10063 SPI CGIL PERU: se per Ponticelli dell’INPS siamo la sua famiglia… INTERVENGA!

20120720 16:42:00 red-roma

ALDO SCATIZZI, responsabile del Sindacato Pensionati della CGIL in Peru, denuncia ancora una volta che i pensionati italiani in Perù si vedono decurtata la pensione dalle commissioni bancarie e dal progressivo appaltare il servizio da parte di Citibank, che dovrebbe erogare in tutto il mondo le pensioni per conto dell’Inps, mache in Perù non ha sportelli.
Siccome il Dott. Ponticelli, dirigente responsabile delle pensioni all’estero ai vertici dell’INPS, ha detto che i Pensionati sono la sua famiglia, gli chiediamo di intervenire rapidamente e con la responsabilità di un buon padre di famiglia per difendere i pensionati e fare giustizia

E’ ormai da diversi mesi che i pensionati italiani in Peru’ vedono decurtare la loro pensione dalle commissioni bancarie praticate dalle banche locali giacchè Citibank (erogatrice delle pensioni estere per l’INPS) non aveva attivato nel Paese sud americano i propri sportelli bancari, lasciando all’indeterminatezza dei singoli istituti locali la regolamentazione dei rapporti con i pensionati. Aldo Scatizzi, coordinatore dello SPI CGIL in Perù, ha raccolto le proteste dei connazionali pensionati per inviarle al responsabile del Settore Internazionale dell’INPS, il dr. Ponticelli
Che si tratti di una questione di considerevole importanza per i connazionali pensionati in Perù lo dice il fatto che le Commissioni imposte ai pensionati, mese dopo mese, hanno finito per incidere in modo determinante su pensioni finanziariamente limitate – anche se sufficienti per vivere in Perù -tanto da cancellare una intera mensilita’ nell’arco dell’anno. Eppure le spese bancarie sul pagamento delle pensioni non sono dovute, né in Italia né all’estero, in quanto già regolamentate dai rapporti che intercorrono tra l’Inps e la Citibank per le pensioni estere.

Scatizzi non nega l’impegno del dirigente dell’INPS “per ottenere un primo risultato, ma, fa presente Scatizzi, la questione non può dirsi certo risolta. Ci siamo, infatti, recati presso la sede di Citybank ,ma i funzionari non erano a conoscenza delle disposizioni anticipate dall’INPS. Ora ci dicano cosa dobbiamo fare per non pagare le commissioni perché – dice Scatizzi senza mezzi termini– si tratta di un furto.

Il coordinatore dello SPI in Perù , d’altra parte, fa presente come oltre alle commissioni sia necessario computare anche il cambio (dollaro – nuevo sol ), che comporta una contrazione del 15%, cui si assomma una piccola aggiunta per il conto corrente.” Tra l’altro, l’esponente dello SPI sottolinea come tutti i costi bancari in sud America siano più alti che in Italia, il che su pensioni contenute comporta una perdita notevole per i nostri pensionati.
Ci rendiamo conto di essere pochi – aggiunge l’esponente dello SPI – ma non per questo non devono essere rispettati i nostri diritti. Calcoli che, ad esempio, i soli costi sanitari – essenziali per gli anziani che in Italia godono del servizio sanitario nazionale, mentre per gli italiani in Perù sono quanto mai esosi. Un’assicurazione costa moltissimo. Su questo aspetto, d’altra parte, afferma, se le tasse fossero ridotte del 50% potremmo coprire il costo di un’assicurazione sanitaria”. E se le pensioni non fossero oberate da tutti gli attuali fardelli una pensione media di 400 euro permetterebbe di vivere adeguatamente.

Quanto al sostegno delle istituzioni italiane: nessuno. Se non fosse per l’iniziativa dello SPI, per il quale Melgari e Bagatin si sono molto impegnati a sostenerci ….e Scatizzi non manca di ricordare che si avvicinano le elezioni e, ma non vorrei essere troppo polemico, è già iniziata la passerella elettorale con le relative promesse. Ma impegni reali ……, se non ci fosse il sindacato non sarebbero ottenibili.

I pensionati rappresentano la parte più debole, in condizioni precarie, della comunità italiana in Peru’ e senza un impegno forte, difficilmente riuscirebbero ad ottenere risposte.

Questa volta, la domanda, il coordinatore dello SPI in Perù, la pone direttamente al responsabile delle pensioni in regime internazionale dr. Salvatore Ponticelli.
“DR. Ponticelli, si ricorda quando in televisione affermava che noi pensionati all’estero siamo per lei la sua famiglia, ebbene vorrei si ricordasse di quel che diceva ed intervenisse al più presto perché la situazione sta degenerando.
Noi non possiamo più continuare così.
Poiché il dr. Ponticelli è una persona seria pensiamo che non dimenticherà quello che ha detto, e cioè che noi siamo la sua famiglia.

 

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