10270 Notizie 23 novembre

20121123 14:05:00 guglielmoz

AFRICA e MEDIO ORIENTE
EUROPA
AMERICHE
ASIA e PACIFICO

AFRICA e MEDIO ORIENTE

BOTSWANA – Lo stato azienda di Ian Khama Per decenni il Botswana ha conosciuto una crescita elevata e una grande stabilità politica, ma oggi è considerato il paese più corrotto dell’Africa, con un tasso di disoccupazione tra i più alti del mondo. Un’inchiesta del Mail & Guardian rivela che il presidente lan Khama (nella foto), 59 anni, ha concentrato un enorme potere nelle sue mani, assegnando incarichi istituzionali a familiari e amici. Il caso più recente è la nomina del fratello Tshekedi come ministro dell’ambiente e del turismo. Un’altra fonte di impiego è l’industria dei diamanti: di recente la De Beers Botswana ha avviato una joint venture con il governo.

COSTA D’AVORIO – II 14 novembre il presidente Alassane Ouattara ha destituito il governo guidato da Jeannot Kouadio Ahoussou a causa delle divergenze nella maggioranza su un progetto di legge che riconosce uguali diritti alle donne nel matrimonio. Kenya Nove persone sono morte il 18 novembre in un attentato a un autobus nel quartiere di East Leigh, a Nairobi. L’attacco, attribuito ai somali di Al Shabaab, ha causato una serie di violenze tra gli abitanti del quartiere e altri di origine somala. Mali Decine di persone sono morte dal 16 novembre nei combattimenti tra gli islamici del Mujao e i ribelli tuareg dell’Mnla nella regione di Gao, nel nordest del paese.

DA BAGHDAD – Ramoscelli d’ulivo. Nelle colline di Himrin, a sud di Kirkuk, due eserciti sono schierati uno di fronte all’altro. La strada che porta verso nord è stata chiusa tre volte in un giorno per permettere il passaggio dei veicoli militari, ma alla fine la delegazione degli scrittori arabi è riuscita a raggiungere Erbil, la capitale della regione autonoma del Kurdistan, per partecipare a una conferenza sul ruolo degli assiri nella cultura irachena La tensione tra il governo centrale e quello del Kurdistan ha superato ormai il livello di guardia. Gli abitanti che vivono da un lato e dall’altro del confine temono che scoppi una nuova guerra civile. Quindi durante la conferenza si è finito per parlare di questa situazione quasi più che degli assiri. Ecco uno scambio a cui ho assistito tra uno scrittore arabo e uno curdo: "Anche se il conflitto si limitasse ad alcuni scontri sporadici, finirebbe per alimentare l’odio tra i due popoli". "I due leader non si rendono conto di quello che fanno". "No, si rendono conto benissimo, ma non gli importa dei massacri. L’unica cosa che gli interessa è aumentare i consensi in vista delle prossime elezioni". "Siamo qui a parlare di letteratura mentre una nuova guerra potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Forse dovremmo andare al confine con dei ramoscelli d’ulivo per chiedere la pace". "E gridare tutti insieme che non vogliamo la guerra". "Ma anche la nostra conferenza è importante. Eccoci qui riuniti, curdi e arabi, a parlare di poesia e di pace".

SIRIA . Presto i missili in Turchi , Molti governi – compresi quelli di Turchia e Regno Unito – hanno riconosciuto come legittima rappresentante del popolo siriano la nuova coalizione di forze rivoluzionarie e dell’opposizione guidata da Moaz al Khatib. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i morti della guerra sono ormai più di 39mi-la. Secondo il Daily Star, il 20 novembre la Turchia, preoccupata che il conflitto siriano si estenda a nord, ha fatto sapere che i missili Patriot della Nato saranno presto schierati sul suo territorio.

GIORDANIA – In piazza contro gli aumenti Amman, 16 novembre 2012. Dal 14 novembre migliaia di persone manifestano tutti i giorni ad Amman contro l’aumento dei prezzi del gas e della benzina, rincarati del 536 del io per cento. Secondo il quotidiano Al Ghad, il primo ministro Abdullah Ensour ha giustificato gli aumenti con la necessità di ridurre il deficit, che ammonta a più di 3,9 miliardi di euro. Finora il bilancio degli scontri scoppiati durante le proteste è di un manifestante ucciso e 71 feriti. Le 101 persone arrestate dalla polizia rischiano di essere incriminate per attentato allo stato e oltraggio al re.

EUROPA

CROAZIA – II 20 novembre l’ex primo ministro Ivo Sanader è stato condannato a dieci anni di prigione per corruzione.
CROAZIA – Assoluzioni e ferite aperte, II 16 novembre il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia ha assolto in appello i generali croati Ante Gotovina (nella foto una sua immagine) e Mladen Markac, accusati di avere pianificato l’espulsione di oltre 2Oomila serbi dal paese nel 1995. L’arresto di Gotovina e la sua consegna al tribunale dell’Aja, avvenuti nel 2005, erano stati posti come condizione da Bruxelles per l’adesione della Croazia all’Ue. I giudici hanno motivato l’assoluzione spiegando che non è stato possibile provare in modo incontrovertibile la responsabilità degli imputati. In Croazia la liberazione dei generali è stata accolta con soddisfazione da gran parte dalla stampa, mentre ha suscitato aspre polemiche in Serbia. Il quotidiano croato Jutarnji List osserva che "la sentenza assolve la Croazia da ogni accusa di crimini di guerra" e i giudici hanno confermato indirettamente che "Zagabria non ha attaccato, ma è stata aggredita e aveva tutto il diritto di difendere la sua integrità territoriale". Secondo il quotidiano serbo Danas, invece, "la cosa più terribile è che nessuno risponderà dei crimini compiuti, né di fronte alla giustizia croata né a quella internazionale, come se nell’agosto del 1995 non fosse successo niente". Per Blic, invece, "la sentenza rischia di allontanare ulteriormente la Serbia dall’integrazione europea e di complicare i negoziati con il Kosovo".

TURCHIA – Öcalan ferma la protesta. II 18 novembre 682 detenuti e nove deputati curdi hanno interrotto lo sciopero della fame che durava da 68 giorni. La protesta era cominciata per iniziativa dì un gruppo di attivisti curdi condannati per terrorismo, e si è poi diffusa in 67 prigioni del paese, coinvolgendo anche un gruppo di parlamentari del Partito per la pace e lo sviluppo, filo curdo. L’obiettivo principale era la libertà di usare la lingua curda nelle scuole e nelle aule di tribunale. A mettere fine alla mobilitazione è stato un appello del leader curdo Abdullah Öcalan, detenuto dal 1999 nell’isola prigione di ìmrali. Come spiega Hurriyet, l’intervento di Öcalan ha tolto il governo da una situazione potenzialmente imbarazzante: la morte di un manifestante sarebbe stata un colpo grave all’immagine internazionale del premier Recep Tayyip Erdogan. Secondo il quotidiano di Istanbul, dall’intera vicenda si possono trarre diverse conclusioni: "Innanzitutto, Òcalan ha ancora un forte seguito tra i curdi. In secondo luogo, la sua mossa rende possibili nuove iniziative per una soluzione politica della questione curda, e infine ogni sforzo per risolvere il principale problema della Turchia non può che rafforzare la posizione di Ankara nella regione".

FRANCIA – A destra senza complessi. Liberation, Francia. Jean-Fran9ois Copé è stato eletto presidente dell’Unione per un movimento popolare (Ump), il principale partito francese di centrodestra, al termine di elezioni primarie combattutissime: ha battuto per soli 98 voti (sui 174.678 espressi dagli iscritti) l’ex primo ministro Francis Fillon, che era il favorito secondo i sondaggi. Copé l’ha spuntata al termine di "una giornata di guerriglia", scrive Liberation, con tanto di accuse reciproche di brogli. A 48 anni il sindaco di Meaux, già segretario del partito ed ex capogruppo dell’Ump alla camera, rappresenta "la destra senza complessi", che non esita a spingersi sul terreno del Front national per sedurre gli elettori di estrema destra. Una svolta avviata qualche anno fa dall’ex presidente e leader dell’Ump Nicolas Sarkozy, osserva Le Figaro. Per il quotidiano conservatore, ora Copé "deve ridare una voce all’opposizione", uscita malconcia dalla sconfitta alle presidenziali e alle politiche di maggio e giugno, ricucire con i sostenitori di Fillon e "impedire che militanti e dirigenti del partito abbandonino la nave per passare a partiti e movimenti centristi". Molti l’hanno già fatto, scegliendo l’Unione dei democratici indipendenti dell’ex ministro dell’ambiente Jean-Louis Borico.

IRLANDA – L’aborto negato. II dibattito sull’aborto – che in Manda è vietato tranne nei casi in cui la vita della madre è in pericolo – è stato rilanciato dopo la morte per setticemia di una donna a cui era stata negata l’interruzione volontaria di gravidanza in un ospedale di Galway. Ricoverata il 21 ottobre, Savita Halappanavar era incinta da 17 settimane e stava per avere un aborto spontaneo, scrive l’Irish Times. I medici, però, si sono rifiutati di intervenire, sostenendo che "l’irlanda è un paese cattolico, in cui abortire è vietato". La donna è morta il 28 ottobre. Il 17 novembre migliaia di persone hanno manifestato in tutto il paese (nella foto) per chiedere al governo "di occuparsi di un tema trascurato da troppi anni" e di cambiare la legge in vigore.

REGNO UNITO – Andy Coulson e Rebekah Brooks sono stati nuovamente rinviati a giudizio il 20 novembre per lo scandalo delle intercettazioni del tabloid News of thè World. Sono accusati di aver pagato dei funzionari pubblici per avere notizie riservate.

SPAGNA – II 25 novembre si svolgeranno le elezioni regionali in Catalogna. L’attuale presidente Artur Mas chiede un referendum per l’indipendenza.

ITALIA. Roma – Oltre la metà dei pensionati italiani, il 52%, percepisce un assegno mensile inferiore ai 1000 euro e il 24% si colloca nella fascia tra 1000 e 1500 euro mensili. Un ulteriore 13% riscuote pensioni comprese tra 1500 e 2000 euro mensili e il restante 11% gode di un reddito pensionistico mensile superiore a 2000 euro. Sono i dati del bilancio sociale dell’Inps presentato nei giorni scorsi a Roma, presso la sede del Cnel. I pensionati Inps, titolari di almeno una prestazione (il 21% ne percepisce due e il 5% tre o più) a carico dell’Istituto, sono oltre 13,9 milioni. Il reddito pensionistico medio lordo, risultante dalla somma di tutti i redditi da pensione (sia di natura previdenziale che assistenziale) percepiti nell’anno – erogati sia dall’Inps che da altri enti previdenziali e rilevati dal casellario centrale dei pensionati gestito dall’Istituto – è di 1131 euro al mese: gli uomini percepiscono 1366 euro mensili , mentre le donne 930 euro. L’importo medio di tutte le pensioni di vecchiaia in essere è di 649 euro mensili, mentre quelle di anzianità hanno un valore medio di 1514 euro mensili. I dati di genere evidenziano che gli uomini percepiscono l’81% delle pensioni di anzianità in essere e le donne il 65% di quelle di vecchiaia. Con riferimento agli importi medi delle prestazioni erogate, il valore medio di una pensione di anzianità maschile è di 1595 euro mensili, mentre la stessa pensione di anzianità erogata ad una donna è pari a circa 1165 euro. Allo stesso tempo, nelle pensioni di vecchiaia, le donne percepiscono di media 562 euro mensili contro gli 811 euro degli uomini. Le nuove pensioni liquidate nel corso dell’anno 2011 ammontano complessivamente a 964.487 con un decremento del 14,5% (-163.014 trattamenti) rispetto al 2010 (1.127.501). I trattamenti di natura previdenziale, pari a 540.334, rappresentano il 56% delle nuove liquidate, con un importo medio mensile di 923 euro (1.153 euro per gli uomini e 685 euro per le donne). Diminuisce complessivamente del 21% il numero delle pensioni di vecchiaia e anzianità, che costituiscono oltre la metà delle nuove liquidazioni (54,5%). Le nuove pensioni di anzianità liquidate nel 2011, presentano valori medi che per i lavoratori dipendenti risultano pari a 1.916 euro mensili e per gli autonomi a 1.295 euro. Per quanto riguarda le pensioni previdenziali liquidate nel 2011, la distribuzione per sesso evidenzia che le donne ricevono meno di un quarto di tutte le pensioni di anzianità liquidate nell’anno; il rapporto si inverte nel caso delle pensioni di vecchiaia, dove il 70% viene erogato a titolari donne. I valori medi si presentano più elevati per gli uomini, anche a parità di prestazione, sia nel comparto del lavoro dipendente (2020 euro mensili la pensione di anzianità maschile a fronte di 1612 euro per le donne) che nell’ambito del lavoro autonomo (1362 euro mensili la pensione di anzianità per gli uomini contro 1021 euro per le donne). Ma l’allarme non riguarda solo l’importo delle pensioni. Secondo il bilancio sociale dell’Inps “il potere d’acquisto delle famiglie si riduce per il terzo anno consecutivo: complessivamente dal 2008 ad oggi la riduzione è stata del 3,8% (che sale al 5,2% rispetto al 2007). Questa situazione avrebbe potuto essere ben più grave senza l’intervento compensativo delle prestazioni sociali”.

AMERICHE

ARGENTINA – Una nave in Ghana. "II 15 novembre l’Argentina si è rivolta al tribunale internazionale per il diritto del mare per risolvere la questione della nave della marina militare". La nave è bloccata nel porto di Tema dal 2 ottobre su richiesta del fondo d’investimento statunitense Nml Capital, che esige da Buenos Aires il pagamento dei bond comprati prima del default nel 2002.

MESSICO – II 17 novembre è stata assassinata Maria Santos Gorrostieta, ex sindaca di Tiquicheo, nello stato di Michoacàn. La polizia ha attribuito l’omicidio ai narcotrafficanti.

COLOMBIA – Due mesi di tregua. II 19 novembre il portavoce delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Fare), NORVEGIA . Conferenza stampa delle Fare, 18 ottobre 2012. II 19 novembre il portavoce delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Fare), Ivàn Màrquez, ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale di due mesi su tutto il territorio nazionale. La dichiarazione è stata fatta all’apertura dei colloqui di pace ospitati all’Avana. Secondo alcuni analisti politici, la guerriglia mette il governo colombiano in una posizione delicata, perché porta sul tavolo dei negoziati una tregua bilaterale. Il presidente Juan Manuel Santos ha annunciato che non sospenderà le operazioni militari nonostante la tregua delle Fare.

CUBA – Dall’Avana Yoani Sànchez, Treni. La piccola stazione ferroviaria è animata già dalla mattina. Gli studenti si aggirano con le loro uniformi attillate e uno strillone annuncia il Granma. In giro si vedono cartocci di noccioline, venditori di bibite e diverse persone che hanno dormito per terra. Potrebbe essere una stazione di qualsiasi parte del mondo, ma manca qualcosa: non ci sono treni. I binari sono vuoti e non s’intravede nessuna locomotiva. Cuba ha avuto la prima ferrovia dell’America Latina, inaugurata in un novembre di 175 anni fa. Le linee ferroviarie entrarono a far parte del panorama nazionale e il paese si sollevò economicamente grazie a quella spina dorsale da cui partivano infinite diramazioni. Ma di quel protagonismo ferroviario oggi rimane poco. Anche se nell’ultimo anno ci sono stati dei lavori di riparazione dei binari ed è stata più che raddoppiata la mercé trasportata su rotaia, il danno subito dalle ferrovie cubane è di una gravita impossibile da quantificare in cifre. Il problema principale non sono i ritardi nelle partenze o le carrozze rovinate. Neanche
i furti sistematici ai viaggiatori o la maleducazione di tanti dipendenti nei confronti dei clienti, la continua soppressione di alcuni treni o un sistema di sicurezza inadeguato che si traduce in incidenti frequenti. Il danno maggiore è quello subito dalla mentalità dei cubani, che non considerano più le ferrovie il principale mezzo di trasporto interurbano. Nella trita scena del bacio d’addio su un binario e del fazzoletto per salutare chi parte, manca da anni il protagonista principale: un treno in partenza.

STATI UNITI – II 16 novembre l’ex capo della Già David Petraeus ha partecipato a un’audizione davanti alla commissione sui servizi segreti del congresso nell’ambito dell’inchiesta sull’attacco al consolato di Bengasi, in Libia.
STATI UNITI – La multa più alta. La compagnia petrolifera Bp ha ammesso le sue responsabilità nel disastro provocato dall’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon nel golfo del Messico, nel 2010, in cui persero la vita 11 lavoratori. La Bp pagherà una multa di 4,5 miliardi di dollari, la più alta mai riscossa dal dipartimento di giustizia statunitense. "Ma la battaglia più costosa", scrive il Wall Street Journal, "sarà quella sui risarcimenti per l’inquinamento della costa", cioè per i danni miliardari all’industria del turismo e della pesca provocati dalla dispersione in mare di 780 milioni di litri di petrolio. Mar dei Caraibi

NICARAGUA – COLOMBIA . Isole contese. "II 19 novembre la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite con sede all’Aja ha stabilito che un gruppo di sette isole contese dalla Colombia e dal Nicaragua nel mar dei Caraibi – tra cui Roncador, Serrana e Quitasueno – appartengono alla Colombia", scrive El Colombiano. La corte ha confermato la sovranità di Bogotá sulle isole di Providencia e San Andrés, ma ha ridisegnato i confini marittimi, ampliando le acque territoriali nicaraguensi. La decisione darà al Nicaragua accesso ad acque ricche di pesci e di depositi sottomarini di petrolio.

ASIA E PACIFICO.

CINA – Nuovi leader, vecchio stile. II 15 novembre la quinta generazione di leader cinesi è stata svelata al mondo. Il nuovo segretario generale del Partito comunista, Xi Jinping, ha presentato i dirigenti che lo affiancheranno all’interno del comitato permanente del Pcc. Sono Li Keqiang (nella foto), futuro premier; Zhang Dejiang, che dalla guida ad interini di Chongqing dopo la destituzione di Bo Xilai passerà alla presidenza del parlamento; Wang Qishàn, economista apprezzato e ora a capo dell’ufficio di disciplina; Zhang Gaoli e Yu Zhengsheng rispettivamente numeri uno del partito nelle municipalità di Tianjin e di Shanghai; Liu Yunshan, già uomo al vertice della propaganda. Alla base della loro nomina c’è l’esperienza maturata tra le file del partito, e pochi sperano che dai nuovi leader possano arrivare spinte riformiste. Non bisogna essere così pessimisti, scrive Yazhou Zhoukan: non prenderanno da soli le decisioni, perché fanno parte di una macchina più grande. La riforma più urgente è quella del bilanciamento dei poteri-dello stato, scrive Caijing. Solo così partiranno le riforme economi-che, sociali e politiche. Tuttavia, secondo iSunAffairs, il problema della Cina non è quale strada imboccherà il Partito comunista, ma l’impossibilità per i cittadini di scegliere, discutendo e decidendo liberamente, la direzione in cui dovrà andare il paese.

PHNOM PENH – Nessun progresso all’Ascari . 18 novembre 2012 Le dispute territoriali nel mar Cinese orientale e nel mar Cinese meridionale e tre accordi regionali di libero scambio sono stati al centro delle discussioni al vertice dell’Associazione delle nazioni del sudest asiatico (Asean) che si è tenuto a Phnom Penh dal 18 e al 20 novembre. Al vertice, che si è chiuso senza nessun progresso rispetto alle dispute, erano presenti anche i capi di governo di Cina, Giappone, Corea del Sud, India, Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti.

INDIA – Arrestata per un "like" . Outlook, India. La morte, il 17 novembre, di Bai Thackeray, il fondatore del partito di estrema destra Shiv Sena, ha bloccato Mumbai per quasi due giorni. Si stima che al suo funerale, il 18 novembre, abbia partecipato un milione e mezzo di persone. Bai Thackeray aveva 86 anni e aveva fondato il Shiv Sena nel 1966. È stato una delle figure più discusse della politica indiana, ed era accusato di incitare all’odio contro i musulmani. Il suo partito è stato responsabile delle rivolte antimusulmane del 1992 e del 1993. Il giorno dei funerali, Shaheen Dhada, una ragazza che su Facebook aveva criticato il fatto che l’intera Mumbai si fosse paralizzata per la cerimonia, e una sua amica che aveva cliccato su "like", sono state arrestate per offesa al sentimento religioso e rilasciate su cauzione. L’episodio ha suscitato molte critiche nel paese, dove negli ultimi mesi ci sono stati altri casi di restrizione della libertà di opinione. "Ci sono cattive leggi e la polizia non solo non ha svolto il suo dovere di proteggere la cllnica ortopedica dello zio di Shaheen Dhada, distrutta da un gruppo di vandali, ma poi ha addirittura arrestato le due ragazze", scrive Outlook.

INDIA – Vendetta per Mumbai II 21 novembre Mohammad Aj-mal Amir Qasab, l’unico sopravvissuto tra gli esecutori degli attacchi terroristici del 2008 a Mumbai, è stato impiccato e cremato nel carcere di Fune. Qasab, cittadino pachistano, era stato condannato nel 2010 per omicidio e altri crimini, e in agosto la corte suprema aveva confermato la condanna a morte. La richiesta di grazia da parte di Islamabad è stata rifiutata dal presidente indiano. Negli attacchi del 2008, attribuiti ai pachistani di Lashkar-e Taiba, morirono 166 persone. Due giorni prima dell’esecuzione, no paesi dell’Onu avevano votato a favore di una moratoria sulla pena di morte, che dovrebbe essere votata all’assemblea generale a dicembre. L’India, insieme a Cina, Stati Uniti, Giappone e Iran tra gli altri, ha votato contro.

AFGHANISTAN – II 20 novembre l’esercito francese ha messo fine alla sua missione di combattimento nel paese. I soldati operavano nella provincia di Kapisa.

NEPAL – II 20 novembre il governo ad interini guidato dai maoisti ha annunciato il rinvio delle elezioni legislative alla primavera del 2013.

PAKISTAN – L’alto tribunale di Islamabad ha prosciolto il 20 novembre Rimsha Masih, 14 anni, dall’accusa di aver bruciato pagine del Corano. Un imam è sotto inchiesta per aver prodotto prove false.
( da Internazionale 976, 23 XI 2012)

 

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