10077 La” Settimana siciliana” porta a Johannesburg la musica di Vincenzo Bellini

20120723 18:00:00 red-roma

La "Settimana della cultura siciliana" porta a Johannesburg in Sud Africa le musiche del grande musicista catanese Vincenzo Bellini, il vero padre del melodramma italiano.
L’iniziativa è stata realizzata con il generoso impegno del Teatro Massimo di Catania e dei cantanti Aurora Bernava, soprano, ed Michele Mauro, tenore.

L’ Associazione Sicilia Mondo,che rapppresenta le associazioni siliane di tutto il mondo, nell’ambito del progetto culturale finalizzato a mantenere vivo il rapporto di relazioni e di incontri con le comunità siciliane che vivono all’estero, ha promosso la “Settimana della Cultura Siciliana” nel mondo, realizzando momenti, spesso esaltanti, di riaggregazione culturale attorno a personaggi siciliani illustri. Eventi e realtà che esaltano l’immagine della Sicilia di ieri e di oggi, dei suoi valori identitari e della sua storia.
Una rilettura della Sicilia che è sempre motivo di ritrovato orgoglio delle comunità siciliane nel contesto delle società dove vivono.Una iniziativa di Sicilia Mondo portata avanti da decenni, ripensando una “grande Sicilia” operativa e strettamente collegata con i siciliani che vivono fuori dall’Isola. La “Settimana della Cultura Siciliana” ha fatto il pieno a Johannesburg, in Sud Africa, portando il compositore catanese Vincenzo Bellini, la sua vita, le sue opere ed un concerto di arie belliniane. L’iniziativa è stata realizzata in concorso con l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro in collaborazione con l’Associazione Siciliani nel Mondo S.A., del Comites, della Società Dante Alighieri e gli auspici del Consolato Generale d’Italia a Johannesburg.

Il successo della “Settimana” va attribuito al generoso impegno di Enzo Zappulla, Commissario Straordinario al Teatro Massimo Bellini di Catania, che nello spirito di un volontariato fortemente sentito, ha portato con sé la soprana Aurora Bernava ed il tenore Michele Mauro, entrambi dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini.
La delegazione siciliana ha aperto la “Settimana” con il tradizionale incontro con la numerosa comunità siciliana, conclusasi con un incontro conviviale, ospite il Console Generale d’Italia Gabriele Di Muzio.
La Conferenza sul compositore Vincenzo Bellini, è stata tenuta nel salone della Società Dante Alighieri, con il saluto di benvenuto da parte del suo Presidente Gaetano Giudice. E’ stata poi la volta di Enzo Zappulla, Presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano e di Sarah Muscarà, Ordinaria di Letteratura Italiana all’Università di Catania. Presente la migliore espressione della società culturale italiana e straniera di Johannesburg.Zappulla ha ricordato che Vincenzo Bellini nacque a Catania nel 1801 e che nell’arco degli ultimi dieci anni della sua breve e movimentata esistenza, durata appena 34 anni, diede al teatro una serie di opere che hanno conquistato uno straordinario successo in tutto il mondo, che lo pongono tra i più grandi compositori.
L’oratore ha ricordato che il compositore siciliano costruì la sua notorietà facendosi conoscere nei vari Stati dell’Italia di allora, in Lombardia, nel Veneto, nell’Emilia Romagna, in Inghilterra ed in Francia dove ricevette il da parte di Re Luigi Filippo D’Orleans il riconoscimento della Legion d’onore.
Vincenzo Bellini morì il 23 settembre del 1835, in solitudine, in un sobborgo di Parigi, per una infezione intestinale, a soli 34 anni. Le sue spoglie rimasero a Parigi per 40 anni, fino a quando la Municipalità catanese non le portò a Catania nella Cattedrale della città, a pochi passi da Piazza San Francesco dove nacque.
Zappulla ha, quindi, approfondito, con sottili ed articolate riflessioni, lo spirito musicale, la ispirazione e la straordinaria sensibilità del grande compositore catanese, soffermandosi sulle sue opere ed in particolare sulle più famose: La straniera, Capuleti e Montecchi, La sonnambula, Norma, I Puritani.
E’ stata poi la volta di Sarah Muscarà che si è soffermata in particolare su approfondimenti "Norma", la “ambivalenza” dell’opera nel suo romanticismo musicale ed il classicismo del libretto di Romani. “Norma – ha affermato Sarah Muscarà – è senza dubbio il più bel libretto di tutta la produzione operistica italiana”.
L’ultimo giorno della “Settimana della cultura siciliana”, è stato dedicato al Concerto delle aree belliniane ed alle musiche operistiche e tradizionali, al Victory Theatre, al gran completo di ospiti ed autorità, nei suoi 600 posti. Un autentico evento che ha segnato il trionfo della soprano Aurora Bernava e del tenore Michele Mauro accompagnati, per l’occasione, dagli altrettanto validi artisti sudafricani, la mezzo-soprano Thembisile Twala, il basso-baritono Tando Zwane, il pianista Paul Ferriera e il tenore Nicolò Giuricich. Lungamente applauditi.

Salvatore Cristaudi, Presidente dell’Intercomites, animatore impareggiabile della iniziativa a Johannesburg, ha ringraziato Sicilia Mondo ed il suo Presidente Azzia, da sempre vicino alla comunità siciliana del Sud Africa, ricordando che lo stesso Presidente Azzia, nel 1992, ospitò il Presidente Mandela nella sua breve visita a Catania, aprendo un rapporto di amicizia e di collaborazione con il Sud Africa e la comunità siciliana, che dura da oltre 20 anni. Un’occasione questa, ha detto Cristaudi, per auspicare al Presidente Mandela, padre di questa grande Nazione, lunga vita ed ulteriore successo nella ricorrenza dei 100 anni della nascita dell’ANC.Dopo avere presentato il progetto per il rilancio dell’associazionismo siciliano in Sud Africa, per gli anni a venire, ha ringraziato la Regione Siciliana, Sicilia Mondo, le Autorità presenti, a partire dal Ministro Qedani Dorothy Mahalando,il Ministro per lo Sviluppo economico del Gauteng Guedani Dorothy Mahlangu ed i rappresentanti locali del CGIE: Riccardo Pinna e Giuseppe Nanna.

Il Console Generale di Johannesburg, Gabriele di Muzio, così ha scritto del concerto al Victory Theatre: “Il concerto ha raccolto il favore del folto pubblico accorso, con una massiccia presenza di questa comunità italiana, ma non solo: anche molti sudafricani appassionati di musica, hanno infatti sfidato i rigori dell’inverno per ascoltare la grande musica italiana.

 

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