10726 Allarme per i disoccupati stranieri: per il Ministero sono 385mila

20130715 14:30:00 redazione-IT

(da La Repubblica.it) Il Rapporto sul lavoro degli immigrati: lo scorso anno sono cresciuti del 19,2% tra quelli provenienti dall’Unione europea e del 25,4% tra gli extra-Ue. "Nella lunga fase di crisi, il fenomeno assume caratteri decisamente allarmanti". Gli stranieri, in media, guadagnano 336 euro meno degli italiani. Il 41% è sovra-istruito. Giovannini convoca le parti sociali

– Crescono i lavoratori stranieri in Italia, ma anche l’incidenza di quelli che un lavoro lo cercano e non lo trovano. Con ritmi tali da far scattare l’allarme tra le stesse fila dei tecnici del ministero del Lavoro, che nel Rapporto sull’immigrazione parlano della disoccupazione tra gli stranieri come di un fenomeno che "assume caratteri decisamente allarmanti, nella lunga fase di crisi". Nel dettaglio, lo scorso anno in Italia hanno avuto un lavoro 2 milioni e 334 mila immigrati. I cittadini stranieri disoccupati sono stati 385mila. Rispetto al 2011 il numero è aumentato del 19,2% tra coloro che provengono da Paesi dell’Ue e del 25,4% per quelli extra-Ue.

In tema di lavoro e emergenza occupazionale si inserisce anche l’annuncio del titolare del dicastero, Enrico Giovannini: "Ho convocato le parti sociali domani mattina per un avvio di discussione sui temi" che riguardano il lavoro, in particolare quelli sulle modifiche al dl lavoro anche legate all’Expo 2015. "Sono sicuro che troveremo una soluzione equilibrata", ha aggiunto. Nei giorni scorsi il tema della flessibilità in vista dell’Esposizione universale ha agitato gli animi della politica: il Pdl si è subito detto molto favorevole, mentre il Pd ha frenato temendo una totale deregulation e auspicando un tavolo, appunto, con le parti sociali.

Tornando al Rapporto, sempre nel raffronto tra 2012 e 2011 si è registrata una crescita dell’occupazione straniera di circa 82 mila persone, a fronte di una diminuzione di 151 mila occupati italiani. Se si guarda ancora più indietro l’aumento dell’occupazione straniera diventa molto più forte, basti pensare che i lavoratori stranieri occupati nel 2008 erano 1,75 milioni. "Ma nonostante la crescita in valore assoluto dell’occupazione straniera e, parallelamente, la diminuzione della componente italiana di circa un milione di unità, diversi indicatori – spiega il Rapporto – convergono nel segnalare come la crisi abbia colpito in misura relativamente più accentuata proprio la componente immigrata".

"Considerando, infatti, l’ultimo triennio dal 2010 al 2012, il numero delle persone in cerca di lavoro di cittadinanza Ue è cresciuto di oltre 35 mila unità, mentre tra le forze di lavoro di cittadinanza extra Ue l’aumento è superiore alle 72 mila persone". Quanto poi alla retribuzione, i cittadini stranieri impiegati svolgono mansioni meno qualificate e guadagnano meno degli italiani: la retribuzione netta mensile per gli stranieri è, in media, più bassa e si attesta a 968 euro contro i 1.304 euro dei lavoratori italiani (-336 euro). Nel 2008, il 29% dei lavoratori stranieri era impegnato in mansioni "non qualificate", percentuale che nel 2012 raggiunge il 34%, mentre si riducono nettamente le posizioni "qualificate" che passano dall’8,2% del 2008 al 5,9% del 2012. La crescita della domanda, quindi, sembra condizionata e circoscritta a mansioni sempre più "povere" e comunque concentrata su poche professioni: le assistenti domiciliari e le collaboratrici domestiche rappresentano più della metà delle occupate straniere e risultano sovra istruiti il 41% dei lavoratori stranieri.

 

Fonte: http://www.repubblica.it/

 

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