11848 Colonie Libere Svizzera: SOLIDARIETÀ COI MIGRANTI

20151113 10:45:00 redazione-IT

«Gli spostamenti di ingenti quantità di persone da una zona all’altra del mondo rappresentano un fatto strutturale della nostra epoca che va governato con oculatezza e lungimiranza (…)
«Occorre al più presto giungere alla conquista di una CARTA EUROPEA, di un vero proprio contratto sociale dei diritti e dei doveri che ponga i migranti sullo stesso piano dei cittadini indigeni. La globalizzazione degli affari, dei privilegi, delle discriminazioni va sostituita con la globalizzazione dei diritti, delle pari opportunità, della pluricittadinanza, della solidarietà».
Così recitava, fra l’altro, il comunicato finale del convegno internazionale organizzato a Treviso dalla Federazione delle Colonie Libere Italiane il 18 gennaio 2003.

A distanza di anni, l’attualità di quelle affermazioni trova ancora triste riscontro nella tragedia di milioni di uomini, donne e bambini che fuggono dalle guerre, dalle dittature, dalla fame. Ma la risposta del vecchio Continente si è rivelata inadeguata. Prevalgono gli egoismi nazionali, le chiusure, la costruzione di muri, il rinfocolare di paure, diffidenze.
Neppure lo stanziamento di fondi straordinari e la distribuzione di quote di ricevimento dei profughi tra i diversi Paesi dell’Unione risolvono un’emergenza dalle proporzioni gigantesche.
Emergenza che non può restare tale ma deve trasformarsi in una realtà ove interessi economici, tendenze demografiche, convivenze multietniche e pluriculturali si armonizzino garantendo lo sviluppo di una civiltà della democrazia e della condivisione.

L’Italia si è prodigata con eccezionale generosità nel salvare vite umane e nel dare soccorso ai migranti. Tuttavia sono duramente da condannare le condizioni brutali dei centri di accoglienza, le forme di sfruttamento, le lungaggini burocratiche, l’inefficienza nelle pratiche d’identificazione, smistamento e assistenza; la mancanza di un piano razionale di soluzione del problema, la debolezza nel contrastare i disagi collettivi, le spinte e intolleranze razziste.

In Svizzera la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento del 18 ottobre è stata fortemente influenzata dal tema della politica d’asilo e degli stranieri che la destra reazionaria ha strumentalizzato proponendo provvedimenti restrittivi e xenofobi, reclamando l’applicazione più rigida dell’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” e contro la libera circolazione delle persone.

Il Direttivo della Federazione delle Colonie Libere italiane, che si richiama alla sua storia e agli ideali statutari di libertà, di pace e di giustizia sociale, esprime piena solidarietà alle vittime fuggite dagli eccidi, dai regimi tirannici, dalla povertà e dalla mancanza di prospettive di lavoro e invita le proprie associazioni a intensificare la diffusione dei valori e dei principi attraverso i quali la presenza dei migranti non venga vista come un danno, bensì sia considerata una straordinaria potenzialità di benessere e progresso per tutti i popoli.

Direttivo Nazionale FCLIS

Berna, 7 novembre 2015

www.fcli.ch

 

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