20150930 17:18:00 redazione-IT
La Filef si congratula con i nuovi eletti e i riconfermati nel nuovo CGIE. Il rinnovamento dell’organismo, pur avvenuto in un contesto di scarsa partecipazione al voto per i Comites causata dalla disaffezione e dalla delusione per le mancate politiche degli ultimi anni, mantiene un suo importante significato.
La funzione del Cgie sarà di ausilio se questo organismo saprà emanciparsi da dinamiche che non gli sono proprie, assumendo in pieno i principi e gli scopi previsti dalla legge istitutiva. Vale a dire di discutere sul merito delle questioni che riguardano l’emigrazione vecchia e nuova e di costituire un interlocutore credibile, autonomo e non subalterno.
La risorsa emigrazione si misura anche e soprattutto in questo: nella capacità di rappresentanza dei problemi e delle opportunità derivanti dalla presenza di grandi comunità emigrate in molti paesi e in una visione di cooperazione transnazionale in cui l’emigrazione italiana può essere uno dei soggetti protagonisti.
Auspichiamo che fin dall’inizio della sua attività il nuovo organismo possa assumere in pieno i suoi compiti istituzionali e evitare lungaggini e improduttive discussioni sul versante della rappresentanza: le modifiche legislative non cambiano di per sé l’agibilità politica o la capacità di rappresentanza.
Invece è importantissimo che le competenze che sono presenti si adoperino per far emergere le questioni ancora aperte e quelle in rapida evoluzione riguardanti la nuova emigrazione. Stare al merito, sarebbe l’imperativo da seguire.
La Filef auspica un Cgie unitario e aperto alla dimensione analitica, critica e propositiva. Solo in questo modo, pur nel contesto declinante che ha contraddistinto la rappresentanza dell’emigrazione nel suo complesso, nell’ultimo decennio, può provare a ritrovare le proprie ragioni e le proprie capacità di incidere nella realtà nazionale e internazionale e portare un contributo riconoscibile e originale al nostro paese.
In questo senso, la Filef formula a tutti gli eletti provenienti o sostenuti dalla propria rete o che hanno condiviso percorsi comuni, i migliori auguri per il prossimo quinquennio. Un augurio che intendiamo allargare all’intera compagine del Cgie, nella prospettiva avanzata dagli Stati generali dell’associazionismo degli italiani all’estero dello scorso luglio.
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