10423 Gli utenti dell’ IIC di Città del Messico scrivono all’Ambasciatore

20130128 20:25:00 redazione-IT

Critica degli utenti alla gestione dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico L’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico (IIC Messico) è l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata d’Italia, un’istituzione pubblica dipendente dal MAE (Ministero degli Affari Esteri). La sua missione è la diffusione della lingua e della cultura italiana nel paese attraverso, per esempio, corsi di lingua, cultura, gastronomia, di formazione docente e altri; eventi e varie attività di promozione culturale; coedizione di libri; promozione dei legami Italia-Messico; offerta di servizi e prodotti al pubblico; eccetera.

Vi lavorano con contratto locale circa 20-25 professori italiani e una dozzina di impiegati con funzioni amministrative messicani e italiani che possiedono contratti locali o, in alcuni casi, contratti italiani stipulati dal MAE.

La direzione cambia ogni due o quattro anni a secondo delle nomine che effettua da Roma il Ministero all’interno del personale di carriera diplomatica. Quindi di solito ci sono un addetto culturale e un direttore inviati dall’Italia in ciascuno dei 90 Istituti presenti nel mondo.

Nel 2008 moltissime istituzioni italiane e messicane operative nel paese e dedicate alla diffusione culturale della lingua e della cultura italiana firmarono a Tlaxcala il cosiddetto "Contratto etico per i professori", un grande risultato per i lavoratori e, senza dubbio, un quadro d’orientamento per migliorare le pratiche di gestione, didattiche e lavorative all’interno delle istituzioni. Il documento venne elaborato durante due giornate di lavori collegiali con i parlamentari Gino Bucchino e Franco Narducci e con l‘ex Ambasciatore Felice Scauso come garanti.

L’accordo resta oggi lettera morta, specialmente presso l’istituzione che maggiormente s’era impegnata per promuoverlo. Da molti anni la comunità italo-messicana della capitale, così come quella di buona parte del paese, vede l’Istituto come una punto di riferimento e d’incontro importante e anche come un elemento di trasmissione di buone pratiche lavorative e culturali legate alla docenza, alla mediazione linguistica e culturale e, in generale, al sistema Italia.

Dopo circa un decennio di crescita delle attività culturali e di miglioramenti nelle condizioni lavorative all’interno dell’istituzione, negli ultimi periodi di gestione, rispettivamente del Dott. Gianni Vinciguerra, attuale addetto culturale, e della Dott.ssa Melita Palestini (2011-2012), la comunità degli utenti e degli interessati ha riscontrato alcuni cambiamenti, per cui esprime la propria opinione tramite questa lettera che è stata mandata all’Ambasciata e resa pubblica di recente.

 

 

LETTERA

Città del Messico, 27 dicembre 2012

Eccellentissimo Ambasciatore d’Italia in Messico Roberto Spinelli.

Comunità italiana in Messico e all’estero.

Oggetto: situazione dell’Istituto Italiano di Cultura a Città del Messico.

 

In quanto soggetti direttamente interessati alla cultura italiana, con la presente desideriamo esprimere la nostra preoccupazione riguardo la gestione dell’Istituto Italiano di Cultura e la presenza culturale italiana in Messico.

In linea con l’interrogazione parlamentare al Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi, inoltrata lo scorso 18 dicembre dall’On. Gino Bucchino, deputato eletto nella circoscrizione Nord e Centro America, segnaliamo alcuni punti specifici che meritano particolare attenzione.

Come utenti dell’Istituto Italiano di Cultura, ci rattrista osservare l’inesorabile declino di questo importante punto di riferimento per la diffusione della lingua e della cultura italiane. Fino alla prima metà del 2010 l’Istituto offriva moltissimo sia per la comunità italiana residente in Messico che per i messicani interessati alla cultura italiana. Oltre al ristorante, alla caffetteria, al negozio di prodotti alimentari e alla libreria, offriva molti eventi culturali, come mostre nel chiostro, presentazioni di libri in biblioteca (“I mercoledì in biblioteca” con frequenza quindicinale), proiezioni di film (cineforum e cinedibattito con frequenza settimanale), conferenze, ecc. Ora il ristorante e la libreria sono stati chiusi e constatiamo l’attuale mancanza quasi assoluta di eventi e la misera diffusione delle scarse attività ed eventi culturali.

Inoltre, la direzione riserva al pubblico in generale un trattamento spesso scortese e freddo: è difficilissimo essere ricevuti e, quelle rare volte in cui viene concesso un colloquio, la chiusura di fronte a qualunque proposta di collaborazione (anche gratuita) è assoluta. Non parliamo solo di proposte di eventi a titolo personale (mostre, presentazioni di libri, documentari, ecc.), ma anche di quelle a titolo collettivo: la comunità italiana ha fatto regolare richiesta, attraverso la sua rappresentanza, dell’uso dello spazio per festeggiare la Festa della Liberazione del 25 aprile e la Festa della Repubblica del 2 giugno, ma la direzione si è rifiutata categoricamente di concederlo, costringendola a festeggiarla in altro luogo. La stessa Ambasciata, che ogni anno vi organizza la festa del 2 giugno, nel 2012 ha deciso di affittare uno spazio presso il Museo Franz Meyer e spostarla lì, peraltro restringendo l’accesso a un numero limitato di invitati.

Allo stesso tempo, ci risulta che il giardino dell’Istituto è stato concesso per eventi privati, quali un matrimonio, nel novembre 2011. E, “per ragioni di sicurezza”, è stato precluso al pubblico l’accesso alle strutture dell’IIC (comprese la libreria, la caffetteria e la biblioteca) per un’intera giornata e senza alcun preavviso.

Fiduciosi del fatto che le nostre indicazioni possano costituire uno spunto interessante per il bene comune e il miglioramento dell’attività istituzionale, porgiamo distinti saluti.

 

Firmano

Santa Elena Tellez Flores, Juan Manuel Eugenio Ramírez de Arellano Niño Rincon, Adolfo Gilly, Maria Eugenia Niño Rincon, Luciano Valentinotti, Sabina Longhitano, Francesca Gargallo Celentani, Eugenia Militello, Flor Romero e altre 64 persone.

 


Link d’interesse:

1. Carta en español completa PDF. (http://depositfiles.com/files/wr2agh37x)

2. Interrogación parlamentaria sobre el IIC México.  (http://www.agenziaaise.it/italiani-nel-mondo/eletti-allestero/132409-rilanciare-la-cultura-italiana-in-messico-bucchino-pd-interroga-terzi.html)

3. Carta en italiano completa PDF. (http://depositfiles.com/files/c00j714th)

4. Página Web IIC México. (http://www.iicmessico.esteri.it/IIC_Messico)

5. Contratto Etico per i docenti / Contrato ético para profesores (http://www.puntodincontro.com.mx/articoli/italianimessico06022008.htm)

 

 

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Critica de usuarios a la gestión del Instituto Italiano de Cultura en México

El Istituto Italiano de Cultura de la Cd. De México (IIC México) es la Oficina Cultural de la Embajada de Italia, dependencia pública de la Secretaría de Asuntos Exteriores italiana, y su misión es la difusión de la lengua y de la cultura italianas en el país a través de, por ejemplo, cursos de lengua, cultura, gastronomía, formación docente y otros; eventos y varias actividades de promoción cultural; coedición de libros; establecimiento de nexos entre México e Italia; oferta de servicios y productos al público, etcétera.

Allí trabajan con contrato local unos 20-25 profesores italianos y una docena de empleados administrativos mexicanos e italianos que cuentan con contratos locales o, en algunos casos, italianos, estipulados por la Secretaría. La dirección cambia cada dos o cuatro años según los nombramientos que efectúa desde Roma la Secretaría entre el personal de carrera diplomática, así que normalmente hay un agregado cultural y un director enviados de Italia en cada uno de los 90 Institutos presentes en el mundo.

Desde hace muchos años la comunidad italo-mexicana de la capital, y de buena parte del país, ve al Instituto como un referente importante, un punto de encuentro e, incluso, de trasmisión de buenas prácticas laborales y culturales ligadas a la docencia, a la intermediación lingüística y cultural y, en general, al sistema Italia.

En 2008, muchísimas instituciones italianas y mexicanas operativas en el país y dedicadas a la difusión cultural de la lengua y cultura italianas habían firmado en Tlaxcala el llamado "Contrato ético para los profesores", un gran logro para los trabajadores y, definitivamente, un marco orientativo para mejorar las prácticas gerenciales, didácticas y laborales dentro de las instituciones. El documento había sido elaborado tras dos jornadas de trabajos conjuntos con los congresistas Gino Bucchino y Franco Narducci y el ex Embajador Felice Scauso como garantes. El acuerdo parece hoy letra muerta, especialmente en la institución que más se había involucrado para promoverlo.

Después de casi una década de crecimiento de las actividades culturales y de mejoras en las condiciones laborales dentro de la institución, en las últimos periodos de gestión, respectivamente el del Dr. Gianni Vinciguerra, actual agregado cultural, y el de la Dra Melita Palestini (2011-2012), la comunidad de usuarios e interesados ha ido observando unos cambios, por lo cual expresa su opinión a través de esta carta que fue enviada a la Embajada y hecha pública en días recientes.



CARTA

Como personas directamente interesadas en la cultura italiana, deseamos expresar nuestra preocupación acerca de la gestión del Instituto Italiano de Cultura y la presencia cultural italiana en México. Nos entristece observar el actual declive de dicho Instituto, un importante punto de referencia para la difusión de la lengua y cultura italianas en México.

Hasta mediados del 2010, el Instituto tuvo una gran oferta, tanto para la comunidad italiana residente en México como para el público en general. Amén de la presencia de un restaurante, una cafetería, una tienda de productos gastronómicos y una librería de textos en italiano, la institución organizaba muchos eventos culturales, como exposiciones, presentaciones de libros, cinefórum, conferencias, homenajes, colaboraciones con otras instituciones mexicanas (cátedras extraordinarias,  convenios, festivales y exposiciones en otras sedes).

Ahora el restaurante y la librería han sido cerrados y se constata la falta casi absoluta de eventos, así como la escasa difusión de las pocas actividades culturales. De no ser por los cursos de lengua y cultura que se imparten ahí, no habría ninguna oferta para el público. Es lamentable ver cómo la actual política cultural apunte a la inmovilidad absoluta. Dicha elección no puede ser justificada con el pretexto de recortes económicos a la cultura, ya que la cerrazón de la dirección ante cualquier propuesta se extiende también a eventos que no implicarían costo alguno a la institución.

Confiamos en que esta carta pueda ofrecer una ocasión de reflexión para el mejoramiento de la actividad institucional, por el bien común.

Firman

Santa Elena Tellez Flores, Juan Manuel Eugenio Ramírez de Arellano Niño Rincon, Adolfo Gilly, Maria Eugenia Niño Rincon, Luciano Valentinotti, Sabina Longhitano, Francesca Gargallo Celentani, Eugenia Militello, Flor Romero y otras 64 personas más.

Enlaces de interés:


1. Carta en español completa PDF. (http://depositfiles.com/files/wr2agh37x)

2. Interrogación parlamentaria sobre el IIC México.  (http://www.agenziaaise.it/italiani-nel-mondo/eletti-allestero/132409-rilanciare-la-cultura-italiana-in-messico-bucchino-pd-interroga-terzi.html)

3. – Carta en italiano completa PDF. (http://depositfiles.com/files/c00j714th)

4. Página Web IIC México. (http://www.iicmessico.esteri.it/IIC_Messico)

5. Contratto Etico per i docenti / Contrato ético para profesores (http://www.puntodincontro.com.mx/articoli/italianimessico06022008.htm)

 

 

http://www.filef.info/

 

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