11103 Scomparsa di Padre Graziano Tassello: una perdita per tutte le comunità italiane nel mondo

20140325 16:28:00 redazione-IT

[b]di Franco Narducci *[/b]
Sono tanti i sentimenti che invadono l’animo e la mente quando “sorella morte”, come amava chiamarla Graziano, strappa via un essere umano ai suoi affetti più cari: familiari, amici e conoscenti. Ma ieri mattina, quando si è diffusa la notizia della scomparsa di Padre Tassello, al senso di sgomento, di costernazione e d’impotenza, hanno fatto compagnia il sentimento di rammarico e di gratitudine.

Il rammarico per la scomparsa di una persona che per tantissimi di noi è stato un punto di riferimento fondamentale nella complessa e spesso difficile lotta per preservare quei valori italiani e quella identità culturale che elevano una comunità a popolo e le trasmettono quel giusto orgoglio di appartenere ad una nazione. Una nazione detentrice di un patrimonio religioso, artistico e umanistico di cui Padre Tassello era il narratore instancabile.

Graziano, se tu fossi ora qui con noi sapresti esprimere sapientemente quelli che sono i sentimenti di noi tutti di fronte ad un lutto che priva la tua famiglia, la comunità scalabriniana e gli italiani residenti all’estero della sua voce migliore. Quante volte lo hai fatto, confortandoci nelle analisi, indicandoci la strada da percorrere, incoraggiandoci per sconfiggere il pericolo di rassegnazione.

Ti ascoltavamo ogni volta in silenzio, concentrati a cogliere tutto perché tutto era importante, e ci sorprendevi sempre per la forza delle tue argomentazioni, per le intuizioni meditate e spontanee nello stesso tempo, per quell’autorevolezza che i rappresentanti delle Istituzioni apprezzavano e rispettavano, derivando essa dalla profonda conoscenza delle nostre comunità emigrate, da una estesa cultura maturata sul campo e dalla tua grande sensibilità e fede cristiana, ancor prima che religiosa e pastorale.

Ci hai insegnato che per vivificare le comunità italiane emigrate bisogna investire su di esse, renderle protagoniste e imprenditrici del proprio destino. Non eri contrario “all’invadenza” dello Stato, anzi ultimamente criticavi spesso uno Stato che dimentica la sua diaspora nel mondo, che ignora le sofferenze di tantissimi emigrati anziani rimasti sempre fedeli alla Patria lontana e ai valori del proprio Comune natio. Ma avevi intuito, con largo anticipo, che per mantenere vive le comunità emigrate, per salvaguardare il patrimonio di valori che hanno conservato intatto nonostante la rapidità dei cambiamenti globali, bisognava promuovere la capacità di essere e di operare dentro e per le comunità, come i tuoi maestri di vita e di fede Giovani Battista Scalabrini e madre Francesca Saverio Cabrini ci hanno insegnato.

Ma purtroppo tu non sei più con i vivi in terra e tocca ora a noi esprimere questi concetti, la forza di queste idee e la forza dell’impegno a cui personalmente non ti sei ma sottratto.

Te ne sei andato in punta di piedi, quasi senza voler dare disturbo, lieve come le pagine dei tuoi libri, sebbene fossi una persona volitiva e intransigente quando si trattava di difendere i diritti delle persone, soprattutto di coloro in difficoltà o che erano stati emarginati dalla società.

Cin mancherai moltissimo, Graziano, ci mancherà la tua passione che abbiamo sempre riscontrato in campo migratorio, ci mancheranno le tue analisi sui bisogni emergenti delle comunità italiane all’estero e in particolare dei nuovi emigrati che lasciano l’Italia. Con la consueta intelligenza di analisi avevi colto subito l’evoluzione in atto e la necessità di nuovi strumenti, quasi con l’impazienza di voler accelerare i tempi. Ce ne avevi dato ancora una volta testimonianza poche settimane fa, proprio qui a Basilea intervenendo al Convegno delle Acli sulle nuove mobilità transnazionali. Anche in quell’occasione ci avevi invitato a saper dialogare, tralasciando sterili polemiche e mantenendo sempre viva la volontà di confrontarsi, di ricercare vie nuove e metodi più consoni per rispondere ai diritti delle comunità italiane nel mondo.

Mancherai al Consiglio Generale degli Italiani all’estero che hai sempre difeso e onorato, mancherai alla tua comunità pastorale. Ci mancherà il tuo apporto, ci mancheranno le tue amate citazioni di Sepulveda anche se sappiamo che, citando le tue parole, ora puoi “contemplare il volto di Dio non da straniero”.

Tutti noi ereditiamo l’esempio che ci deve vedere impegnati a portare avanti nel quotidiano la dedizione al mondo delle migrazioni, una passione permeata di intelligenza per la tutela dei diritti non solo degli italiani all’estero ma di tutti i migranti, una determinazione a svolgere un importante ruolo di mediazione tra istituzioni e comunità.

Ti ricorderemo sempre come ci hai insegnato: “quando proverete tristezza e vi mancherò, allora guardate nei vostri cuori e lì mi troverete”.

* Presidente Unaie

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Rino Giuliani (CNE) sulla scomparsa di Graziano Tassello

"La scomparsa di Padre Graziano Tassello, missionario scalabriniano, è una grave perdita per l’associazionismo e per quanti si battono per la lingua e la cultura italiane nel mondo". Il Vicepresidente della CNE, Rino Giuliani si fa portavoce delle condoglianze delle associazioni italiane all’estero per la scomparsa di Padre Tasello, morto ieri in Svizzera dopo una lunga malattia.

"Padre Tassello, membro del CGIE, una persona con grande cultura e competenza specifica, attivo protagonista della vita del CGIE e nell’emigrazione italiana in Svizzera mancherà a tutti noi", continua Giuliani che invia "le più vive condoglianze alla sua famiglia, agli amici scalabriniani del CSER e del CGIE per la grave perdita".

(aise/Eminews)

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Eugenio Marino (PD) sulla scomparsa di Patre Tassello

“La morte di Padre Tassello lascia un altro grande vuoto tra le comunità italiane nel mondo e priva gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero di un punto di riferimento fondamentale e di un uomo di studio e di mediazione, di cui oggi c’è molto bisogno”.

È quanto afferma Eugenio Marino, Responsabile nazionale del PD per gli italiani nel mondo, a proposito della morte di padre Graziano Tassello, scomparso ieri a Basilea dopo una lunga malattia.

“Ho avuto la possibilità di ascoltare e conoscere personalmente padre Tassello – continua il Responsabile del PD all’estero – e ho apprezzato la sua lucidità e lungimiranza di analisi. Ciò che più mi colpiva di Tassello – prosegue il dirigente del PD – era l’intelligenza e la dedizione con la quale si dedicava a ogni cosa e ai connazionali all’estero, insieme al suo sottolineare l’importanza della cultura e dei legami culturali”.

“La sua morte – conclude Marino – è per me anche motivo di riflessione intima e personale, oltre che politica, sulla storia dell’emigrazione e del senso di comunità che oggi rischia di sfaldarsi e sprone per continuare un impegno sulla base dei principi che padre Tassello rappresentava”.

(aise/Eminews)

 

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