10067 Rossella Urru , tornata in Sardegna dice voglio continuare il mio lavoro in Africa

20120721 10:44:00 red-roma

ROSSELLA URRU, la cooperante italiana rapita in un compo del popolo Saharawi nel Sud dell’ Algeria, e liberata dopo nove mesi nel Mali, dai suoi rapitori, presumibilmente legata ad Al QAEDA, e rientrata in Sardegna.
A Roma, dopo avere incontrato i Pubblici Ministeri che indagano sul suo rapimento, ha incontrato, in un affettuoso colloquio,il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO, che l’ha salutata , come aveva gia fatto nei girni precedenti il presidente del consiglio M.Monti, assieme ai ministri Terzi e Riccard
In serata, durante i festeggiamenti al suo paese natale, Samugheo, ha dichiarato di essere stanca ma di desiderare di continuare il suo impegno di solidarietà, nell’ambito della Cooperazione Internazionale.
Voglio tornare al mio lavoro di solidarieta , in Africa

"Ringrazio tutti, sono molto stanca e ho bisogno di tornare a casa". Al suo arrivo all’aeroporto di Cagliari, Rossella Urru, in compagnia dei genitori, e’ comparsa per un attimo davanti ai giornalisti e alla folla che l’aspettava agli arrivi internazionali, e che l’ha accolta con applausi e manifestazioni di gioia.
Urru ha incontrato in una sala dello scalo le autorita’ regionali con le quali si è intrattenuta.
"Ringrazio tutti. So che siete stati tanto vicini alla mia famiglia". ha detto Rossella Urru, visibilmente commossa per la grande folla che l’attendeva
L’arrivo in Sardegna di Rossella Urru e’ stato piu’ animato di quello di ieri a Ciampino. Amici e familiari, schierati con palloncini e striscioni, hanno fatto capire subito di mal tollerare il blocco della stampa e di voler dare per primi il saluto alla cooperante liberata. Quando ha varcato la soglia dell’aereoporo, ha mostrato un’area frastornata e detto timidamente che ringraziava tutta la Sardegna.
Successivamente Rossella Urru è partita in auto, diretta a Samugheo, il paese natale, accolta da una grande e molto calorosa festa che ha coinvolto non solo parenti ed amici, ma l’intero paese.

 

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