10492 GIANNI FARINA (PD): “Vi chiedo di votare FARINA, di votare PD”

20130208 16:25:00 redazione-IT

[b]LETTERA AGLI ELETTORI EUROPEI DI GIANNI FARINA[/b]

[I]Cara elettrice, caro elettore,[/I]
in questi giorni la connotazione degli italiani all’estero si definisce soprattutto in relazione al diritto di poter esercitare il voto direttamente dai luoghi di residenza. Non solo connazionale, ma cittadino elettore e cittadina elettrice. Tutti insieme, come gli italiani in patria, incidiamo sulla politica italiana e sul futuro dell’Italia. Grazie alla legge del 27 dicembre del 2001, nr. 459, per la terza volta si può votare per corrispondenza: alla Camera dei Deputati per chi ha compiuto 18 anni e anche per il Senato chi ha compiuto 25 anni.

E’ un mese che sto girando l’Europa per incontrare le comunità italiane. Una fatica indescrivibile, un’esperienza straordinaria. Certo, la Ripartizione Europa è immensa. E’ impensabile arrivare ovunque. L’ho potuto fare solo con il volantino che vi ho fatto recapitare direttamente a casa.

Nelle centinaia e centinaia di mail che stanno arrivando al mio indirizzo di posta elettronica (info@giannifarina.eu), tanti gli apprezzamenti per le proposte che espongo. Numerose anche le raccomandazioni, soprattutto sulla riduzione dell’IMU affinché si applichi l’aliquota di prima abitazione, com’è giusto che sia e come mi sono battuto. Molti richiami ai Corsi di lingua e cultura italiana e ai servizi consolari. Qualche segno di insofferenza per il quadro politico e le brutte vicende che hanno visto implicati molti politici italiani.

Ha raccolto molti consensi tra gli italiani di tutta Europa l’appello lanciato in sostegno alla mia elezione alla Camera dei Deputati, dal Segretario del Partito socialista francese Harlem Desir, dal Presidente del gruppo socialista all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, lo svizzero Andreas Gross, dal vice sindaco della Louviere (Belgio) Michele Di Mattia e dal parlamentare del Bundestag tedesco Gernot Erler.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto e mi sostengono in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Ringrazio anticipatamente tutti quelli che mi stanno votando e che mi voteranno nei prossimi giorni. Le schede elettorali sono arrivate quasi ovunque. Immagino anche a casa vostra.

Il mio appello è semplice, chiaro e diretto: votate e fate votare PARTITO DEMOCRATICO. Vi chiedo un voto per permettere al nuovo governo guidato da PIER LUIGI BERSANI di fare le riforme di cui l’ITALIA ha bisogno. E’ un voto per il futuro dell’Italia. Il voto al Pd è l’unico voto utile per battere la destra, ricostruire il Paese e condurre una nuova politica per le generazioni di italiani all’estero.

Vi chiedo 10 giorni di grande mobilitazione per il voto al PD. Tutti insieme possiamo far ripartire un’Italia giusta con gli italiani in patria e con gli italiani all’estero. Occorre un impegno straordinario per persuadere gli indecisi, gli scettici. Con il cellulare, con la posta elettronica potete raggiungere tanta gente, tanti conoscenti. Vi chiedo questo impegno, per partecipare alla riscossa civica di cui tanto parla il nostro candidato premier PIER LUIGI BERSANI.

In questi anni vi ho tenuto al corrente della mia attività in Parlamento e nel Partito democratico. Conoscete la mia passione politica, la mia esperienza nell’attività parlamentare, la mia voglia di fare, la mia onestà. Con la coscienza pulita vi chiedo di VOTARE FARINA e di farmi votare.

In basso trovate il fac-simile della scheda elettorale della Camera dei Deputati. Per chi non ha ancora ricevuto le schede elettorali o non ha ancora aperto il plico, è un utile esercizio osservarla. Vi ricordo che le schede votate vanno rispedite al Consolato entro il 18 febbraio.

[I]Saluti fraterni
Gianni Farina[/I]

[B]COME VOTARE FARINA[/B]: Sulla scheda della Camera dei Deputati (grigia) segnare a penna (di colore blu o nero) con una X il simbolo del PD che trovate in alto a destra e scrivere FARINA.

Dopo aver votato sia per la Camera che per il Senato, ripiegare e inserire le schede nella busta bianca; chiudere la busta bianca. Poi staccare il TAGLIANDO ELETTORALE (parte bassa del Certificato elettorale) e inserirlo, insieme alla busta bianca chiusa, nella busta preaffrancata indirizzata al Consolato. Non indicare il mittente. Non fare alcun segno sulla documentazione elettorale. Non firmare nulla.

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[I]Cinque anni di legislatura da dimenticare[/I]

[B]La ruota ha girato in folle
Dobbiamo recuperare tanta strada [/B]

La mia candidatura nella lista del PD Europa nella posizione di Co-capolista. E’ una grande soddisfazione concorrere per continuare ad occuparmi delle tematiche degli italiani all’estero. Vi assicuro il mio impegno nel processo di rinnovamento che dovrà investire la politica italiana con il PD al governo del Paese.

La mia è una esperienza parlamentare a due facce. Due anni di ottimo lavoro tra il 2006 e il 2008. Abbiamo difeso alla grande con il governo Prodi gli interessi degli italiani all’estero: Corsi di lingua e cultura italiana, sedi consolari, Ici equiparata agli italiani in patria con l’aliquota di prima abitazione ed esenzione per il 50 per cento delle prime case, maggiori risorse per la promozione del made in Italy. Insomma, in quei due anni è stata fatta una politica per gli italiani all’estero. Poi, con la caduta di Prodi, le nuove elezioni e il governo Berlusconi III, il buio.

Abbiamo assistito a una devastazione morale e territoriale. Pur di conservare il potere, il centrodestra è ricorso alla compravendita di parlamentari per resistere qualche mese in più, prima di cedere la guida del Paese ai tecnici del governo Monti.

[B]Con Bersani il PD ha ricominciato a correre[/B]

In quella fase cruciale, il Pd è tornato sulla scena, con alla guida una personalità che sta segnando la storia italiana: Pier Luigi Bersani. Quel Bersani descritto da molti come un personaggio opaco, poco adatto alla politica spettacolo. Invece, via via ha superato tutte le prove rifuggendo dalla personalizzazione delle politica: prima nelle primarie del 2009 per la segreteria del partito democratico nel confronto con Dario Franceschini, e successivamente nelle primarie del 2012 per la leadership del centrosinistra. Ha inoltre acquisito una grande personalità a livello europeo e nel rapporto con i capi di stato e i leader europei della socialdemocrazia: un uomo dalla forza tranquilla che si prepara alla guida della Repubblica. Ora è confrontato con Mario Monti e Silvio Berlusconi in una sfida di carattere storico per le sorti dell’Italia. Oggi il 38 per cento degli italiani lo vorrebbe Presidente del Consiglio. Sempre oggi, il 37 per cento degli italiani è pronto a votare il centrosinistra per affidargli il Paese.

[B]Perché?[/B] Perché la crisi democratica, morale, economica e sociale che sta attraversando l’Italia, necessita di una forte, chiara e convincente risposta politica. Guardando ai tagli dei finanziamenti della lingua e cultura italiane, alla chiusura di molte sedi consolari, alla riduzione degli Istituti di Cultura, a ogni capitolo di spesa riguardante le nostre comunità nel mondo, prima con il governo Berlusconi, poi con Monti, appare evidente l’esigenza di una nuova e innovativa politica sul piano interno e su quello estero.

[B]Istituire una Commissione per gli italiani nel Mondo[/B]

Non si possono eleggere 18 parlamentari e abbandonarli al loro destino, come è successo nei cinque anni trascorsi. Da qui, da una profonda riflessione, ho tratto la convinzione di proporre l’istituzione di una Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sull’emigrazione italiana nel mondo, con apposita proposta di legge, al fine di operare una svolta politica. Si tratta di uno strumento che permetterà a deputati e senatori eletti all’estero di battersi in Parlamento per l’annullamento della vergognosa tassa dell’ICI, istituita dai precedenti governi per i nostri emigrati e confermata con l’IMU, unitamente alla tassa sui rifiuti. Leggi da cambiare profondamente, come ha annunciato lo stesso Bersani. In una lettera pubblica, ho criticato aspramente i sindaci italiani per aver applicato l’aliquota di seconda abitazione: quella legge va cambiata perché permette ai sindaci dei comuni italiani di fare cassa ingiustamente.

Dopo tante battaglie parlamentari condotte in questi cinque anni, ho maturato la convinzione del diritto all’insegnamento pubblico e gratuito della lingua italiana – come stabilito dalla costituzione repubblicana – e della difesa del corpo docenti e insegnanti all’estero. Nella fase transitoria ho contribuito a chiamare in causa i privati nella difesa del prezioso servizio dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero, ma ora, è giunto il momento di assestare l’ordinamento con un intervento pubblico forte, capace di ridare stabilità al settore, attraverso interventi diretti e indiretti, anche da parte della Confederazione elvetica.

[B]La nostra agenda per gli italiani[/B]

Nel mio lavoro svolto nel Consiglio d’Europa in questi ultimi cinque anni, ho approfondito le mie conoscenze circa la cittadinanza nel contesto europeo. Sono arrivato alla conclusione che è giunto il momento di porre la facilitazione delle procedure di naturalizzazione in base al principio della reciprocità, applicato in molti Paesi dell’Unione europea. E’ importante, quindi arrivare alla concessione del passaporto del paese di residenza, senza costi fiscali per i cittadini stranieri che hanno maturato il diritto alla naturalizzazione.

Occuparsi di italiani all’estero significa anche e soprattutto valorizzare le professionalità, le intelligenze, le disponibilità di migliaia di nostri giovani che si sono acculturati e formati in Europa e che possono essere al servizio nelle istituzioni italiane (ambasciate, consolati e enti economici e commerciali). In tale prospettiva ho presentato una proposta di legge perché venga finalmente risolto il problema dei contrattisti secondo il principio della pari dignità delle funzioni nelle istituzioni, come purtroppo non avviene attualmente.

[B]Occhio alle nuove emigrazioni[/B]

Oggi non bisogna avere gli occhi rivolti unicamente alla storia dell’emigrazione italiana nel mondo, ma guardare alla realtà e al futuro. Con il fenomeno delle nuove migrazioni, caratterizzato da giovani italiani in cerca di occupazione all’estero, soprattutto in Europa, cresce il bisogno di una nuova politica per gli italiani nel mondo.

Occorre intervenire nella macchina consolare, nella legislazione che regola Comites e Cgie, il cui rinnovo ha subito continui rinvii elettorali. Occorre intervenire sulla Rai per una adeguata informazione bidirezionale: dall’Italia e dall’Estero. E’ necessario rimodulare i finanziamenti per la stampa italiana all’estero.

Come vedete c’è molto da fare per recuperare il ritardo accumulato in questi ultimi cinque anni. Per realizzare tutto ciò, nel contesto di una nuova immagine e di una nuova proiezione dell’Italia nel mondo, questo è il momento di chiamare a raccolta tutti coloro che vogliono dare una mano al Partito democratico per assicurare un futuro al nostro Paese.

[I]Cari democratici e care democratiche,
care e cari connazionali,[/I]

da parte mia, in qualità di candidato alla Camera nella lista del PD Europa nella posizione di Co-capolista, se mi sosterrete, sono pronto a continuare le battaglie parlamentari nella prossima legislatura. E’ una grande soddisfazione per me rappresentarvi e continuare a seguire le tematiche degli italiani all’estero. Tutti insieme possiamo far ripartire un’Italia giusta con gli italiani in patria e con gli italiani all’estero.

[I]*Membro della Delegazione parlamentare italiana nel Consiglio d’Europa;

Presidente del gruppo interparlamentare d’Amicizia Italia-Francia.[/I]

[B]IL SITO WEB DI GIANNI FARINA[/B]
[url]www.giannifarina.eu[/url]

[B]SCARICA IL VOLANTINO DI GIANNI FARINA[/B]
[url]http://www.emigrazione-notizie.org/public/upload/farina_volantino_pieghevole.pdf[/url]

 

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