10181 COMUNICATO STAMPA – PRESSEMITTEILUNG, ITALIANI ALL’ESTERO. L’INCA DOVRÀ RISARCIRE I TRUFFATI

20120927 10:53:00 guglielmoz

Storica sentenza contro INCA/C GIL: Il Patronato del più gran de sindacato italiano perde contro pensionati italiani in Svizzera
Die Pensionskassenguthaben zahlreicher italienischer Pensionierter wurden vom Leiter des Zürcher Büros des Patronates INCA/CGIL, einer öffentlichen italienischen Beratungseinrichtung für die berufliche Vorsorge, über mehrere Jahren hinweg veruntreut.

Da decine di anni il direttore dell’ufficio zurighese del Patronato INCA/CGIL ha truffato sistematicamente innumerevoli pensionati italiani, appropriandosi indebitamente dei loro capitali pensionistici di tutta una vita lavorativa in Svizzera.
La truffa di vari milioni di Franchi Svizzeri è stata scoperta in febbraio 2009 e da allora la procura si trova tuttora in fase d’indagine. Varie casse pensioni, banche, la posta svizzera, il consolato italiano di
Zurigo e il ministero di lavoro italiano sono toccati dall’affare.
L’ INCA/CGIL che coopera strettamente con l’UNIA ha abbandonato le vittime al proprio destino. I figli delle vittime si sono riuniti nel CDF, il Comitato Difesa Famiglie, e insieme hanno ridato ai genitori giustizia
Dopo una lotta di perseveranza senza l‘appoggio delle autorità italiane il tribunale Distrettuale di Zurigo ha dato ragione ai danneggiati del Patronato INCA/CGIL. Il Patronato INCA/CGIL è stato condannato a pagare la somma intera dei capitali pensionistici sottratti più gli interessi e tutte le spese procedurali.
CDF – COMITATO DIFESA FAMIGLIE

PRESSEMITTEILUNG
Die Pensionskassenguthaben zahlreicher italienischer Pensionierter wurden vom Leiter des Zürcher Büros des Patronates INCA/CGIL, einer öffentlichen italienischen Beratungseinrichtung für die berufliche Vorsorge, über mehrere Jahren hinweg veruntreut.
Die Veruntreuung von mehreren Millionen Schweizer Franken ist im Februar 2009 aufgeflogen und seither ist ein Strafverfahren im Gange, welches noch in der Ermittlungsphase steckt. Mehrere Pensionskassen, Banken, die Post, das italienische Konsulat in Zürich und das italienische Arbeitsministerium sind von der Affäre tangiert.
Die italienische Gewerkschaft INCA/CGIL, die eng mit der UNIA zusammenarbeitet, hatte die Geschädigten ihrem Schicksal überlassen. Deren Söhne und Töchter haben sich zum
CDF, Selbsthilfegruppe Comitato Difesa Famiglie, zusammengeschlossen und deren Eltern endlich zu ihrem Recht verholfen: Nach langem Kampf und ohne Unterstützung der italienischen Behörden hat das Bezirksgericht Zürich den vom Patronat INCA/CGIL Geschädigten Recht gegeben.
Das Patronat INCA/ CGIL wurde verpflichtet, den Geschädigten die ganze Summe der veruntreuten Pensionskassenguthaben zu bezahlen zuzüglich Zinsen und aller Gerichtsgebühren.
CDF – COMITATO DIFESA FAMIGLIE

SCHEDA.
ITALIANI ALL ESTERO ZURIGO L INCA DOVRÀ RISARCIRE I TRUFFATI Il 7 settembre scorso il tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato il Patronato INCA-Cgil per la truffa condotta da un suo alto dirigente ai danni di innumerevoli pensionati italiani. Lo si apprende dalla stampa elvetica e da un comunicato del CDF, il comitato che riunisce i figli dei connazionali truffati.
La malversazione, che ammonterebbe a vari milioni di franchi, è stata scoperchiata nel febbraio 2009 portando all’arresto del direttore dell’ufficio zurighese dell’Inca. Costui, dopo alcuni mesi di detenzione preventiva, ha ammesso di essersi appropriato indebitamente di capitali pensionistici appartenenti a connazionali emigrati. I suoi assistiti si erano rivolti al patronato per svolgervi delle pratiche socio-previdenziali, dopo una vita lavorativa o in seguito a vedovanza.
L’Inca Svizzera si è sempre proclamata vittima di un dirigente infedele, e questa tesi è certamente vera nel perimetro del codice penale dove vige, fino a prova contraria, la presunzione d’innocenza. Inoltre il Patronato INCA rivendica di avere acquisito altissime benemerenze nell’assistenza dei migranti, siano essi italiani all’estero o immigrati nel nostro Paese.
Tutto ciò, tuttavia, non toglie, e anzi conferma, la circostanza secondo cui gli assistiti frodati si erano rivolti al Patronato nell’ambito di un rapporto fiduciario, garantito dal sindacato sotto l’egida dello Stato italiano. Ed è questa in sostanza la tesi delle vittime.
Il Tribunale distrettuale ha dato ragione ai danneggiati condannando il Patronato a rifondere (con gli interessi) i capitali pensionistici sottratti e il danno morale oltre che le spese processuali.
Una boccata d’ossigeno per i danneggiati del caso INCA dopo un incubo durato diversi anni. Per l’INCA si tratta invece di un colpo molto serio di fronte all’opinione pubblica elvetica, anche se ora il Patronato potrà ricorrere ai tribunali d’appello e federale.
Dopodiché potrà ancora riavvalersi sul suo ex dirigente infedele. In merito agli aspetti di natura penale la procura zurighese sta tuttora conducendo le sue indagini

 

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