento anche per la Consulta, che ne ha fatto uso nella sentenza sul Porcellum".

Il precedente è proprio una sentenza della Corte Costituzionale tedesca, che ha dichiarato incostituzionale lo sbarramento al 3 per cento, proprio perché non legato a un principio di governabilità del paese. La sentenza della Corte di Karlsruhe è arrivata lo scorso 26 febbraio: "In base alle leggi attuali, la soglia del tre per cento non può essere giustificata", si legge nella sentenza tedesca, "perché lede i principi di equità e pari opportunità". La decisione della Corte era stata una vittoria dei piccoli partiti tedeschi (come quello dei Pirati, ora in crisi di consenso). Nel giugno 2013 il Bundestag aveva approvato la soglia del 3 per cento dopo che la stessa corte di Karlsruhe aveva dichiarato incostituzionale il precedente limite, fissato al 5 per cento.

"Gli italiani saranno più liberi di votare – continua Besostri – per le liste di gradimento, senza paura di sprecare il voto. Un particolare ringraziamento all’avvocato Versace, codifensore nel ricorso veneziano. Ora – conclude il legale – si attende la decisione del Tribunale di Cagliari, che deve affrontare anche le altre questioni delle minoranze linguistiche, del riequilibrio di genere e della deroga alla raccolta di firme di presentazione delle liste".

Le reazioni arrivano a ruota. "La decisione del tribunale civile di Venezia che ha rinviato alla corte costituzionale la norma che prevede lo sbarramento del 4% alle elezioni europee è una notizia che apre un varco alla democrazia nel nostro paese". Lo dichiara il co-portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, che aggiunge: "Lo sbarramento per l’elezione degli eurodeputati è incostituzionale perché viola i trattati europei. Ricordiamo che in germania la corte costituzionale per ben due volte ha cancellato lo sbarramento che era stato introdotto per l’euro parlamento".

"In Italia lo sbarramento – ricorda – fu inserito con un blitz targato Pd-Forza Italia cinque anni fa quando a meno di due mesi dalle elezioni per garantirsi in modo surrettizio più europarlamentari. Adesso ci auguriamo che la Consulta prenda una decisione prima del 25 maggio – conclude Bonelli -. Ad ogni modo, lo annunciamo sin d’ora, i Verdi impugneranno i verbali di proclamazioni degli eletti presso i tribunali italiani e alla Corte di giustizia europea".

http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-europee2014/2014/05/09/news/legge_elettorale_per_europee_rinviata_a_consulta-85658654/?ref=HREA-1

 

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