10500 Appello al voto dal Canada: Per un voto di svolta

20130211 11:36:00 redazione-IT

"Ancora una volta gli italiani residenti all’estero della circoscrizione centro e nord America sono chiamati ad esprimere col loro voto, conquistato dopo decenni di attese e di lotte, la forte volontà di partecipazione e di impegno politico alle imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano.
Certamente non mancano le ragioni di delusione e di critica nei confronti della classe dirigente che ha governato l’Italia in questi ultimi anni, soprattutto per la regressione che si è manifestata sulle politiche per gli italiani all’estero. Così come non mancano motivi di delusione nei confronti del nostro stesso partito a livello centrale e locale sul come è stato gestito l’intero processo di preparazione delle liste. Tuttavia, un disimpegno dalla partecipazione e mobilitazione e, ancor peggio, l’astensione dal voto, sarebbero di certo ulteriori fattori di distacco e di crisi, con danno sia per la comunità italiana che per il Paese, oggi in grave difficoltà. La posta in gioco è ben più alta della mera difesa di interessi e/o visioni particolari e merita tutta la nostra attenzione e attiva partecipazione.

Per questo, l’appello più sentito che noi Democratici rivolgiamo agli elettori è quello di votare, di esercitare questo fondamentale diritto di cittadinanza, per migliorare la situazione e cambiare le cose.
Il voto che i Democratici chiedono agli elettori è un voto di svolta.
Nei quattro anni del governo di centrodestra guidato da Berlusconi si è intaccato il lavoro di quarant’anni e si sono messi in discussione tutti i capisaldi delle politiche per l’emigrazione. Con il precedente governo di centrosinistra le risorse destinate agli interventi per gli italiani all’estero erano arrivate a 73 milioni di euro; con Berlusconi sono scese a 21 milioni; con Monti a 16,5 milioni. I tagli per il sostegno alla lingua e cultura italiana all’estero hanno superato il 70%, RAI International (ora RAI Italia) è stata praticamente svuotata dei programmi per gli italiani all’estero, sono stati chiusi oltre venti consolati, sono stati ridotti i fondi per l’editoria, si è cercato di dare un colpo mortale agli istituti di rappresentanza (COMITES e CGIE). Niente si è salvato. L’immagine dell’Italia nel mondo è precipitata ai minimi storici, con vera sofferenza di chi continua con orgoglio a rivendicare le sue origini italiane. Con Monti si è frenata la discesa verso il baratro, ma non si è invertita la rotta. Si tratta ora di risalire la china. Per mancanza di lavoro, ogni anno escono dall’Italia decine di migliaia di giovani, spesso dotati di diploma e di laurea. L’Italia sta perdendo il suo futuro. È urgente fermare questa spirale negativa. È necessario fare in modo che i giovani di oggi non abbiano lo stesso destino di milioni di nostri emigrati, e cioè che il trasferimento in altri Paesi non sia una libera scelta, ma una necessità di vita.
Bersani e il centrosinistra sono pronti ad assumersi questa pesante responsabilità. Il loro programma di governo mette il lavoro e la formazione al centro della politica, propone il dimezzamento del numero dei parlamentari, intende distribuire i sacrifici in modo più equo di quanto non sia avvenuto fino ad oggi.
A fronte di queste cose serie e concrete, Berlusconi, il vecchio illusionista, risponde con le proposte di abolizione delle tasse a iniziare dall’IMU. E gli italiani all’estero sanno bene che il rimborso che egli promette dell’IMU sulla prima casa non lo potranno avere fin quando l’abitazione che essi posseggono in Italia non sarà equiparata alla prima casa. Cosa che si potrà fare quando, come ha detto Bersani, si esenterà dall’IMU chi paga fino a 500 euro.
Il voto che si chiede per il Partito Democratico è un voto utile e di svolta per l’Italia e per tutti i suoi cittadini, ovunque si trovino.
Come cittadini e come iscritti al Partito Democratico abbiamo sentito il dovere di assumere un comune orientamento sulle indicazioni di voto da dare agli elettori.
A Toronto, come Democratici consideriamo la lista del PD per il Nord America degna di fiducia. La indichiamo a testa alta agli elettori, che sapranno riconoscere e allontanare i fenomeni di trasformismo che pure si sono manifestati e che gettano un’ombra sulla comunità.
I Democratici di Toronto hanno, nella lista per la Camera, una loro candidata, Francesca La Marca, una giovane di seconda generazione che ha conservato rapporti linguistici e culturali con l’Italia molto vivi e che può essere una giusta scelta di rinnovamento. E poiché alla Camera è possibile esprimere anche una seconda preferenza, per l’unità e l’equilibrio dell’intera Ripartizione e per le qualità personali, indichiamo con convinzione il capolista Gianluca Galletto, un’espressione della nuova emigrazione e un compagno molto preparato, che da anni ha scelto gli Stati Uniti come luogo di lavoro e di vita. Al Senato, dove si può esprimere una sola preferenza, la proposta di voto è per il candidato che rappresenta il Canada, Rocco Di Trolio di Vancouver, da decenni attivo nelle attività di assistenza ai nostri connazionali e nel movimento associativo."

[b]Gino Bucchino, Fabrizio Burroni, Amedeo Corridore, Fulvio Florio, Mario Marra, Tony Marcantonio, Patrizio Novembre, Renata Pancini, Gino Ripandelli, Giovanni Scarola, Maria Grazia Scordamaglia[/b]

 

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