20130125 09:06:00 guglielmoz
Avete presente le migliaia di giovani italiani della nuova ondata migratoria che negli ultimi anni ha invaso le grandi citta’ europee?
SONO UNO DI LORO.
Avete presente le migliaia di giovani italiani della nuova ondata migratoria che negli ultimi anni ha invaso le grandi citta’ europee? Sono uno di loro. Sono il candidato più giovane nella lista per la camera di Sinistra Ecologia e Libertà nella ripartizione Europa.
Ho 28 anni e vivo a Londra. Da tre anni sono ricercatore in neuroscienze all’University College of London, il migliore ateneo d’Europa per gli studi sul cervello. Sono nato e cresciuto a Roma, dove ho studiato fino a conseguire la laurea in Fisica. A 25 anni mi sono trasferito a Londra per un master, e l’anno successivo ho vinto una borsa di studio per un PhD, che mi permette di vivere autonomamente.
Da quando, quattro anni fa, ho lasciato il mio paese, ho condiviso con tanti connazionali quel sentimento di rabbia e frustrazione, a volte di vergogna, che si è costretti a vivere di fronte alle notizie spesso incredibili che arrivano dal nostro paese. Un’Italia che dall’estero appare sempre più piccola, nella sua incapacità di investire nella ricerca, in uno sviluppo sostenibile, nell’innovazione, nel capitale sociale, nelle persone e nelle loro competenze.
Per combattere questo senso di vergogna e di rassegnazione, negli ultimi tre anni ho partecipato alle attività del circolo di SEL del Regno Unito. Qui ho trovato un modo di fare politica limpido e trasparente, insieme a tanti compagni e amici entusiasti e brillanti coi quali abbiamo fatto tantissime iniziative.
In questi anni vissuti a contatto con tanti italiani all’estero, ho apprezzato l’incredibile ricchezza umana, professionale e culturale di un paese che continua a esportare cervelli e talenti, competenze e idee, passione e amore per l’Italia. E in questo pezzo d’Italia si annida una risorsa formidabile per un paese inaridito secondo una schema che si è verificato tante volte nella storia: parte chi non si rassegna, aumenta la rassegnazione di chi resta. Ed è proprio perchè io non mi rassegno, perchè a 28 anni non ne sono capace, che scelgo di mettermi in gioco in prima persona.
Mi candido per portare in parlamento la voce dei ricercatori italiani all’estero e contribuire a rendere il sistema della ricerca e dell’università italiana all’altezza della sua storia, del suo potenziale e delle qualità delle persone che lo animano. Serve un profondo lavoro di riforma dei meccanismi di valutazione, finanziamento e reclutamento, che parta dal riconoscimento che l’intero sistema è sottofinanziato con gravi conseguenze sul suo funzionamento e sullo sviluppo del paese.
Mi candido per ribaltare le politiche di austerità che hanno messo in ginocchio la nostra economia, e ridurre le diseguaglianze trasferendo risorse dal mondo della rendita (tassando rendite finanziarie e patrimoni) a quello del lavoro (introducendo il reddito minimo garantito e il salario minimo). Serve rilanciare uno sviluppo sostenibile fondato sugli investimenti nella green economy, nell’economia della creatività, della conoscenza, dei servizi alla persona.
Mi candido per costruire gli Stati Uniti d’Europa, perchè sono un socialista che crede che sia compito della mia generazione quello di costruire una vera integrazione, un welfare federale e la cittadinanza europea e che pensa che la prospettiva per gli italiani in Europa non debba essere quella di tornare un giorno a casa ma di potersi sentirsi a casa tutti i giorni, ovunque siano nell’Unione.
Mi candido perchè di fronte allo sfacelo di un paese impoverito, corrotto e inaridito, non sento di dover chinare il capo di fronte a chi l’ha ridotto cosi e a dispetto della mia giovane età sento di potere e dovere fare un passo avanti, forte delle mie capacità, del mio entusiasmo, e della mia fantastica squadra, con cui voglio costruire un’Italia più giusta, più libera e più bella! Mettetemi alla prova, metteteci alla prova!
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