10494 Sostegno a Laura Garavini dal mondo della ricerca in Europa

20130208 20:16:00 redazione-IT

[b]Professori e ricercatori firmano per la capolista del PD alla Camera dei Deputati[/b]
“Adriano Aguzzi, Professore all’Università di Zurigo e vincitore del rinomato premio Robert Koch (“il Nobel tedesco”), è in cima alla lista di 25 ricercatori da tutta l’Europa che hanno firmato un appello a votare Laura Garavini, la capolista del PD per la Camera nella Circoscrizione Europa.
Nel testo dell’appello si legge che “La cultura, e in particolare la ricerca, sono la base sulla quale si crea una crescita economica e sociale duratura. Fra i parlamentari eletti all’estero Laura Garavini è stata l’unica negli ultimi cinque anni ad occuparsi con forza di questo argomento”.

“La fiducia che tanti professori universitari e ricercatori italiani in Europa mi dimostrano con questo appello dà ancora più voce a un messaggio politico che mi sta molto a cuore”. Laura Garavini commenta così il sostegno ricevuto da più di 25 ricercatori italiani in Europa “L’Italia ha una straordinaria risorsa potenziale per uscire dalla crisi strutturale in cui versa da ormai troppo tempo: la sua cultura” – continua Laura Garavini. “Il fatto che così tanti ricercatori italiani siano costretti ad andare all’estero per trovare le strutture e i mezzi adatti a raggiungere il successo accademico è un esempio evidente di come questa potenzialità non venga sfruttata”.

“Detto questo”- chiarisce Laura Garavini – “la circolazione del sapere e delle esperienze è una cosa molto positiva. Guai se i ricercatori italiani non andassero all’estero per internazionalizzarsi e per acquisire conoscenze nuove e all’avanguardia. Il vero problema è che i ricercatori all’estero, siano essi italiani o stranieri, ritengono il sistema universitario italiano poco attraente, non trovano strutture adeguate ai loro standard né istituzioni di eccellenza, dove si possano portare avanti progetti innovativi e multidisciplinari. In un Paese come l’Italia – nota Laura Garavini- dove i dottori di ricerca sono percepiti come un gruppo indistinto nella massa di laureati, si fa fatica a capire che il nostro futuro si gioca sullo sviluppo delle nuove tecnologie e sui progressi nelle scienze sociali e naturali. Sul tema della ricerca, è giunta l’ora di una profonda svolta, politica e culturale”.

Laura Garavini aggiunge: “Il prossimo governo, che mi auguro sia guidato dal centro-sinistra, deve destinare alla ricerca una parte importante delle risorse risparmiate con le misure di austerità volute dal governo Monti. L’economia del Paese non può riprendersi con una politica che vede nella cultura solo un capitolo di spesa da ridurre. Il bilancio del governo Monti su questo punto”, afferma Laura Garavini, “nonostante la folta presenza di ministri-professori, è gravemente insoddisfacente. Non lo dico solo io, lo hanno scritto chiaramente nel dicembre scorso sul ’Sole 24 Ore’ alcuni accademici di prestigio come Salvatore Settis, Massimo Firpo e Sergio Luzzatto, criticando duramente l’operato dei ministri Ornaghi e Profumo”.

“Nella prossima legislatura bisogna portare gli investimenti per la ricerca in Italia al livello della media degli altri Paesi europei e introdurre meccanismi meritocratici, snelli ed indipendenti per l’assegnazione di finanziamenti alla ricerca”, conclude la capolista del Partito Democratico nella Circoscrizione Estero-Europa.

Hanno firmato l’appello: ADRIANO AGUZZI, professore di neuropatologia, Zurigo (Svizzera); RICCARDO SPEZIA, ricercatore in chimica, Parigi (Francia); DARIO PASQUINI, ricercatore in storia contemporanea, Berlino (Germania); FRANCESCO AQUILANTE, professore di chimica teorica, Uppsala (Svezia); PAOLO CALLIGARI, ricercatore post-dottorale in chimica, Parigi (Francia); FILIPPO ZULIANI, ricercatore, Tata Steel Europe (Olanda); SARA CAVALIERE, professore di chimica, Montpellier (Francia); DIEGO ZANCANI, professore di lingua e letteratura italiana, Oxford (Regno Unito); FRANCESCA NOVARA, dottore di ricerca in chimica, Berlino (Germania); LORENZO STIEVANO, professore di chimica, Montpellier (Francia); FEDERICA TRUDU, ricercatrice in fisica, Lugano (Svizzera); ROSANNA CANFORA, ricercatrice in psicologia, Parigi (Francia); VITO GIRONDA, professore di storia della società moderna, Bielefeld (Germania); SILVIA STRINGHINI, ricercatrice in epidemiologia, Losanna (Svizzera); GIANMARIA ZAMAGNI, ricercatore in scienze religiose, Münster, (Germania); ANGELA DI LELLA, ricercatrice in chimica e fisica, Parigi (Francia); LUCA DA SIENA, ricercatore in geofisica, Münster (Germania); RICCARDO DE MARIA, ricercatore in fisica, Ginevra (Svizzera); DAVID GARZELLA, ricercatore in fisica, Parigi (Francia); TILL BURCKHARDT, ricercatore in economia, Ginevra (Svizzera); SILVIA NICCOLAI, ricercatore in fisica nucleare, Parigi (Francia); RAFFAELLA NANETTI, professoressa di pianificazione urbanistica, Londra (Regno Unito); MIRIAM PAIOLA, ricercatrice in informatica, Parigi (Francia); DEBORA MARANI, ricercatrice in scienza dei materiali, Copenhagen (Danimarca); FABRIZIO ZILIBOTTI, professore di macroeconomia ed economia politica, Zurigo (Svizzera); LUCA AGOSTINO, ricercatore in fisica, Parigi (Francia); DAVIDE RAGONE, ricercatore in diritto pubblico, Oxford (Regno Unito).

Roma, 8 febbraio 2013

 

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