10862 RETE EUROPEA PER LA LOTTA ALLA POVERTÀ (EAPN)

20131003 10:10:00 guglielmoz

IL 2 ottobre
si è svolta una tavola rotonda
per le prossime elezioni europee
che si terranno a MAGGIO 2014.

La Rete europea di lotta alla povertà (EAPN) ha organizzato una 2 giorni per la preparazione del proprio manifesto che sarà presentato ai partiti. Il manifesto sarà pronto alla fine di novembre e questa conferenza ha gettato le basi per la costruzione delle nostre proposte.

IN particolare si sono tenute 2 tavole rotonde cui hanno partecipato rispettivamente le reti europee (Concorde, European Women’s lobby, Social Platform, Age Platform) che altrettanto stanno preparando i propri manifesti ei parlamentari di alcuni gruppi politici.

Nella seconda tavola rotonda hanno partecipato i seguenti partiti europei:
PPE, Sinistra europea, Verdi, PSE.
Davanti ad una platea di organizzazioni e reti che lavorano per e con le persone in povertà.
Gli slogan con i quali EAPN si è presentata agli europarlamentari sono stati pronunciati dalla rappresentante delle persone in povertà, naturalizzata norvegese Honorate Muhanzi Kashale, che ha manifestato le preoccupazioni e le speranze di chi vive la condizione di esclusione sociale e povertà per cause economiche, discriminatorie, sociali, sanitarie, ambientali, ecc.
La portavoce ha riportato alcune tra queste preoccupazioni che citiamo:

– LA POVERTÀ È UNA PUNIZIONE DI UN CRIMINE NON COMMESSO (Norvegia)
– VOGLIAMO UNA VITA NORMALE (Repubblica Ceca)
– SENZA IL CORAGGIO DI SOGNARE NON C’È POSSIBILITÀ DI COMBATTERE (Danimarca)
– NON MOLLARE MAI (Germania).

Queste le frasi e considerazioni più salienti dei parlamentari intervenuti, le riportiamo così come le abbiamo registrate e comprese, senza commenti.

PPE – Csaba Ory – Ungheria
– LA POLITICA SOCIALE APPARTIENE AGLI STATI MEMBRI E NON C’È INTERESSE A MODIFICARE QUESTA COMPETENZA, NONOSTANTE CIÒ VA RAFFORZATA LA COOPERAZIONE TRA GLI STATI;
– DALLA CRISI ANCORA NON NE SIAMO USCITI E QUESTA DEVE INSEGNARE COSA VA RIFORMATO E MIGLIORATO;
– L’ECONOMIA REALE DEVE ESSERE RILANCIATA PER MIGLIORARE LA CRESCITA E LO SVILUPPO;-
– AUMENTARE LE RISORSE PER FINANZIARIE IL SISTEMA PENSIONISTICO FAVORENDO L’OCCUPAZIONE E IL LAVORO GIOVANILE;
– SE NEL PROSSIMO PARLAMENTO DOVESSERO AVANZARE I PARTITI EUROSCETTICI SARÀ DIFFICILE RAFFORZARE LE COMPETENZE DEL PE.

SINISTRA EUROPEA – Gabriele Zimmer -Germania
3 precondizioni necessarie per cambiare questa brutta situazione causata dalla crisi
1- INTERROMPERE IMMEDIATAMENTE LA POLITICA DI AUSTERITÀ
2 – RISPETTARE TUTTE LE AZIONI DELLE RETI CHE SI OCCUPANO DI PERSONE IN POVERTÀ
3 – CAMBIARE LA MENTALITÀ DEI POLITICI: C’È UNA LINEA ROSSA CHE NON DEVE ESSERE OLTREPASSATA: RISPETTO PER TUTTE LE PERSONE CHE VIVONO IN CONDIZIONI DI ESCLUSIONE SOCIALE.
La proposta per il dibattito pubblico si basa su:
– INDIVIDUAZIONE DI STANDARD MINIMI SOCIALI (SOCIAL MINIMUM STANDARD) PER QUANTO RIGUARDA REDDITO MINIMO E SALARIO MINIMO,
– ENERGIA E ACQUA PUBBLICHE,
– STOP AI TAGLI DEI SERVIZI PER ANZIANI E MINORI E DELLE PERSONE IN STATO DI NECESSITÀ.
La lotta alla povertà deve essere trasversale a tutte le politiche: familiari, ambientali, energetiche.
(Ricordiamo come cronaca che EAPN parla di main streaming della povertà e dell’esclusione sociale dalla fine degli anni 90)

La lotta alla povertà è fondamentale per la democrazia, non è possibile fare la lotta alla povertà solo a livello nazionale (continua la Zimmer).

Dalla platea si sono alzate diverse voci tra cui quella di Babelea (rete delle organizzazioni che si occupano di migranti) che per bocca del Presidente Renè Bruno-Bazin (Fr) Chiede "siete pronti a prendere un impegno sulle politiche migratorie? Siete pronti a riconoscere il valore economico apportato dagli immigrati?"

La risposta è arrivata da Philippe Lamberts dei Verdi (Belgio): se l’Europa non può accogliere tutta la miseria del mondo, deve fare però la sua parte.

Va comunque detto che qualsiasi strategia per ridurre la povertà, nessun obiettivo potrà essere raggiunto se permangono i trattati fiscali così come oggi li conosciamo, se permangono le politiche di austerità ingaggiate dai governi nazionali e dal Consiglio europeo, se non si considera l’impatto sociale di queste scelte.
Sono due strade che corrono parallele e come tali destinate a non incontrarsi a meno che non vi sia un impegno preciso da parte dei futuri eletti a superare la logica delle competenze, a mettersi in rete per un dialogo civile strutturato con le organizzazioni europee di lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, a entrare in "simbiosi" con chi è fuori al PE.
Per quanto riguarda le reti europee nei prossimi mesi saranno presentati i rispettivi manifesti e come dicono le persone in povertà:
NON MOLLARE MAI DI COMBATTERE L’INGIUSTIZIA E L’ESCLUSIONE SOCIALE NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ (di Nicoletta Teodosi)

 

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