20120917 13:06:00 redazione-IT
Grande è il dolore e profonda è la commozione per la morte di Elia Finzi, uomo di cultura e grande attiva presenza italiana in Tunisia. Ci lascia uno di noi.
Le doti di grande equilibrio, il profondo legame con l’Italia, il ruolo primario svolto all’interno della comunità nazionale tunisina per tenere vicine Italia e Tunisia, la fondamentale azione democratica e di rinnovamento svolto dal suo “Corriere di Tunisi”, l’impegno per la valorizzazione costante della comunità italiana, la sua presenza attiva alle iniziative della FUSIE e del mondo associativo, la sua disponibilità al confronto delle idee lo definiscono un protagonista del quale la mancanza si farà a lungo sentire.
In occasione di una delle sue battaglie, quella per costituire il comites anche a Tunisi nel Corriere di Tunisi si poteva leggere una sua frase: “È una bella cosa patrocinare iniziative e prospettive, ma ci vogliono fatti non parole e soprattutto veramente ricordarsi che il futuro si costruisce sul passato, soprattutto quando questo è solido quanto lo è stato il lavoro degli italiani in questo paese” .
Il lavoro di Elia è stato lungo, intenso e produttivo, L’identità degli italiani di Tunisia deve molto a Elia un pioniere che guardava sempre al futuro. Non lo dimenticheremo.
Le condoglianze più sentite dell’Istituto Fernando Santi alla moglie, alla figlia Silvia ai suoi amici e collaboratori.
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