10017 Laura Garavini: rinviare le elezioni Comites è un errore. Difendere il voto per corrispondenza

20120713 10:22:00 red-roma

Dice l’On. LAURA GARAVINI PD, eletta all’estero nel collegio Europa, che rinviare per la terza volta le elezioni per il rinnovo dei Comites e del Cgie è un grave errore: non si può congelare la democrazia per mancanza di risorse.
Per ribadire l’importanza del voto per corrispondenza contro ogni tentativa di metterlo in discussione l’On.Garavini ha presentato un ordine del giorno, che il Governo ha accolto

Laura Garavini , deputato PD eletto nel collegio Europa, ha detta che rinviare per la terza volta le elezioni per il rinnovo di Comites e CGIE è un grave errore: non si può congelare la democrazia per mancanza di risorse".
Laura Garavini, ha consegnato il suo intervento scritto, poiché impossibilitata ,da una bronchite, a tenerlo oralmente in aula. Garavini ha anche presentato un ordine del giorno, accolto dal Governo, sull’importanza del voto per corrispondenza.

“Questo decreto – ha detto, infatti, la parlamentare – rimette in discussione anche un’ulteriore conquista degli italiani nel mondo: il voto per corrispondenza. Il sistema di voto ipotizzato per il 2014 è un pastrocchio: un misto tra voto al seggio e voto elettronico. Il voto al seggio lo abbiamo sperimentato per anni e lo abbiamo cancellato a suo tempo per buoni motivi. Il voto telematico, dal canto suo, è molto lontano dalle realtà delle nostre comunità italiane all’estero, in gran parte ancora estranee all’uso del computer". Proprio per ribadire l’importanza del voto per corrispondenza l’ On. Laura Garavini ha presentato l’ordine del giorno che potete leggere in coda e che il Governo ha accettato

"La Camera, premesso che:

i quattro milioni e mezzo di italiani residenti fuori dai confini nazionali sono cittadini di pieno diritto, ai quali deve essere assicurato l’esercizio effettivo del diritto di voto, così come previsto dall’articolo 48 della Costituzione;

lo svolgimento delle consultazioni elettorali all’estero ha fatto emergere alcune disfunzioni legate alle procedure di voto, sia per quel che concerne l’elezione dei componenti dei Comitati degli italiani all’estero, che per l’elezione dei parlamentari della Circoscrizione Estero e per le consultazioni referendarie;

alcuni episodi sono stati ampiamente ripresi dagli organi di stampa e hanno contribuito a mettere in cattiva luce la stessa esistenza della circoscrizione Estero e la modalità di voto per corrispondenza;

tuttavia, la circoscrizione Estero appare la soluzione più adeguata per garantire la rappresentanza parlamentare dei cittadini italiani all’estero, così come il voto per corrispondenza sembra rappresentare l’unico strumento atto ad assicurare l’esercizio effettivo del loro diritto di voto;

in ogni caso, occorre intervenire con una serie di soluzioni e accorgimenti che possano limitare i rischi connessi all’esercizio del voto degli italiani all’estero; presso i due rami del Parlamento giacciono ormai da tempo proposte di legge, due delle quali firmate dai presidenti del Gruppo del Partito Democratico alla Camera e al Senato, che avanzano soluzioni concrete e ragionevoli per pervenire alla bonifica dei rischi connessi alle operazioni di voto all’estero;

con la mozione n. 655, approvata il 3 novembre 2011, la Camera ha impegnato il Governo “a presentare nelle competenti sedi parlamentari […] un’attendibile documentazione sull’esperienza acquisita, con indicazioni relative ai punti da affrontare prioritariamente in sede di modifica della legge n. 459 del 2001”, la quale disciplina l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza per gli italiani all’estero;

in relazione alle elezioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero, il decreto in esame prevede la possibilità di stabilire modalità di votazione e di scrutinio mediante l’utilizzo di tecnologia informatica;

impegna il Governo

prima dell’emanazione del regolamento di cui al decreto in esame, a riferire alle competenti sedi parlamentari quali siano gli strumenti che intende adottare per assicurare il rispetto dei requisiti costituzionali della segretezza e della personalità del voto, nel caso esso sia espresso mediante tecnologia informatica;

a dare seguito all’impegno assunto in seguito all’approvazione della mozione n. 655, indicando i punti da affrontare prioritariamente per garantire il corretto svolgimento delle operazioni elettorali all’estero, per assicurare modalità di voto che ne garantiscano i requisiti della personalità e della segretezza, assicurando al contempo l’effettiva esercitabilità del diritto a tutti i cittadini".

 

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