10081 SPI CGIL al Governo:niente blocco delle tredicesime o reagiremo

20120724 12:19:00 red-roma

CARLA CANTONE, segretario generale del Sindacato pensionati della CGIL, il Governo non deve pensare di potere impunemente bloccare ,totalmente o parzialmente, le pensioni.in questo caso reagiremo con grande decisione perchè gia oggi i pensionati pagano, più di altri il costo della crisi.
Anche la CONFESERCENTI, l’associazione dei proprietari delle attività commerciali, denuncia questa possibilità che avrebbe conseguenze insostonebili sul settore del commercio e l’intera economia.
Le forze politiche che sostengono equità nei sacrifici ed un rigore finalizzato alla ripresa economica, trovino la forza di reagire, nell’interesse del paese ed a tutela dei settori più deboli della società

Spi Cgil: no blocco 13esime, reagiremo
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“Ci auguriamo che si tratti solo di una forte ed eccessiva preoccupazione da parte della Confesercenti e non di un rischio reale e concreto. Se così fosse non staremo di certo a guardare e reagiremo pesantemente per chiedere conto al governo e ai partiti che lo sostengono dell’ennesimo e gravissimo provvedimento ai danni dei pensionati italiani, che più di tutti stanno pagando il conto della crisi”.

Così il segretario generale dello Spi Cgil Carla Cantone ha commentato l’allarme lanciato oggi dalla Confesercenti sulla possibilità che il governo blocchi le tredicesime dei lavoratori pubblici e dei pensionati. “I partiti – ha continuato Cantone – non possono continuare a dire che sono per l’equità e poi in Parlamento lasciano passare ingiustizie e iniquità. Sappiamo bene che per uscire dalla crisi servono risorse ma si decidessero una volta per tutte di andarle a prendere dove ci sono e non dai soliti noti.

Anche la CONFESERCENTI, Una delle Associazioni che organizzano gli esercenti delle attività commerciali, denuncia questa intenzione e dice in un comunicato:”Troppe voci, troppo insistenti, parlano in questi giorni di un’ipotesi allo studio per fare cassa: il congelamento delle tredicesime dei dipendenti pubblici e di buona parte dei pensionati”. A lanciare l’allarme e’ la Confesercenti. In una nota, l’associazione chiede quindi ”al Governo di smentire tale voce che avrebbe il solo esito di allontanare una qualsiasi forma di ripresa”, provocando ”un drammatico autogol economico che manderebbe i consumi in tilt”.

La Confesercenti fa anche i conti di quella che definisce una ”sciagurata eventualita”’: le 13me nette dei dipendenti pubblici e dei pensionati con assegni al di sopra dei mille euro ammontano a circa 16,1 miliardi. Circa la meta’ va in consumi e quindi si sottrarrebbe all’economia reale una cifra pari a 8 miliardi di euro, con un cedimento dei consumi privati che passerebbe dal meno 1,7% stimato dal Governo ad un valore negativo vicino al 2,7%. Ma se anche si puntasse solo al congelamento del 50% delle 13me si tratterebbe comunque di una taglio alla spesa di circa 4 miliardi di euro, con un impatto sui consumi di circa 4 decimali di punto, portando la flessione prevedibile all’interno del range compreso tra il -2,1% e il -2,4%. Questa impostazione, secondo l’organizzazione, comporterebbe gravi effetti sull’intera economia, a partire dalla chiusura di molte imprese e dalle ”nefaste conseguenze sul piano occupazionale”.

 

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