10716 L’inclusione sociale degli immigrati extracomunitari secondo Yvan Sagnet

20130710 20:38:00 redazione-IT

[b]di Antonio Sanfrancesco[/b] (Filef Basilicata)

Sabato scorso, a Lavello è stato presentato il libro di Yvan Sagnet “Ama il tuo sogno”. Il libro è autobiografico. Narra la storia di un giovane che attratto dal mito della società occidentale, ricca ed opulenta, dovrà rivedere i propri sogni in un’ottica immaginifica più cruda della realtà. L’autore narra dei suoi sogni infantili di potersi realizzare in Italia, paese ricco dell’occidente, sia come persona che come professionista. Il suo sogno infantile, una volta arrivato in Italia, si scontra con una realtà locale in cui sono negati i diritti più elementari per una esistenza civile della persona umana.
Analizza tale condizione e si avvia verso un nuovo percorso anche esso pieno di idealità e di utopia fatto di attività sindacale e politica per ottenere risultati di emancipazione dalla schiavitù di tanti giovani immigrati extracomunitari, nella maggior parte dei casi. Si sviluppa quindi un nuovo sogno di liberazione e di riconoscimento dei diritti umani calpestati in tanti luoghi italiani in cui vi è bisogno di manodopera a basso prezzo con livelli di sfruttamento elevati, in cui non sono riconosciuti i diritti fondamentali previsti da un contratto lavorativo.

Il suo sogno si concretizza nell’organizzazione e realizzazione di un primo sciopero dei braccianti agricoli del Salento (soprattutto a Nardò) con una rivendicazione salariale e sociale basata su una qualità del lavoro più degna dell’essere umano(condanna del caporalato e riconoscimento successivo del fenomeno del caporalato con atto illegale punibile penalmente). È solo un primo momento della realizzazione del sogno di Yvan. L’autore ne ha fatto una missione sociale di estrema importanza civile e culturale. Ritiene che il caporalato debba essere sconfitto attraverso un controllo efficace da parte del sindacato e delle forze democratiche del paese.

È iniziata una nuova stagione dei diritti social secondo l’autore, che dovrà produrre un nuovo protagonismo delle forze politiche della sinistra e del sindacato, garanti di una politica nuova di rivendicazione dei diritti in generale. Non è più pensabile secondo l’autore che non si parla più di rivendicazioni sociali attraverso la pratica del conflitto sociale. Secondo l’autore è con il conflitto sociale che si possono ottenere risultati veri e duraturi.

L’autore ormai da alcuni anni svolge tale attività come una missione sociale. E’ presente ed attivo nei vari campi in cui alloggiano momentaneamente gli immigrati per svolgere un lavoro agricolo massacrante senza nessuna riconoscimento contrattuale garanzia indispensabile per costruire un proprio progetto di vita. Sono stati tanti gli spunti di discussione che Yvan ha lanciato sabato sera a Lavello.

Fra questi, il bisogno di fare azioni concrete in favore degli immigrati considerandoli come persone che fanno parte di una comunità più ampia che è quella dei lavoratori italiani. Gli immigrati non possono essere considerati come cittadini di una categoria inferiore; il sindacato deve avviare una riflessione chiara e consapevole sul lavoro degli immigrati e sulla sua regolarizzazione nei vari settori produttivi, soprattutto in quello agricolo.

L’intervento di Yvan Sagnet è stato preceduto da un breve saluto di Michela Triggiani che ha tracciato la storia dello Sportello per gli immigrati di Lavello con le difficoltà finanziarie che l’amministrazione locale deve far fronte nella sua gestione, un breve saluto dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Lavello, rivendicando l’impegno difficile dell’amministrazione locale nel gestire lo sportello e le altre azioni di politica sociale locale ed infine vi è stato l’intervento di Pietro Simonetti del Centro Studi “Nino Calice” ch ha ribadito la necessità di una nuova normativa regionale sull’immigrazione.

Successivamente, in qualità di responsabile dell’Associazione Filef Basilicata ho coordinato il dibattito che ha ribadito la necessità di fare rete fra le associazioni locali per la realizzazione di politiche di integrazioni più inclusive. Fra gli altri sono interventi Giuseppe Grieco della Caritas di Melfi, Paolo Pesacane, Assessore alle politiche sociali della Provincia di Potenza ed altri che hanno apprezzato l’intervento di Yvan Sagnet specificando anche modalità e strategie diversificate di intervento per debellare le varie forme di sfruttamento degli immigrati locali extracomunitari e comunitari, proponendo politiche nuove in grado di superare le fasi di una emergenza sociale che appare ormai come patologica ad un sistema che non riesce a trovare soluzioni efficaci.

Credo che da quella serata non possiamo che dire grazie a Yvan che ci ha fatto comprendere che esiste un altro modo di fare politica e/o sindacato che guarda al bene comune e collettivo delle persone e non all’interesse immediato e personale della gestione del potere a volte mascherato di un buonismo di maniera che non porta a nessuna soluzione dei problemi reali della gente e delle persone di qualsiasi razza o colore.

Potenza, 08.07.2013

 

Views: 2

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.