9997 OCSE: in Italia la disoccupazione crescerà ancora

20120711 09:57:00 red-roma

Molto le stime Ocse (Organisation for Economic and Co-operation Development), sul nostro paese: "Duramente colpito dalla crisi, ci rimettono giovani e meno qualificati". Senza lavoro al 9,4% nel 2012 e 9,9% nel 2013. Disoccupazione giovanile al 36,2% a maggio.Mentre nell’area Ocse si raggiungono 48 milioni di disoccupati, un poco invidiabile record per l’area dei paesi euro.
L’Ocse conferma inoltre le stime sul Pil italiano, diffuse a maggio scorso: -1,7% nel 2012 e -0,4% nel 2013. Nel 2010-2011 è cresciuta in Italia la disoccupazione di lunga durata: l’anno scorso il 51,9% dei disoccupati lo era da più di 12 mesi contro 48,5% nel 2010Nell’eurozona è record della disoccupazione: a maggio 11,1%, il tasso più elevato mai registrato. Anche qui grave disoccupazione giovanile: il tasso passa dal 22,4% di aprile al 22,6% di maggio, conclude l’inchiesta dell’Ocse.

da RASSEGNA.IT
"L’Italia è stata colpita duramente dalla crisi ed è probabile che la disoccupazione continui ad aumentare". E’ quanto scrive l’Ocse ( Organizzazione per la cooperazione e sviluppo Economico), nel suo rapporto sulle prospettive dell’occupazione, presentato oggi (10 luglio) a Parigi. La disoccupazione nel nostro paese salirà al 9,4% nel 2012 e al 9,9% nel 2013, queste le previsioni dell’organizzazione.

L’Ocse conferma inoltre le stime sul Pil italiano, diffuse a maggio scorso: -1,7% nel 2012 e -0,4% nel 2013. Nel 2010-2011 è cresciuta in Italia la disoccupazione di lunga durata: l’anno scorso il 51,9% dei disoccupati lo era da più di 12 mesi contro 48,5% nel 2010.

Su base annua, l’occupazione in Italia dovrebbe registrare un calo dello 0,3% nel 2012 e nel 2013 rispetto all’anno precedente. Tra il 2010 e il 2011 è cresciuta in Italia l’occupazione a tempo parziale, che passa dal 16,3% al 16,7%. Il 76,6% di questo tipo di occupazione nel 2011 è donne.

In continua crescita anche la disoccupazione giovanile. I giovani senza lavoro (fascia 15-24 anni) sono passati 26,8% del 2010 al 27,1%. Particolarmente colpite le donne, qui il tasso di disoccupazione è passato dal 29,4% al 32,1% mentre quello degli uomini dal 27,9% al 29,1%. Il 49,9% dei lavoratori tempo parziale nel 2011 erano giovani tra i 15 e i 24 anni (46,7% nel 2010, 44,4% nel 2009 e 26,2% nel 2000). La disoccupazione giovanile a maggio tocca quota 36,2%, in aumento rispetto al 35,3% di aprile.

In Italia il costo occupazionale "non è distribuito in modo uniforme. Sono stati soprattutto i giovani e i lavoratori meno qualificati a perdere il lavoro". Così in un passaggio del rapporto. In ogni caso, all’Ocse piace la riforma del lavoro di Monti. "E’ probabile che riduca i costi sociali e occupazionali delle prossime recessioni", a suo avviso, ma ora "bisogna attuarla subito".

Nell’area Ocse i disoccupati a maggio sono 48 milioni, quasi 15 milioni in più rispetto all’inizio della crisi a fine 2007. Per tornare ai livelli pre-crisi servirebbe la creazione di 14 milioni di posti di lavoro. La disoccupazione giovanile resta su "livelli persistentemente elevati": a maggio i giovani a casa erano 11,9 milioni.

Nell’eurozona è record della disoccupazione: a maggio 11,1%, il tasso più elevato mai registrato. Anche qui grave disoccupazione giovanile: il tasso passa dal 22,4% di aprile al 22,6% di maggio, conclude l’outlook dell’Ocse.

 

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